Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


La Creutzfeldt-Jakob progredisce rapidamente e non c'è ancora alcun trattamento efficace

Cos'è la malattia di Creutzfeldt-Jakob?

Creutzfeldt jakob disease

La malattia di Creutzfeldt-Jakob provoca un tipo di demenza che avanza rapidamente. È un disturbo cerebrale raro, degenerativo e fatale caratterizzato da demenza progressiva, cecità e movimento involontario.


È una delle malattie da 'prioni', che insorgono quando la proteina prione, che si trova in tutto il corpo, inizia a piegarsi in una forma anormale, tridimensionale. Questo cambiamento di forma induce gradualmente la proteina prione nel cervello a piegarsi nella stessa forma anormale e questi modelli di forma anomala distruggono le cellule cerebrali, portando a un rapido declino del pensiero critico e del ragionamento, della confusione, dei cambiamenti comportamentali e della difficoltà a camminare.


La malattia di Creutzfeldt-Jakob colpisce circa 1 individuo per milione ogni anno in tutto il mondo. L'inizio dei sintomi avviene in genere verso i 60 anni e il 90% delle persone con casi diagnosticati muore entro un anno. È possibile identificare tre principali categorie della malattia:

  • Sporadica: la malattia appare senza fattori di rischio noti. Rappresenta circa l'85% di tutti i casi.

  • Ereditaria: la persona ha una storia familiare o è positiva al test della mutazione genica associata alla malattia. Solo il 5/10% circa dei casi negli Stati Uniti è ereditario.

  • Acquisita: la malattia viene trasmessa dall'esposizione al tessuto cerebrale o al sistema nervoso, di solito attraverso certe procedure mediche. Si è notato un numero di casi acquisiti inferiore all'1% da quando la malattia è stata descritta per la prima volta nel 1920.


Inizialmente, le persone con la Creutzfeldt-Jakob affrontano problemi di coordinazione muscolare, deterioramento della memoria e del giudizio e cambiamenti di visione e personalità. Man mano che la malattia avanza, la compromissione della memoria diventa grave e le persone hanno scatti muscolari involontari e perdono la vista.


La Creutzfeldt-Jakob provoca un deterioramento delle capacità della persona più rapido rispetto all'Alzheimer o alla maggior parte degli altri tipi di demenza.


Non esiste un singolo test diagnostico per la Creutzfeldt-Jakob. Un medico di solito esclude forme curabili di demenza, come encefalite o meningite cronica. Prelievo spinale, elettroencefalogramma, TAC e risonanza magnetica sono tutte forme di test e di valutazione per fare la diagnosi, ma l'unico modo per confermare la malattia è con biopsia cerebrale o all'autopsia.


Una variante della Creutzfeldt-Jakob è spesso chiamata 'malattia della mucca pazza', in cui gli esseri umani contraggono la malattia dal tessuto malato dai bovini. Questo tipo particolare di solito si verifica nei giovani e c'è inizio ritardato di demenza, mancanza di coordinazione muscolare e altre caratteristiche della malattia.


Per la Creutzfeldt-Jakob non esiste un trattamento efficace. Quello esistente può solo alleviare i sintomi e dare il massimo comfort possibile al paziente. I farmaci possono aiutare ad alleviare il dolore.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)