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Farmaci (e altro) per potenziare la memoria

Ti stai chiedendo se i farmaci potrebbero essere utili se tu o una persona cara avete una perdita di memoria, lieve deterioramento cognitivo o demenza? Di seguito ce ne sono alcuni che potrebbero aiutare. In questa serie in tre parti inizieremo con i farmaci per la memoria. Parla al tuo medico per ulteriori informazioni.

 

Togli o riduci al minimo eventuali farmaci che potrebbero causare danni cognitivi

Prima di aggiungere qualsiasi farmaco, lavoriamo sempre per rimuovere o ridurre al minimo i farmaci che potrebbero causare danni cognitivi. Questi ne includono molti delle seguenti classi:

  • Anticolinergici (molti farmaci da prescrizione sono anticolinergici; chiedi al tuo medico per i tuoi)
  • Antistaminici, compresi quelli da banco come la difenidramina (Benadryl)
  • Narcotici per il dolore, come la morfina e l'ossicodone (Percocet)
  • Rilassanti muscolari, come la ciclobenzaprina (Flexeril)
  • Benzodiazepine, come diazepam (Valium) e lorazepam (Ativan)
  • Sedativi / ausili per dormire, come zolpidem (Ambien), mirtazapina (Trazodone) e quetiapina (Seroquel), ad eccezione della melatonina, che va bene
  • Anticonvulsivi, come il gabapentin (Neurontin) e l'acido valproico (Depakote)
  • Neurolettici come aloperidolo (Haldol) e risperidone (Risperdal)
  • Molti farmaci per l'incontinenza, come ossibutinina (Ditropan) e tolterodina (Detrol)

 

Terapia farmacologica per disturbi della memoria

Per chi ha problemi di memoria dovuti a una malattia, raccomandiamo l'uso degli inibitori della colinesterasi. Questi farmaci bloccano i danni all'acetilcolina nelle sinapsi tra due neuroni, portando ad un aumento di questo neurotrasmettitore nel cervello.


Questa classe di farmaci è stata sviluppata per soggetti con demenza di Alzheimer, ma funziona anche per il lieve decadimento cognitivo, la demenza vascolare e quella da corpi di Lewy. Questi farmaci comprendono il donepezil (Aricept), la rivastigmina (Exelon) e la galantamina.


I benefici attesi includono un piccolo ma evidente miglioramento della memoria che sarà persistente anche nel successivo declino. In altre parole, gli inibitori della colinesterasi sono amplificatori di memoria sintomatici, producendo una memoria leggermente migliore ad ogni dato livello di funzione. Quindi, se un individuo mostra un beneficio iniziale con questa classe di farmaci, in genere raccomandiamo di rimanere su di esso per il resto della loro vita.


I principali effetti collaterali sono direttamente correlati alla loro azione pro-colinergica e includono perdita di appetito, nausea, frequenti movimenti intestinali, sogni vividi, aumento della saliva, naso che cola, crampi muscolari e raramente un rallentamento del cuore.


Si consiglia un elettrocardiogramma (ECG) dopo che l'individuo ha raggiunto la dose obiettivo per rilevare eventuali rallentamenti del cuore. Si noti che l'assunzione del farmaco al mattino a volte può eliminare i sogni vividi. L'ossido di magnesio da banco può spesso migliorare i crampi muscolari (vedi Budson & Solomon, 2016, per ulteriori dettagli).

 

Strategie e aiuti alla memoria per migliorare la funzione di memoria

Raccomandiamo inoltre le seguenti strategie e aiuti alla memoria (vedi il libro di Budson & O'Connor, 2017, per i dettagli):

Strategie di memoria

  • Pratica l'attenzione attiva
  • Riduci al minimo le distrazioni nell'ambiente
  • Fai delle pause
  • Ripeti le informazioni spaziate nel tempo
  • Crea connessioni
  • Crea immagini visuali
  • Circoscrivi l'informazione a un luogo
  • Usa la prima lettera
  • Usa il chunking [spezzettare l'informazione]
  • Raggruppa le informazioni per argomento
  • Inventa rime
  • Ascolta le emozioni
  • Mettiti alla prova
  • Scrivi note
  • Impara bene il nome [degli altri]
  • Ce l'hai spesso sulla punta della lingua? Rilassati
  • Non bloccare il nome [?? ndt: forse si riferisce al blocco di utenti nelle reti sociali]
  • Ripassa i nomi prima di un incontro

Aiuti alla memoria

  • Regole d'oro per la memoria: non ritardare, tienilo semplice, rendilo routine
  • Organizzati
  • Designa una tabella di memoria
  • Usa una scatola di pillole
  • Affidati a calendari o pianificatori quotidiani
  • Approfitta della tecnologia
  • Tieni un taccuino per note
  • Crea elenchi
  • Usa note di promemoria
  • Sviluppa delle routine

 

Esercizio, esercizio, esercizio

Infine, è così forte l'evidenza che l'esercizio aerobico può migliorare la memoria che nessuna discussione sulle terapie di potenziamento della memoria sarebbe completa senza affermare con forza che raccomandiamo esercizio aerobico almeno 30 minuti al giorno, cinque giorni alla settimana per chi ha una perdita di memoria dovuta al normale invecchiamento o un lieve deterioramento cognitivo (vedi Budson & O'Connor, 2017, per i dettagli).


Sfortunatamente, i dati non suggeriscono benefici cognitivi dall'esercizio per chi ha una demenza.

 

Cose che non funzionano

Che dire di Prevagen o Gingko Biloba? Sfortunatamente, non ci sono prove convincenti che questi farmaci da banco abbiano benefici sia per gli individui sani che per quelli con disturbi della memoria.

 

 

 


Fonte: Andrew E. Budson MD, professore di neurologia all'Università di Boston, nonché docente di neurologia della Harvard Medical School.

Pubblicato su Psychology Today (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Referenze:

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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