Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


L'MCI (lieve decadimento cognitivo) non porta inevitabilmente alla demenza

normal, mci and alzheimer's affected brain scansScansioni cerebrali di un cervello normale (sx), con MCI - lieve decadimento cognitivo (centro) e con Alzheimer (dx).

Caro dott. Camardi,

qualche tempo fa, abbiamo portato mia madre nella sua clinica quando abitavamo a Roanoke. Lei stava cominciando a comportarsi in modo un po' bizzarro. Con lo staff la avete esaminata a fondo e lei ha detto che non aveva l'Alzheimer, ma che sembrava che fosse sulla strada. L'ha chiamato qualcosa come 'MCI'. Poi ci ha detto cosa fare con i suoi farmaci, il fumo e la birra, e persino ha scritto tutto per assicurarsi che avessimo capito e fosse fatto correttamente. Bene, non abbiamo fatto nulla perché abbiamo traslocato e perché mia sorella voleva provare la via olistica. Ora, la mamma è decisamente oltre il limite e peggiora molto velocemente. L'abbiamo portata da un nuovo dottore qui, dove viviamo, e voleva sapere cosa ha detto lei. Avevamo ancora una pagina di ciò che ci ha scritto allora e gliela abbiamo mostrata, e lui ha detto che voleva anche il resto. Poi, ha iniziato a parlare di MCI come lei. Può ripetere di cosa si tratta? - Morgantown, West Virginia

 

Bene, facciamo un respiro profondo e mettiamoci al lavoro.


MCI (Mild Cognitive Impairment) sta per 'lieve deterioramento cognitivo'. Può rappresentare un periodo di transizione tra il momento in cui un paziente - o chi sta attorno - nota un declino della funzione di memoria, che non ha ancora iniziato ad avere un impatto completo sulle attività quotidiane, come ripetere domande o frasi.


È importante sapere che fino al 20% delle persone con più di 65 anni ha MCI. Anche se è vero che quelli con MCI hanno maggiori probabilità di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), l'MCI non conduce inevitabilmente alla demenza. Ho visto molti casi ritornare alla funzione cerebrale normale o rimanere stabili a seguito di cambiamenti nei farmaci e/o nello stile di vita.


Molti sono intimiditi da tutto ciò; tuttavia, io ne sono incoraggiato. Perché? Perché ci offre l'opportunità di fare qualcosa, se vogliamo approfittarne.


Ricordo dalla tua precedente visita che la tua risposta al mio piano di assistenza era che tua madre non avrebbe cambiato il suo comportamento in termini di fumo o di alcol. Nella mia esperienza, queste due abitudini di vita sono le associazioni più comuni con l'MCI che portano alla demenza.


Il modo in cui viviamo negli anni spesso ci porta sulla via della demenza. Trasformare il nostro stile di vita può portare a significativi miglioramenti nella qualità della nostra vita. Tuttavia, può essere una sfida scoraggiante a causa del danno graduale della demenza, che può sembrare molto sottile negli anni iniziali, fino a quando non si porta via completamente la memoria e la vita.


Tra il 2014 e il 2016, il tasso di mortalità per la demenza di MA è aumentato quasi del 20%. Di nuovo, se c'è una cosa che desidero sottolineare dopo i miei anni sul campo, è che la base per l'insorgenza del MA è stabilita decenni prima che inizino i sintomi della perdita di memoria.


Il tempo per 'ottenere benefici' nella prevenzione della demenza, penso, inizia nei nostri anni dell'adolescenza. Lo dico perché gli schemi di abitudine di fumare e bere spesso iniziano durante quegli anni e vanno avanti e avanti finché non c'è il danno reale.


Detto questo, quando consideriamo l'MCI come un modello di patologia, cerchiamo come il processo di pensare è influenzato dai due tipi. Il primo è chiamato MCI amnestico, nel quale vengono dimenticati i punti di informazione che erano ricordi quotidiani comuni di eventi recenti. Il secondo è l'MCI non amnestico, che influisce, ad esempio, sul processo decisionale, sul pensiero sequenziale o sulla simbologia interpretativa (come nel non capire cosa significa un segnale di stop).


L'MCI inizia come una diagnosi clinica basata sul giudizio di un medico di come si presenta il paziente. Questo giudizio viene dopo un'accurata anamnesi e un esame fisico in concomitanza con un esame neurologico; valutazione della funzione indipendente e delle attività quotidiane con il paziente insieme al contributo familiare; e stato mentale e analisi dell'umore nel contesto dei risultati di laboratorio e di scansione.


Questa impressione può essere confermata con un'ulteriore valutazione in una clinica specializzata che fornisce test neuropsicologici per valutare le capacità cognitive del paziente. Dopo la diagnosi, viene creato e discusso un piano di trattamento per il gruppo di cura multidisciplinare con il paziente e la sua famiglia. È importante sottolineare che tutto ciò dovrebbe essere fatto in una clinica che ha le strutture per fornire una tale valutazione. Non tutti gli studi medici lo fanno.


Per concludere, ancora una cosa: per favore non guardare indietro. Ora non è il momento delle recriminazioni di ciò che avrebbe dovuto essere fatto, perché, ti garantisco, non ci sono garanzie riguardo alla demenza. Questo è il momento di unire le fila e fare della situazione attuale il meglio che possa essere fatto, per la tua famiglia e tua madre.


Ogni anno, in questo periodo, ricordo le parole immortali dell'allenatore di basket Jim Valvano di fronte a un problema davvero scoraggiante: "Non arrenderti. Non arrenderti mai". Tieni queste parole nel tuo cuore e fai ciò che puoi per rendere migliore il domani.

 

 

 


Fonte: Dr. Michael Camardi in The Roanoke Times (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.