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Domenico Praticò: Proteina tau, fosfo-tau e Alzheimer

La tau è una proteina abbondante nel cervello, una presenza importante per mantenere la normale struttura dei neuroni in quanto, legando i microtubuli, consente la trasmissione normale dei segnali nel cervello e il trasporto dei carichi all'interno dei neuroni. La fosfo-tau, il risultato sella sua fosforilazione, è un'alterazione che, in quanto modificata, perde la sua funzione. Livelli elevati di fosfo-tau depositati in alcune aree del cervello sono un indicatore dell'Alzheimer.

Le proteine tau sono necessarie per una sana funzione cerebrale. Pensale come un supporto aggiuntivo alle cellule nervose (i neuroni) e per la loro normale funzione. Le proteine tau stabilizzano i microtubuli che sono cruciali per forma e funzionamento corretti dei neuroni. Esse funzionano come una colla che cementa insieme i filamenti che formano i microtubuli, mantenendoli dritti e stabili. Avere microtubuli stabili è molto importante per il trasporto di carichi all'interno delle cellule nervose.


Sebbene non sia anomalo che la fosfo-tau esista in una quantità piccola nei cervelli sani, l'iperfosforilazione significa che ci sono troppi gruppi di fosfati attaccati alle proteine tau. Questo eccesso di tau fosforilata può interferire con il funzionamento normale dei neuroni. Infatti, quando la tau diventa troppo fosforilata, essa perde l'affinità con i microtubuli e si stacca da essi. Questo fatto ha due conseguenze importanti. Innanzitutto, la tau fosforilata, ora non attaccata ai microtubuli, forma filamenti che non sono solubili e tendono ad aggregarsi tra loro formando ciò che chiamiamo grovigli fibrillari di tau.


La seconda conseguenza è che i microtubuli ora senza la tau che agisce da stabilizzatore o collante perdono stabilità e iniziano a essere instabili e alla fine perdono la loro funzione. Come risultato di questa elevata fosforilazione della tau e del suo distacco dai microtubuli, la comunicazione tra i neuroni e il trasporto all'interno dei neuroni ne soffriranno in modo significativo. Entrambi gli effetti sono considerati responsabili di alcuni dei sintomi dell'Alzheimer e di altre malattie neurodegenerative. In effetti, la proteina tau fosforilata in eccesso porta alla morte del neurone.


Non è ancora chiaro quali siano le cause esatte che portano all'iperfosforilazione della tau e alla successiva destabilizzazione e perdita del suo normale funzionamento. Alcuni fattori che non possono essere modificati includono la presenza di fattori di rischio genetico e alcuni fattori ambientali. Altri fattori di rischio che possono essere modificati includono la dieta, esercizio fisico, la qualità e quantità di sonno, e l'elevato consumo di alcol e fumo.


Come si misura la proteina tau e la proteina tau fosforilata? I livelli di tau e fosfo-tau si possono misurare nel liquido cerebrospinale o nel sangue con una tecnica di laboratorio oggi abbastanza comune. Di solito, se un individuo presenta sintomi di declino cognitivo o di Alzheimer, il neurologo potrebbe suggerire di effettuare un test specifico per misurare e visualizzare la proteina tau. In base al risultato lo specialista potrebbe pianificare delle terapie o interventi adeguati e più precoci.

 

 

 


Fonte: Domenico Praticò in Pratico Lab

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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