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I 3 cibi da mangiare ogni giorno che secondo la neuroscienza prevengono l'Alzheimer

Se sappiamo che una cosa è vera, questa è che una buona alimentazione può essere la risposta a molti dei nostri problemi comuni di salute. L'obesità e le malattie cardiache, ad esempio, sono le principali cause di morte negli Stati Uniti e la nutrizione può spesso trattarle con successo.


Quindi che dire del morbo di Alzheimer (MA)? A quanto risulta, potresti ridurre il rischio di sviluppare la malattia modificando la tua dieta, e ci sono delle ipotesi sul perché la dieta può influenzare la progressione del MA.


La prima è che una buona alimentazione porta in genere a una buona salute orale. Perché la salute orale è importante? La parodontite, o malattia delle gengive, è una forte fonte di infiammazione nel sangue e la ricerca mostra che l'infiammazione può essere un fattore chiave nello sviluppo del MA. D'altro canto, una cattiva alimentazione di per sé porta a infiammazioni croniche e all'insulino-resistenza, altri due fattori che hanno un ruolo nello sviluppo del MA.


Sebbene non ci sia una dieta specifica [per te] da seguire, ci sono sicuramente alcuni cibi che potresti voler aggiungere alla tua routine attuale. Eccone 3 che io, da neuroscienziato, provo a mangiare ogni giorno:

 

1. Spinaci

Questa potente verdura è carica di vitamine e sostanze nutritive per potenziare qualsiasi dieta. Solo mezza tazza di spinaci (saltati in padella o bolliti) contiene 131 mcg di folato (1 tazza di spinaci crudi contiene 58 mcg di folato). Uno studio condotto in Francia ha scoperto che l'aumento dell'assunzione di folati era associato con forza a un rischio minore di demenza in età avanzata. Se gli spinaci non ti piacciono, puoi provare anche i cavolini di Bruxelles o l'avocado. Non sono così ricchi di folati (78 mcg in ½ tazza di cavoletti di Bruxelles e 59 mcg in mezzo avocado), ma ogni pezzetto conta!

 

2. Salmone

Il salmone, ingrediente chiave nella dieta mediterranea, è una fonte significativa di acidi grassi omega-3 e di vitamina B12. Diversi studi dimostrano che la dieta mediterranea può essere la chiave per ridurre il rischio di compromissione cognitiva, e in particolare del MA. Un componente di questa dieta che può essere responsabile della riduzione del rischio è l'acido grasso omega-3. Il salmone ne è un'ottima fonte, con una quantità da 500 a 1.500 mg di omega-3 in una porzione da 85g. Inoltre, il grande contenuto di vitamina B12 (4,8 mcg per 85g) del salmone, se assunto insieme al folato, può essere importante nella prevenzione del MA (suggerimento: prova insieme salmone e spinaci!).

 

3. Alimenti fermentati

I cibi fermentati sono disponibili in varie forme (sottaceti, kefir, kimchi, yogurt, tofu, ecc.), ma il punto qui è aumentare l'assunzione di probiotici. I probiotici sono batteri che aiutano ad aumentare la quantità di batteri benefici nell'intestino. È possibile trovarli in forma di integratore, o naturalmente negli alimenti fermentati. C'è qualche ricerca che suggerisce che alterare il microbioma intestinale può rallentare la progressione del MA, così come avere un effetto sulla funzione cognitiva e su alcuni biomarcatori dello stress legati al MA.

 

 

 


Fonte: Nicole Avena PhD in mbgfood (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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