Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Svolta nell'Alzheimer? Azienda dice di aver fermato la malattia in studio umano, ma ...

La ditta austriaca AFFiRiS ha annunciato oggi, con il comunicato stampa riportato di seguito, i risultati di uno studio di fase II su pazienti di Alzheimer.


****** Comuncato Stampa ******
Il composto AD04 di proprietà della AFFiRiS è il primo farmaco a dimostrare effetti clinici, e nei biomarcatori, coerenti con la modifica della malattia nei pazienti di Alzheimer. Dopo il trattamento con AD04, sono stati raggiunti effetti compatibili con la modifica della malattia per almeno 18 mesi nel 47% dei pazienti trattati.


Questo effetto benefico è stato dose-dipendente e più efficace nei pazienti con malattia precoce. Inoltre, la prevenzione del declino dell'ippocampo si è correlata con l'impatto positivo sulla progressione clinica ed era statisticamente significativa.
Pertanto, questi risultati soddisfano per la prima volta tutti i criteri per la modifica della malattia, come definito dagli organismi regolatori degli Stati Uniti (FDA -Food and Drug Administration) ed Europei (EMA-European Medicines Agency).


AFFiRiS AG di Vienna in Austria, ha rilasciato oggi per la prima volta i risultati di uno studio clinico di fase II in pazienti di Alzheimer del suo composto proprietario AD04, un farmaco terapeutico contro l'Alzheimer. I risultati mostrano un notevole effetto terapeutico dell'AD04 e lo rendono il primo composto ad aver mai dimostrato l'evidenza clinica, e nei biomarcatori, coerente con la modifica dell'Alzheimer.


Una correlazione statisticamente significativa è stata dimostrata tra il risultato funzionale / cognitivo e il volume dell'ippocampo, la regione del cervello dove sono localizzate le funzioni cognitive e della memoria; entrambi i risultati hanno dimostrato effetti positivi sulla progressione della malattia per oltre 18 mesi. Una stabilizzazione simile è stata osservata anche in tutti gli esiti comportamentali e di qualità della vita.


C'è stata anche una stabilizzazione delle anomalie cognitivo / funzionali presenti nei pazienti di questo studio che sono stati trattati con AD02, il composto principale finora della società per l'AD. A seconda del dosaggio e della formulazione dell'AD02 nei tre diversi rami dello studio, dal 24 al 31% dei pazienti ha mostrato una stabilizzazione cognitivo / funzionale o un miglioramento. Tuttavia, la correlazione statisticamente significativa con il biomarcatore del volume dell'ippocampo non ha potuto essere dimostrata entro il periodo di osservazione di 18 mesi. Complessivamente 332 pazienti sono stati trattati in uno studio clinico multicentrico internazionale nei cinque diversi rami dello studio, e oltre l'85% hanno completato lo studio.

 

Impatto significativo

Commentando questi risultati, il Dr. Walter Schmidt, CEO e co-fondatore di AFFiRiS AG, afferma: "Questi risultati dimostrano che l'AD04 è il primo farmaco a mostrare proprietà modificanti la malattia nei pazienti di Alzheimer. Questo successo è dovuto alla nostra strategia di maturazione clinica che, nel caso dell'Alzheimer, ha finora portato avanti 4 diversi prodotti candidati (AD01 - AD04) allo sviluppo clinico".


Il Dr. Frank Mattner, CSO e co-fondatore, aggiunge: "Entrambi i composti applicati in questo percorso, AD02 e AD04, hanno mostrato ottimi profili di sicurezza. Il primo composto, AD02, si è comportato molto bene nello stabilizzare le funzioni cognitive in modo dose-dipendente. Dal 24 al 31% dei pazienti trattati ha mostrato una stabilizzazione della progressione clinica. Tuttavia l'AD04 si è rivelato superiore all'AD02 poichè il 47% dei pazienti si è stabilizzato nello stato cognitivo / funzionale. Oltre a questo, l'effetto si è significativamente correlato in termini statistici con il salvataggio dell'ippocampo, la regione del cervello umano dove si trovano le funzioni cognitive e la memoria (p = 0,0016).

