Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Creata prima sonda per valutare il rischio e la progressione del Parkinson

Un team di ricercatori della National University of Singapore (NUS) hanno creato la prima sonda fluorogenica con piccola molecola a due fotoni, che può diventare un utile strumento per la rapida valutazione del rischio potenziale di Parkinson.


La sonda a fluorescenza ad alta sensibilità può rilevare con elevata precisione l'attività dell'ossidasi B monoamino (MAO-B), un enzima che si trova a livelli elevati nei pazienti con Parkinson. Questa innovazione apre la strada allo sviluppo di tecnologie e dispositivi non invasivi e meno costosi, per aiutare a monitorare il rischio e la progressione del Parkinson.


Lo studio è stato condiretto dal professor Yao Shao Qin del Dipartimento di Chimica nella Facoltà di Scienze della NUS e dal Professore Associato Lim Kah Leong, del National Neuroscience Institute di Singapore e anche della School of Medicine Yong Loo Lin nel Dipartimento di Fisiologia della NUS. I risultati sono pubblicati nella rivista Nature Communications di questo mese.


Le ossidasi monoamine (MAO) sono enzimi che si trovano principalmente nel cervello umano. Le sue due isoforme - MAO-A e MAO-B - lavorano insieme per aiutare a mantenere l'equilibrio dei neurotrasmettitori nel cervello. Ma quando gli enzimi sono eccessivamente attivati, il cervello produce un livello eccessivo di sottoprodotti neurotossici, provocando disfunzioni neuronali che portano a disturbi psichiatrici e malattie neurodegenerative. Nel caso del Parkinson, si è constatato che l'espressione del MAO-B, ma non del MAO-A, è significativamente maggiore nel cervello dei pazienti e aumenta con l'età.


L'elevata attività della MAO-B, osservata costantemente nei pazienti con Parkinson, è stata proposta come un biomarcatore, ma mancavano adeguate sonde a piccola molecola per la rilevazione specifica della MAO-B nelle cellule e nei tessuti viventi. Alcune delle sonde esistenti per la MAO-B, basate sulla fluorescenza, richiedono l'aggiunta di reagenti attivanti, che possono influenzare le proprietà degli enzimi e ridurre la precisione del rilevamento, mentre altre sono in grado di distinguere precisamente tra MAO-B e la strettamente correlata MAO-A.


La sonda a piccola molecola progettata e sintetizzata dal team della NUS affronta queste inadeguatezze delle sonde esistenti. La loro sonda è molto sensibile e può rilevare la MAO-B specificamente con maggiore precisione. La marcatura fluorescente della sonda permette anche di rilevarla tramite tecniche di imaging ad alta risoluzione in tessuti e organi a profondità fino ad un millimetro, consentendo ai ricercatori di monitorare efficacemente le attività enzimatiche in vivo della MAO-B nei sistemi viventi. Tutto questo non era possibile in precedenza con le sonde MAO esistenti.


Lo studio ha anche scoperto che, nei pazienti con Parkinson, le attività della MAO-B sono presenti solo nei linfociti B umani (un tipo di globuli bianchi), ma non nei fibroblasti (cellule presenti di solito nei tessuti connettivi). "Questo suggerisce che l'attività delle MAO-B nelle cellule periferiche del sangue di un paziente potrebbe servire da biomarcatore accessibile ed economico per valutare il potenziale rischio di un individuo per questa malattia", ha detto il Prof associato Lim. Attualmente non esiste un biomarcatore affidabile per il Parkinson, sia per lo stato di malattia che per quello preclinico, eccetto le scansioni PET basate su dopamina, che sono costose e richiedono competenze altamente specializzate.


"La sonda può essere potenzialmente utile per monitorare la risposta del paziente al farmaco", ha detto il Professore Associato Louis Tan, Senior Consultant del Dipartimento di Neurologia dell'Istituto Nazionale di Neuroscienze, il cui team ha recentemente dimostrato in uno studio separato che l'uso a lungo termine di un inibitore della MAO-B riduce la progressione del Parkinson. La sonda non ha nemmeno una tossicità apparente nella maggior parte delle cellule di mammifero, così che si può usare per monitorare in vivo l'attività della MAO-B durante le varie fasi della malattia. Come tale, la sonda può anche diventare uno strumento utile per capire come progredisce il Parkinson nonché per lo sviluppo di farmaci.


"I risultati di questo studio forniscono importanti punti di partenza per l'utilizzo di tecniche di imaging a piccola molecola per esplorare ulteriormente la MAO-B a livello di organismo, e di fatto, aprono prospettive future per applicazioni diagnostiche basate su imaging non invasivo", ha detto il dottor Li Lin, il primo autore dello studio e collega post-dottorato nel laboratorio del Prof Yao.


Prossimi passi

Il team di ricerca della NUS intende approfondire le ricerche sulla sonda. Una delle priorità immediate è convalidare l'efficacia della sonda nel rilevare la MAO-B in un numero più ampio di campioni di pazienti, allo scopo di sviluppare eventualmente la sonda in un kit commerciale per monitorare la progressione del Parkinson. Il team ha anche recentemente ottenuto una sovvenzione dal National Medical Research Council di Singapore per perseguire uno studio con la sonda ed esaminare la relazione tra i geni chiave legati al Parkinson, e l'espressione/attività della MAO-B per capire meglio le cause della malattia e far luce sul ruolo della MAO-B in tutto questo.

 

 

 

 

 


FonteNational University of Singapore  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:  Lin Li, Cheng-Wu Zhang, Grace Y. J. Chen, Biwei Zhu, Chou Chai, Qing-Hua Xu, Eng-King Tan, Qing Zhu, Kah-Leong Lim, Shao Q. Yao. A sensitive two-photon probe to selectively detect monoamine oxidase B activity in Parkinson’s disease models. Nature Communications, 2014; 5 DOI: 10.1038/ncomms4276

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Nuova 'teoria unificata della mente': implicazioni per la prevenzion…

17.07.2025 | Ricerche

In un nuovo studio con implicazioni sulla prevenzione del morbo di Alzheimer (MA) e altr...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.