Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


La fluenza nei verbi è utile per rilevare il guasto cognitivo precoce dell'Alzheimer

La fluenza nei verbi è utile per rilevare il guasto cognitivo precoce dell'AlzheimerPrestazioni di fluenza nei verbi di gruppi di persone sane, con lieve deterioramento cognitivo e con demenza lieve di Alzheimer.Nelle prime fasi dell'Alzheimer (MA) inizia a peggiorare la capacità di generare verbi pronunciati all'infinito, in un dato momento. Quindi, il test di fluenza dei verbi può essere uno strumento neuropsicologico adatto per individuare persone anziane in buona salute con il rischio di sviluppare un deficit cognitivo.


Queste le conclusioni di uno studio recente del Centro Ricerca e Clinica della Memoria della Fundació ACE, Institut Català de Neurociències Aplicades, della UIC-Barcellona in ​​Spagna. Lo studio riferisce di una grande coorte di pazienti composta da 568 individui cognitivamente ​​sani (CS), 885 con lieve decadimento cognitivo (MCI) e 367 individui con demenza di MA lieve, reclutati e guidati dal Research Center and Memory Clinic della Fundació ACE.


Ai fini dello studio, hanno eseguito il test di fluenza dei verbi, oltre a valutazioni neurologiche e neuropsicologiche come parte della procedura diagnostica. Sono state effettuate analisi longitudinali a 231 soggetti CS e a 667 con MCI, alla ricerca di predittori di fluenza dei verbi per la conversione in diagnosi.


Tutti gli individui avevano più di 44 anni, un livello di istruzione almeno di scuola elementare (cioè almeno 6 anni di istruzione formale per assicurare la corretta comprensione del test di fluenza dei verbi), hanno completato il test di fluenza dei verbi e si sono sottoposti alla batteria neuropsicologica dalla Fundació ACE (Alegret et al., 2012), il loro DNA era disponibile e avevano completato la procedura diagnostica con una diagnosi finale di CS, MCI o demenza di AD lieve.


La maggior parte delle ricerche precedenti sulla fluenza verbale aveva usato compiti di fluidità di categoria e lettere (che richiedono di generare nomi) per valutare i soggetti, non la fluenza dei verbi.


Poiché generare verbi è più impegnativo dal punto di vista cognitivo, rispetto a generare nomi, e la fluenza dei verbi è stata usata meno rispetto alla fluenza di categoria e lettere, Alegret et al. hanno sollevato l'ipotesi che "il compito di fluenza dei verbi potrebbe essere uno strumento adatto per rilevare deficit sottili di prestazione in pazienti con MCI e demenza lieve, che altrimenti ottengono risultati nella norma su altri test cognitivi", afferma il dott. Montserrat Alegret, responsabile di neuropsicologia alla Fundació ACE.


I risultati di questo studio, pubblicato sul Journal of Alzheimer's Disease, hanno mostrato un peggioramento delle prestazioni di fluenza dei verbi passando dai gruppi CS, a MCI, a MA. Inoltre, i punteggi peggiori nel compito di fluenza verbale erano correlati significativamente alla conversione da CS a MCI e da MCI a demenza.


Quando è stato analizzato il tempo di conversione, è stato rilevato un effetto significativo della fluenza dei verbi per una conversione più rapida da CS a MCI, ma non da MCI a demenza. Infine, sono stati calcolati punteggi limite di fluenza dei verbi e valori di sensibilità / specificità per età e/o gruppi di studio da usare per identificare gli individui con compromissione cognitiva.


Gli studi più recenti sul MA si sono focalizzati sulla scoperta del suo stadio preclinico. I risultati di questo studio rivelano che il test di fluenza dei verbi può essere uno strumento utile per la diagnosi differenziale del deterioramento cognitivo degli anziani. Il test di fluenza dei verbi fornisce un'utile gradazione della compromissione dal normale invecchiamento all'MCI e all'AD lieve.


Inoltre, è uno strumento neuropsicologico idoneo a individuare le persone che invecchiano in buona salute, ma che hanno il rischio di passare all'MCI.


Il Dr. Alegret quindi conclude: "Se consideriamo i risultati del nostro studio e la brevità e la facilità di somministrazione del test di fluenza dei verbi, senza la necessità di altri strumenti, oltre al cronometro, raccomandiamo di aggiungere il test di fluenza dei verbi nel contesto di una valutazione neuropsicologica completa, ma non isolato, in una Unità Diagnostica della Clinica della Memoria".

 

 

 


Fonte: IOS Press (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Alegret M, Peretó M, Pérez A, Valero S, Espinosa A, Ortega G, Hernández I, Mauleón A, Rosende-Roca M, Vargas L, Rodríguez-Gómez O, Abdelnour C, Berthier ML, Bak TH, Ruiz A, Tárraga L, Boada M. The Role of Verb Fluency in the Detection of Early Cognitive Impairment in Alzheimer’s Disease. J Alzheimers Dis 62 (2) 611–619 DOI: 10.3233/JAD-170826.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.