Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Un altro farmaco promettente per Alzheimer finisce in un fallimento: 'Questo fa male'

biogen building

È un altro colpo devastante nella ricerca di un trattamento per i pazienti che vivono con il morbo di Alzheimer (MA).


Il gigante farmaceutico Biogen e il suo partner giapponese Eisai hanno annunciato di aver interrotto due studi clinici di fase 3 su un farmaco che ha punta l'accumulo di amiloide-beta nel cervello, una delle due proteine ​​che i ricercatori ritengono contribuiscano allo sviluppo del MA.


Il farmaco, chiamato aducanumab, era il candidato più promettente in un campo che è stato disseminato di fallimenti. Era così promettente che la compagnia stava conducendo contemporaneamente due esperimenti di fase 3, ha detto il neurologo Dr. Richard Isaacson, che dirige l'Alzheimer's Prevention Clinic alla Weill Cornell University di New York:

"Questo era il traguardo più vicino e i primi risultati hanno mostrato non solo che poteva migliorare la funzione cognitiva ma anche di eliminare l'amiloide nel cervello.

"Questa era la più grande speranza che avevamo, in effetti ho pazienti che sono nello studio, e altri che stanno aspettando di entrare negli esperimenti. Questo fa male. I malati di MA non possono fare una pausa".

Un'ipotesi e una 'enorme scommessa'

L'ipotesi amiloide dice che è l'accumulo di amiloide-beta nel cervello la causa principale della malattia che distrugge la memoria. Gli studi sui topi hanno dimostrato che rimuovere l'accumulo fa miracoli, e l'ipotesi è stata la forza trainante della ricerca di MA per oltre 20 anni.


Eppure tutti i tentativi di sviluppare farmaci anti-amiloide nelle persone con la malattia sono finiti in fallimento. Rudy Tanzi, neurologo di Harvard, che dirige la Genetics and Aging Research Unit del Massachusetts General Hospital, ha detto:

"È stata una scommessa enorme fin dall'inizio. Sappiamo che la deposizione di amiloide inizia circa un decennio prima dei sintomi e [quando la malattia si evidenzia] è troppo tardi per curarla. È come cercare di spegnere un incendio della foresta gettando il cerino.

"I produttori di farmaci dovrebbero invece concentrarsi sulla diagnosi e l'intervento precoce, come trattiamo il cancro, il diabete e le malattie cardiache. Deve esserci la diagnosi precoce e il trattamento precoce, anni prima che i sintomi inizino, perché funzioni. Quando lo capirà big pharma?"

Fallimenti precedenti di farmaci per MA

Alla fine del 2016, il solanozumab di Eli Lilly non è riuscito a superare i benefici del placebo in uno studio di fase 3 su 2.100 pazienti. Nel 2013, la Pfizer ha scartato un altro anticorpo, il bapineuzumab, quando non ha superato gli effetti placebo in un'altro esperimento di fase 2.


Gli esperti suggeriscono che ai fallimenti potrebbero aver contribuito i partecipanti con fasi avanzate del MA in entrambi gli esperimenti.


Il gigante del farmaco Merck ha usato un approccio diverso per combattere l'amiloide-beta nelle persone con MA in stadio avanzato con il suo inibitore BACE, ma ha ammesso la sconfitta all'inizio del 2017, dopo che uno studio indipendente ha scoperto che non aveva "praticamente nessuna possibilità" di funzionare. Anche un secondo tentativo di trattare le fasi precedenti di MA è stato demolito a febbraio.


L'inibitore BACE di Johnson & Johnson (atabecestat), progettato per rallentare il declino cognitivo nelle persone a rischio di MA, è stato archiviato nel maggio 2018, quando gli enzimi epatici sono aumentati nei partecipanti allo studio.

 

Nessun problema di sicurezza durante l'esperimento

La decisione di interrompere gli studi sull'aducanumab non è stata dovuta a problemi di sicurezza, ma ai risultati di un'analisi di futilità condotta da un comitato indipendente di monitoraggio dei dati. Che ha scoperto che era improbabile che gli studi potessero raggiungere i loro obiettivi primari.


"Questa notizia deludente conferma la complessità del trattamento del MA e la necessità di migliorare ulteriormente la conoscenza nelle neuroscienze"
, ha detto Michel Vounatsos, amministratore delegato di Biogen, in un comunicato stampa. "Siamo incredibilmente grati a tutti i malati di MA, alle loro famiglie e agli investigatori che hanno partecipato ai test e che hanno contribuito notevolmente a questa ricerca".


I dettagli degli esperimenti saranno presentati nelle future conferenze per informare la comunità scientifica e illuminare la ricerca in corso. Quei dettagli potrebbero svelare le possibili utilità dei farmaci che attaccano l'amiloide per quelli con diagnosi di MA, ha detto Isaacson. E di certo aiuteranno coloro che stanno lavorando sulla prevenzione, sulla diagnosi precoce e sul trattamento.


Isaacson ha detto:

"Non penso che dovremmo perdere la speranza. Comprendiamo che il MA è una malattia dello stile di vita e dobbiamo intervenire precocemente per fermare la progressione.

"Quindi penso che ci sia speranza per un approccio di prevenzione. Ma per quanto riguarda il trattamento per i pazienti che vivono con la malattia ora, questo [fallimento] fa male".

 

 

 


Fonte: Sandee LaMotte in CNN (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.