Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Allenamento ad alta intensità a intervalli legato a migliore salute del cervello, anche 5 anni dopo

woman training gym exercise hiitImage by prostooleh on Freepik.com

È noto da tempo che l'esercizio fisico non fa solo bene al corpo, ma anche al cervello. Numerosi studi hanno dimostrato che l'esercizio fisico regolare aiuta a proteggere e preservare la funzione cerebrale per tutta la vita.


Uno studio recente ha ora rivelato che un particolare tipo di allenamento potrebbe essere migliore di altri quando si tratta di migliorare la salute del cervello. I ricercatori hanno trovato un legame tra allenamento a intervalli ad alta intensità (HIIT, high-intensity interval training) con memoria e volume del cervello migliori negli anziani. E questi benefici cerebrali sono durati fino a 5 anni dopo la fine dello studio.


I ricercatori hanno esaminato 194 persone tra 65 e 85 anni che non avevano segni di declino cognitivo, assegnandoli per sei mesi a un esercizio a bassa intensità, o a un esercizio di intensità moderata o a un programma di allenamento HIIT, con 3 allenamenti alla settimana. Gli allenamenti a bassa intensità consistevano in 30 minuti di stretching, equilibrio e rilassamento, quelli di intensità moderata da 30 minuti di camminata veloce su un tapis roulant. Anche le sessioni HIIT sono state eseguite su un tapis roulant, con 4 serie di esercizio intenso (circa l'80-95% della frequenza cardiaca massima) per 4 minuti + 3 minuti di recupero. Questo è stato ripetuto 4 volte.


Dopo sei mesi di allenamento, ai partecipanti è stata quindi assegnata un'attività progettata per testare la loro memoria. I partecipanti del gruppo HIIT hanno commesso meno errori su questo compito rispetto a quelli dei gruppi a intensità bassa e moderata. Quando il test è stato ripetuto 5 anni dopo, quelli del gruppo HIIT hanno ancora superato gli altri gruppi. I punteggi dei gruppi a bassa intensità e di intensità moderata sono rimasti gli stessi e non hanno mostrato alcun miglioramento.


Non è tutto. I ricercatori hanno anche scoperto che il gruppo di allenamento HIIT aveva meno restringimento del volume del cervello. Le scansioni a risonanza magnetica del cervello hanno mostrato che l'ippocampo destro, un'area coinvolta nella memoria, si era conservato meglio nel gruppo HIIT che negli altri due gruppi. Come per il miglioramento della memoria, questi benefici sono rimasti sostenuti anche 5 anni dopo la fine dello studio.


Sebbene le conclusioni dello studio siano robuste, questo studio ha esaminato solo persone che non avevano segni di declino cognitivo, per cui non è chiaro se risultati simili sarebbero possibili nelle persone con compromissione cognitiva. Inoltre, le sessioni HIIT sono state condotte su tapis roulant, quindi non è chiaro se i risultati sarebbero gli stessi se i partecipanti avessero eseguito altre forme di esercizio.


Mentre le ricerche precedenti sugli animali hanno mostrato un legame tra allenamenti HIIT e benefici cerebrali a lungo termine, questo è uno dei primi studi a mostrare un legame tra i due nell'uomo.

 

Benefici del cervello

Esistono tre probabili meccanismi che potrebbero spiegare perché l'HIIT sembra dare così tanti benefici al cervello.

  1. Il primo è che l'HIIT migliora la forma cardiovascolare. Questo a sua volta avvantaggia il modo in cui funziona il tuo cervello. Gli allenamenti HIIT regolari migliorano la forma cardiorespiratoria, il che rende più facile per il cuore pompare il sangue in giro per il corpo. Ciò di conseguenza riduce la forza sulle arterie ... abbassando la pressione sanguigna.

    Mantenere una pressione sana è importante per la salute del cervello, poiché l'ipertensione è associata a un funzionamento peggiore dei capillari nel cervello. Questi cambiamenti sono spesso accompagnati da un volume cerebrale ridotto in regioni cerebrali importanti, come l'ippocampo, una delle prime ad essere influenzata dall'Alzheimer.

  2. Il secondo motivo per cui HIIT può essere utile per la salute del cervello è perché riduce i livelli di infiammazione. È dimostrato che l'infiammazione costante a lungo termine ha molti effetti negativi sul cervello. È associata a scarso metabolismo cerebrale e ridotta funzione del tessuto cerebrale. Questi cambiamenti possono portare a disfunzione cognitiva e sono stati anche legati allo sviluppo del Parkinson e dell'Alzheimer.

    Ma gli allenamenti HIIT possono ridurre i livelli di una proteina che contribuisce all'infiammazione cronica, chiamata 'fattore di necrosi tumorale alfa' (TNF-α). La produzione di TNF-α è una delle prime risposte innescate dal processo infiammatorio del corpo. Alti livelli di TNF-α sono associati all'infiammazione cronica.

  3. La terza ragione per cui HIIT può essere così benefico per la salute del cervello è perché ha un effetto positivo sulle cellule cerebrali (neuroni). I neuroni sani sono i vettori delle informazioni nel cervello. Sono importanti per la memoria e la comunicazione tra le regioni cerebrali.

    Gli allenamenti HIIT aumentano i livelli della proteina chiamata 'fattore neurotrofico derivato dal cervello' (BDNF) nel sangue, che stimola la crescita e la riparazione dei neuroni. I livelli di BDNF diminuiscono naturalmente con l'età. Tuttavia, gli allenamenti HIIT possono fornire un metodo facile per aumentare i livelli di BDNF nel corpo e aiutano a migliorare la salute del cervello.

 

Allenamenti HIIT

È chiaro che l'HIIT è ottimo per la salute del cervello. Ma una cosa su cui i ricercatori non sono chiari è come si sviluppa un piano perfetto di allenamento HIIT. I ricercatori non sono sicuri se è la durata dell'intervallo HIIT (30 secondi o 4 minuti?) o il numero di intervalli eseguiti in ogni sessione a contare di più in termini di benefici per la salute del cervello. Questo è qualcosa che la ricerca futura deve indagare.


Anche così, da questo studio è chiaro che l'HIIT è molto utile. Se sei interessato a provare l'HIIT, metti insieme un piano di allenamento che alterna brevi tratti di esercizio fisico intenso (vicino al tuo massimo sforzo) con brevi periodi di recupero. Ad esempio, un allenamento HIIT fatto su una cyclette può consistere in un riscaldamento di 5 minuti seguito da dieci sprint di 30 secondi, separati da 3-4 minuti di esercizio a bassa intensità.


Indipendentemente dalla struttura dell'allenamento, l'HIIT offre molti benefici sia al cervello che al corpo.

 

 

 


Fonte: Felicity Spencer (dottoranda) e Richard Elsworthy (docente di Sport, Esercizio e Scienze della Riabilitazione), Università di Birmingham

Pubblicato su The Conversation (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

 

Notizie da non perdere

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.