Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Curare l'Alzheimer potrebbe essere possibile entro 10 anni, se ...

I farmaci per evitare che altre persone sviluppino l'Alzheimer potrebbero essere disponibili entro 10 anni, se ... il Regno Unito investisse in nuove ricerche.

Il Professor Julie Williams (foto), esperta dell'Università di Cardiff, ha avvertito che le conseguenze del non investire nella ricerca di Alzheimer e demenza, potrebbero essere disastrose per le persone direttamente colpite dalla malattia e per la società in generale.


I suoi commenti arrivano da una relazione (Sconfiggere la Demenza) che oggi mette in guardia il Regno Unito che la base di conoscenze sulla demenza riconosciuta nel mondo, potrebbe essere persa, a meno che gli scienziati non abbiano migliori opportunità di entrare e rimanere nel campo. La Prof. Williams ha scoperto una serie di geni collegati all'Alzheimer, la sua ricerca che è stata descritta come una delle più significative innovazioni negli ultimi tempi.


Ha detto al Western Mail: "Entro 10 anni potremmo avere qualche nuova terapia per aiutare a prevenire la malattia, un po' come le statine per la malattia cardiaca e le compresse per la pressione alta. Potremmo prendere farmaci simili per prevenire l'insorgenza della demenza, ma per arrivarci dobbiamo investire ora. Se qualcuno è stato in un reparto dove sono trattati pazienti anziani, vedrà il SSN in una sorta di crisi. Questo può solo peggiorare. Le persone hanno demenza per 5 - 10 anni: è un onere enorme per se stessi, le loro famiglie e per la società. Dobbiamo trovare il modo per evitare o ritardare questo, in modo che le persone possano invecchiare più sane".


Il numero di persone affette da demenza si sta avvicinando al milione in Gran Bretagna, con l'invecchiamento della popolazione, ad un costo per l'economia più di 23 miliardi di sterline. E la popolare soap opera Coronation Street ha attualmente una trama di Alzheimer con il pompiere Paul Kershaw e sua moglie Lesley.

Il rapporto "Sconfiggere la demenza" afferma che con i trattamenti limitati disponibili possiamo solo alleviare alcuni sintomi, ma la pressione rimane sulla ricerca per offrire nuovi farmaci, prevenzione e diagnosi migliorata. Formula anche 14 raccomandazioni al governo britannico e ai finanziatori della ricerca per aumentare la capacità e creare un ambiente di ricerca più adatto alla sfida posta dalla demenza. La Prof Williams, che è a capo consulente scientifico della Alzheimer's Research UK, che oggi (mercoledì) pubblica il rapporto Sconfiggere la Demenza, ha detto che nuova promettenti ricerche sono emerse negli ultimi anni come parte della ricerca per capire le cause di demenza e Alzheimer.


"Questo significa che abbiamo bisogno di attirare le persone che hanno esperienza in altri settori, ad esempio nelle risposte immunitarie e infiammazione, per entrare e lavorare con l'Alzheimer"
, ha detto. "Ma è difficile attrarre finanziamenti quando non ci sono registrazioni di percorsi in una particolare malattia. C'è bisogno di iniziative specifiche per incoraggiare le persone ad entrare in questo campo di ricerca e di finanziatori concentrati sulla materia, in modo da convincere persone a entrare in queste aree interessanti. Sappiamo quali aree sono coinvolte nella malattia e dovremmo mettere tutte le risorse possibili su di loro per capire come questi fattori aumentano il rischio di sviluppare demenza e come possiamo cambiarlo con farmaci e altre terapie. Abbiamo bisogno di nuova attenzione e nuove idee da parte di chi può finanziare questa ricerca in modo da poter soddisfare le richieste enormi per la ricerca che sono là fuori. Noi sappiamo come fare una gran parte di questa ricerca, non abbiamo le risorse umane per farlo".


Rebecca Wood, amministratrice di Alzheimer Research UK, ha dichiarato: "E' giusto che prestiamo una seria attenzione alla sfida che la cura alla demenza rappresenta oggi e domani, ma non possiamo solo mettere carta sopra le crepe. L'unica risposta alla demenza sta nella ricerca che fornirà nuovi trattamenti e prevenzioni. Il governo e gli altri finanziatori hanno fatto dei passi positivi verso il rafforzamento degli sforzi di ricerca nel Regno Unito, ma non possiamo contare su fiammate estermporanee. Attraverso le nostre raccomandazioni, siamo sfidando tutti i finanziatori ad acquisire una visione fondamentale a lungo termine della ricerca sulla demenza. Se non possiamo aumentare il numero di scienziati che lavorano sulla demenza, allora falliremo nei confronti degli 820.000 che vivono con demenza oggi, e saremo incapaci di evitare l'aumento della prevalenza incombente".

 

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

 

 


Pubblicato in WalesOnLine del 24 gennaio 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X.
I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare a informarti. Clicca qui a destra:

Notizie da non perdere

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.