Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Come ricordano i neuroni? Con un meccanismo di immagazzinamento basato sul calcio

Come ricordano i neuroni? Con un meccanismo di immagazzinamento basato sul calcioL'immagine di un singolo neurone e di tutti i rami che si estendono da esso. Questi rami, chiamati assoni e dendriti, formano le 'autostrade' lungo le quali passano le informazioni da un neurone all'altro. Queste informazioni sono trasferite nelle 'intersezioni' chiamate sinapsi, un processo essenziale per la formazione di nuovi ricordi. Il corpo della cellula neuronale contiene il nucleo, che è dove inizia la nuova sintesi proteica. Queste proteine viaggiano lungo gli assoni e i dendriti per arrivare alle sinapsi, dove influenzano la funzione sinaptica. (Immagine: Anna Lisa Lucido/Gladstone Institutes)]

Ricercatori della Charité - Universitätsmedizin di Berlino hanno identificato un meccanismo a livello dei singoli neuroni (cellule nervose) che può avere un ruolo nella formazione della memoria.


Essi hanno stabilito che degli impulsi elettrici retro-propaganti servono per attivare un recettore all'interno della cellula, ottenendo in tal modo cambiamenti a lungo termine nella risposta del calcio in specifici compartimenti neuronali. I risultati del loro studio sono stati pubblicati sulla rivista scientifica PLoS Biology*.


I risultati della ricerca degli ultimi decenni, indicano sempre di più che i ricordi immagazzinati sono codificati come cambiamenti permanenti della comunicazione neuronale e della forza delle interconnessioni neuronali. Il processo di apprendimento evoca un modello specifico di attività elettrica in queste cellule, che influenza il comportamento di risposta ai segnali ricevuti, l'espressione dei geni e la morfologia cellulare, oltre al processo di apprendimento stesso.


"Si potrebbe dire che queste modifiche definiscono il correlato cellulare dell'engramma della memoria", dice Friedrich Johenning, ricercatore del Centro di Ricerca in Neuroscienze e uno dei due autori principali dello studio. "Il nostro lavoro si concentra sull'identificazione dei meccanismi fisiologici attraverso cui un neurone può implementare cambiamenti a lungo termine della sua risposta", aggiunge la co-autrice Anne-Kathrin Theis.


Nel loro studio gli scienziati sono riusciti a dimostrare che la risposta del calcio nelle spine dei potenziali d'azione retro-propaganti nella struttura dendritica, può subire una enfatizzazione a lungo termine. Le spine sono piccole ma importanti processi dendritici che facilitano la comunicazione tra i neuroni. Ogni volta che un potenziale d'azione retro-propagante incontra una tale spina, la concentrazione di calcio all'interno delle spine cambia, a causa del rapido afflusso di ioni di calcio dall'esterno tramite i canali di ioni sulla membrana plasmatica.


Inoltre viene attivato il recettore intracellulare rianodina, che innesca il rilascio di calcio immagazzinato nella cellula. Questo rilascio dal magazzino conduce a un cambiamento a lungo termine della risposta del calcio, indotta da impulsi elettrici nella spina. Va notato che questi cambiamenti sono locali in natura e limitati alle singole spine; i processi adiacenti rimangono inalterati.


"La sfida ora è accertare esattamente quali influenze esercitano queste risposte di calcio, specifiche per spina, a lungo termine e alterate, sulla comunicazione sinaptica tra i neuroni. E' anche importante stabilire una relazione con i cambiamenti patologici della risposta del calcio presenti nel contesto delle malattie neuropsichiatriche", secondo Dietmar Schmitz, autore senior e responsabile dello studio.

 

 

 


Fonte: Charité - Universitätsmedizin Berlin (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Friedrich W. Johenning, Anne-Kathrin Theis, Ulrike Pannasch, Martin Rückl, Sten Rüdiger, Dietmar Schmitz. Ryanodine Receptor Activation Induces Long-Term Plasticity of Spine Calcium Dynamics. PLOS Biology, 2015; 13 (6): e1002181 DOI: 10.1371/journal.pbio.1002181

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)