Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Nuova tecnologia riduce di 3000 volte il tempo di analisi di immagini cerebrali

Hero NETRI PRFonte immagine: NETRI

Cambridge Consultants, una società globale di consulenza per lo sviluppo di prodotti e tecnologia, e la nuova azienda francese Neuro Engineering Technologies Research Institute (NETRI) hanno messo a punto un approccio con tecnologia cervello-in-un-chip e scansione senza lenti, che rileva l'attività dei neuroni nel tessuto cerebrale. La tecnologia usa una simulazione della funzione dell'organo su un chip.


Cambridge Consultants è riuscita ad accelerare l'elaborazione di singole immagini per più di tre ordini di grandezza, passando da circa 20 minuti per elaborare un'immagine a qualche centinaio di millisecondi. I ricercatori si aspettano che la tecnologia riduca i tempi e i costi di sperimentare la sicurezza e l'efficacia di nuove terapie.


Le tecnologie 'brain-on-a-chip' (cervello-in-un-chip) cercano di applicare questo approccio ai circuiti neurali del cervello, l'organo più complesso del corpo umano. La ricerca di NETRI usa la tecnologia brain-on-a-chip e la microscopia senza lenti per registrare l'attività di milioni di neuroni collegati, imitando i circuiti neurali implicati nei disordini neurologici.


L'approccio della società genera però una quantità enorme di dati, che richiede diverse ore di calcolo per ricostruire completamente la mappa spazio-temporale della comunicazione tra neuroni. Il sistema di scansione lavora a circa 1000 fotogrammi al secondo, l'algoritmo di base richiede in media 18 minuti per elaborare una singola immagine su un PC desktop. Senza il nuovo miglioramento, i ricercatori dicono che un solo secondo di registrazione può richiedere 12 giorni di tempo per essere elaborato.


È stato creato un team scientifico di scansione all'interno del Data Lab di NETRI, un'infrastruttura informatica che permette una rapida esplorazione di approcci su grandi dati, come la scansione ad alta definizione e l'apprendimento profondo.


Cambridge Consultants ha impiegato l'architettura NVIDIA DGX POD per l'infrastruttura AI, implementando la soluzione NetApp ONTAP di AI che combina NVIDIA DGX-1 con NetApp ONTAP e network fabric (una topologia di rete in cui i componenti si passano dati tra loro attraverso interruttori comunicanti). Questo sistema è stato in grado di elaborare un frame in 0,3 secondi di media, circa 3000 volte più velocemente del metodo originale.


Questa accelerazione è stata ottenuta attraverso una serie di ottimizzazioni, compresa la progettazione e l'applicazione di miglioramenti matematici e algoritmici, sfruttando NumPy GPU-accelerato con RAPIDS (cupy), e sfruttando la forza pura del sistema DGX-1.


Il risultato combinato ha permesso a NETRI di re-immaginare completamente il suo approccio e di mettere in prospettiva lo sviluppo di un servizio medico completamente scalabile e in tempo reale per gli ospedali e le industrie farmaceutiche per eseguire sia diagnosi in vitro, sia trattamenti personalizzati, per i pazienti che soffrono di una condizione neurologica.


“La scansione senza lenti sostituisce l'ottica tradizionale con il calcolo, creando una nuova serie di sfide di ottimizzazione che la nostra squadra era entusiasta di affrontare”, ha detto Sally Epstein, responsabile di tecnologia strategica della Cambridge Consultants. “Siamo orgogliosi di essere in prima linea nello sviluppo di tecnologia cervello-su-un-chip e di scansione neuronale, al punto in cui chi ha la giusta combinazione di visione, esperienza e potenza di calcolo può sbloccare miglioramenti radicali“.


La società di consulenza dice che la potenza più veloce di elaborazione sosterrà lo sviluppo di nuovi trattamenti per malattie come il Parkinson e l'Alzheimer.


“Combinando l'esperienza di Cambridge Consultants, con la potenza di calcolo di NVIDIA, diventa possibile elaborare in tempo reale le comunicazioni neurali”, ha detto Thibault Honegger, presidente e direttore scientifico di NETRI. “Questo può segnare un cambiamento di paradigma nella valutazione degli aspetti funzionali delle reti neurali in vitro. Con questo livello di risoluzione, saremo in grado di misurare con precisione la salute della rete, in relazione alle condizioni neurologiche e alle potenzialità di recupero”.

 

 

 


Fonte: Photonics Media (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.