Questa correlazione di effetti clinici significativi e dei biomarcatori risponde alle definizioni dell'EMA e della FDA di modifica della malattia nel contesto di un composto con un modo coerente di azione. Pertanto, abbiamo deciso di dare un forte impulso all'ulteriore sviluppo clinico dell'AD04. La nostra strategia di maturazione clinica permette un progresso efficiente durante lo sviluppo clinico. In questo modo, si riducono i rischi finanziari associati a qualsiasi sperimentazione clinica".

In effetti, la strategia di maturazione clinica implementata da AFFiRiS si basa su test clinici paralleli di più farmaci candidati contro una determinata malattia, per assicurarsi di sviluppare la migliore terapia per l'uomo.


Il Prof. Achim Schneeberger, Chief Medical Officer di AFFiRiS, aggiunge: "Fin dall'inizio abbiamo eseguito il nostro programma di terapia di Alzheimer con diversi farmaci candidati. L'AD04 ora mostra i benefici terapeutici più convincenti, tra cui un effetto sul NPI e sulla qualità della vita, che sono rilevanti per i pazienti ed i loro caregiver. Poiché i risultati attuali sono così positivi e coerenti tra i risultati clinici e i volumi cerebrali, ci aspettiamo di verificarli in ulteriori indagini cliniche".

 

***************

La 'svolta' per l'Alzheimer annunciata da Affiris ha bisogno di conferma e di ulteriori delucidazioni

Commento di Cormac Sheridan su BioWorld.com


Affiris AG afferma di aver acquisito la prima prova di modificazione della malattia nell'Alzheimer, anche se il risultato potrà portare, almeno per ora, più a grattacapi che ad una celebrazione. In uno studio di fase II del suo vaccino terapeutico AD02 basato su peptide, la società di Vienna ha scoperto che la sostanza che usava come placebo (ora denominato AD04), sembra arrestare la progressione della malattia attraverso un effetto poco compreso, e comunque non collegato al presunto meccanismo di azione dell'AD02.


Lo studio ha reclutato 332 pazienti con stadio precoce della malattia, che sono stati randomizzati su base 1 a 1 sull'AD02 o sull'AD04, nel corso di un periodo di trattamento di un anno. L'endpoint [anomalia, problema obiettivo dello studio] primario combina i punteggi cognitivi (ADAS-cog modificato) e funzionali (ADCS-ADL modificati) a 18 mesi. Gli endpoint secondari includevano le misure volumetriche con MRI del cervello dei pazienti. Il ricercatore principale dello studio è stato Bruno Dubois del Salpêtrière University Hospital di Parigi, un importante scienziato e medico di Alzheimer.


Il 47% di coloro che hanno ricevuto l'AD04 hanno esibito ciò che l'azienda chiama "effetti compatibili con la modifica della malattia" per almeno 18 mesi. Inoltre, la cessazione della progressione della malattia è stata correlata con una stabilizzazione dei volumi dell'ippocampo. "Non si può ottenere questo con un effetto placebo. Questo è qualcosa di reale e che è definito da EMA e FDA come un prerequisito per la modifica della malattia ", ha detto Walter Schmidt, CEO e co-fondatore di Affiris a BioWorld Today.


Per ora, l'azienda sta mantenendo nascosti i dettagli dell'AD04. "Vogliamo lasciare questa domanda senza risposta", ha detto Schmidt. "Penso che dobbiamo prima fare il nostri compiti commerciali". Questo significa inoltrare una domanda di brevetto sulla sostanza, perchè non era destinata ad essere un farmaco dall'inizio.

 

 

 

 

 


Fonte:  Comunicato Stampa PRNewwire  (> English), Commento BioWorld (> English) - Traduzione:Franco Pellizzari

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)