Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Metodo SPECAL per migliorare la qualità della vita di pazienti e caregiver

Cosa è il metodo di intervento SPECAL per chi ha la demenza?

ContentedDementia book via Amazon

Il metodo SPECAL è stato descritto per la prima volta in Contented Dementia, il libro campione di vendite di Oliver James. Il Contented Dementia Trust è un'organizzazione di beneficenza indipendente con questo approccio innovativo (SPECAL) alla cura delle persone con demenza.


La sua missione, come dichiarato sul sito Web, è "garantire che la persona con demenza e il suo caregiver possano condurre una vita più vicina possibile a quella che avrebbero voluto vivere senza demenza, e assicurare che sia chiaramente compreso e preso in considerazione l'impatto del cambio specifico di memoria sperimentato dalle persone con demenza nel progettare e pianificare i servizi di demenza".


Nell'organizzazione, è scontato che la demenza sia vista come una disabilità e che tutti lavorino positivamente con essa, piuttosto che cercare di ignorarla o sconfiggerla. SPECAL è un metodo di gestione della demenza che può essere appreso e utilizzato da chiunque sia coinvolto nella cura di un individuo con demenza, determinando miglioramenti immediati e sostenibili nella qualità della vita per le persone colpite e di coloro che si prendono cura di loro.


Questo metodo può rallentare il tasso di declino cognitivo e consentire agli individui di funzionare senza farmaci, di rimanere a casa propria per un tempo significativamente più lungo ed evitare l'angoscia frequente del trasferimento a un altro ambiente di assistenza.


Il metodo utilizza l'analogia dell'album fotografico SPECAL che tutti coloro che sono colpiti dalla demenza devono capire. "SPECAL sense" è qualcosa che fluisce quando ci si immerge nell'esperienza della demenza, come dimostrato dal proverbiale album fotografico. Inizia con tre regole d'oro:

  1. Non fare domande. Chiedere indicazioni richiede che l'individuo colpito cerchi il suo album fotografico che potrebbe non essere stato archiviato. Questa ricerca di fatti mancanti non farà che aumentare la percezione della propria disabilità, causando uno stress indebito.

  2. Ascolta l'esperto - la persona con demenza - e impara da lui. Per quelli con demenza, le percezioni sono più importanti dei fatti e le informazioni presentate loro da ora in poi devono generare buoni sentimenti per loro. Ascoltare tutte le domande che pone l'individuo interessato è importante per i caregiver, per permettere loro di considerare quale potrebbe essere la risposta migliore. Una volta rilevata la migliore risposta alla domanda, dovrebbe essere usata in modo coerente da tutti coloro che si occupano dell'individuo colpito.

  3. Non contraddire o discutere con l'individuo. Man mano che la condizione avanza, l'individuo ha maggiori probabilità di cercare vecchie fotografie dal suo passato pre-demenza, per capire cosa sta accadendo ora. Il caregiver deve adattarsi a lui invece di aspettarsi che l'individuo colpito segua la sua guida.


Il prossimo passo dopo queste implementazioni è creare un profilo personalizzato di assistenza SPECAL con dettagli biografici attentamente raccolti e organizzati e informazioni di base sulla persona con demenza. La storia di vita è diversa per ogni persona e la profilazione individuale è essenziale per arrivare a un punto di benessere prolungato fino alla fine della vita dell'individuo.


Per ulteriori informazioni, vai al sito contenteddementiatrust.org.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)