Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Farmaco di Alzheimer fallisce in uno studio, il secondo continua

Un trattamento sperimentale per l'Alzheimer, seguito attentamente, non è riuscito a rallentare la malattia in uno studio in fase avanzata, una grande delusione per medici e pazienti.

Ma non è la fine del cammino per il farmaco, perchè la Pfizer Inc. (il produttore) ha dichiarato Lunedi che continuerà a studiare gli effetti del farmaco su un diverso gruppo di pazienti.

The entrance of Pfizer World headquaters in New York City, August 31, 2003. ECONM REUTERS/Jeff Christensen JCLa Pfizer, che sta testando il bapineuzumab con il partner Johnson & Johnson, ha detto che il farmaco iniettato non rallenta il declino mentale o funzionale dei pazienti con Alzheimer lieve o moderata. Lo studio ha coinvolto circa 1.100 pazienti che portano un gene chiamato ApoE4, che dà alle persone un rischio maggiore di sviluppare il disordine che rapina la memoria. Però circa la metà della popolazione non porta quel gene, e continuano gli studi nei pazienti senza il gene. I risultati di uno studio sono previsti entro la fine dell'estate.


Ellen Rose, portavoce della Johnson & Johnson, ha detto che gli scienziati che hanno condotto il test intermedio sul bapineuzumab avevano visto "un indizio che i portatori del gene ApoE4 potrebbero non avere una chance altrettanto buona dei non portatori". Sia la Pfizer di New York che la Johnson & Johnson di New Brusnwick in NewJersey, stanno eseguendo ognuna due studi del farmaco sperimentale. Gli altri tre studi (due in pazienti senza il gene ApoE4 e uno in pazienti con il gene) stanno continuando, dopo un esame da un comitato indipendente che monitora la sicurezza.


Non c'è cura conosciuta per la malattia di Alzheimer. I farmaci attuali, tra cui Aricept di Pfizer e Namenda di Forest Laboratories, alleviano temporaneamente i sintomi come la perdita di memoria, la confusione e l'agitazione. Ma non fanno nulla per rallentare, fermare o invertire il declino mentale, lasciando i pazienti e i loro cari alla disperata ricerca di un nuovo trattamento. Esperti di Alzheimer sono rimasti delusi dalla notizia e hanno detto che sperano ancora che il farmaco si rivelerà efficace in altri studi di persone senza il gene ApoE4. "Continuo a sperare che potremmo vedere un risultato clinico più positivo nei non portatori di ApoE, in quanto potrebbero avere meno patologia cerebrale da invertire nello stadio di demenza lieve-moderata", ha detto il Dott. Reisa Sperling, un neurologo del Brigham and Women 's Hospital di Boston, affiliato di Harvard, uno dei leader degli studi sul bapineuzumab.

[...]

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Pubblicato da Linda A. Johnson in BusinessWeek il 23 Luglio 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari. - Foto: L'entrata del Pfizer World headquaters a New York City. Credit: Reuters/Jeff Christensen JC

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)