Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Rapporto evidenzia le disuguaglianze di cura e trattamento della demenza in Europa

OverallScoreDementiaCareEurope2023Punteggio complessivo dei paesi esaminati dall'European Dementia Monitor.

Il rapporto European Dementia Monitor, presentato il 5 dicembre 2023 a Bruxelles da Alzheimer Europe, evidenzia le continue disuguaglianze nell'accesso alle cure e al trattamento della demenza nei vari paesi dell'Europa.

L'obiettivo del rapporto era confrontare e valutare le politiche nazionali per la demenza di tutti gli Stati membri dell'Unione Europea (ad eccezione della Lettonia), più Armenia, Islanda, Israele, Jersey, North Macedonia, Norvegia, Serbia, Svizzera, Turchia, Regno Unito (Inghilterra e Scozia) e Ucraina.

Jean Georges, direttore esecutivo di Alzheimer Europe, ha dichiarato:

“La nostra organizzazione invita di continuo i governi europei a riconoscere la demenza come priorità nazionale della sanità pubblica e di ricerca, e a sviluppare strategie nazionali. L'obiettivo del rapporto è valutare quali paesi hanno le politiche più inclusive e garantiscono il miglior supporto e trattamento delle persone con demenza e dei loro caregiver. Questa 3a edizione mostra continue disuguaglianze tra i paesi europei e speriamo che i governi nazionali la usino per migliorare la vita delle persone coinvolte nella demenza nelle aree in cui sono attualmente in ritardo".

L'European Dementia Monitor confronta i paesi su 10 diverse categorie:

  1. disponibilità dei servizi di assistenza,
  2. accessibilità economica dei servizi di assistenza,
  3. rimborso di medicinali e altri interventi medici,
  4. disponibilità di studi clinici,
  5. coinvolgimento del paese nelle iniziative europee di ricerca sulla demenza,
  6. riconoscimento della demenza come priorità politica e di ricerca,
  7. sviluppo di iniziative per la demenza,
  8. riconoscimento dei diritti legali,
  9. ratifica dei trattati per i diritti umani internazionali ed europei,
  10. diritti di cura e occupazione.

Come constatato, nessuno dei paesi europei eccelle in tutte le 10 categorie e ci sono differenze significative tra loro. I risultati più eclatanti sono:

  • Il Lussemburgo ha ottenuto il punteggio più alto sulla disponibilità delle cure, con la maggior parte dei servizi valutati sufficientemente disponibili, mentre la Norvegia ha ottenuto il punteggio più alto sulla convenienza delle cure in quanto ha assicurato che questi servizi fossero accessibili e convenienti per le persone con demenza e i loro caregiver. Sia sulla disponibilità di assistenza che sulla convenienza delle cure, la Bulgaria si è classificata ultima.
  • Su disponibilità e rimborso degli interventi medici, la Svezia ha ottenuto il punteggio più alto poiché tutti gli interventi medici inclusi (ad eccezione di Fortasyn Connect) sono coperti dal sistema di rimborso nazionale. L'Armenia si è classificata ultima in questa categoria poiché nessuno degli interventi medici è rimborsato.
  • Mentre l'Europa sta aspettando l'autorizzazione da parte dell'Agenzia Europea Medicinali di nuovi trattamenti anti-amiloide per l'Alzheimer, solo Grecia, Irlanda, Slovacchia, Svezia e Inghilterra hanno istituito un gruppo di lavoro o una strategia per prepararsi ai nuovi trattamenti.
  • La Francia ha ottenuto il punteggio più alto nella categoria degli studi clinici come unico paese in cui è possibile per le persone con demenza prendere parte a 8 dei 10 studi clinici di fase III considerati dal rapporto. Paesi Bassi, Spagna e Regno Unito sono al secondo posto, con 7 studi clinici attivi in questi paesi. Armenia, Lituania, Lussemburgo, Malta e Macedonia settentrionale erano dall'altra parte della scala, senza studi clinici disponibili per le persone con demenza.
  • Francia, Germania e Paesi Bassi erano i paesi più attivi nelle collaborazioni europee di ricerca sulla demenza, ottenendo il 100% in quella categoria, mentre Armenia, Cipro, Grecia, Islanda, Lituania, Malta, Macedonia del Nord, Serbia e Ucraina non sono coinvolte in alcuna collaborazione europea di ricerca.
  • Per il riconoscimento della demenza come politica nazionale e priorità di ricerca, la Scozia è prima, mentre Macedonia del Nord, Serbia e Ucraina non hanno segnato alcun punto in questa categoria.
  • Inghilterra e Scozia avevano le iniziative e le comunità più inclusive, ma Lussemburgo, Macedonia settentrionale, Portogallo e Serbia non hanno ottenuto punti in questa categoria.
  • Per quanto riguarda la protezione dei diritti legali delle persone con demenza, un numero crescente di paesi ha rispettato le 5 raccomandazioni di Alzheimer Europe in questo campo (Austria, Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Francia, Germania, Islandese, Irlanda, Israele, Italia, Jersey,Paesi Bassi, Norvegia, Portogallo, Slovenia, Spagna, Svezia e Inghilterra). Invece Bulgaria, Macedonia settentrionale, Polonia e Romania non hanno segnato punti in questa categoria.
  • In relazione alle convenzioni internazionali ed europee per i diritti umani, ci sono stati progressi dalle precedenti edizioni del Monitor (2017 e 2020), con un numero crescente di paesi (Cipro, Repubblica Ceca, Estonia, Finlandia, Francia, Grecia e Portogallo) che hanno firmato e hanno ratificato tutti i trattati. Israele è il paese con il minor numero di convenzioni firmate e ratificate.
  • La Repubblica Ceca, i Paesi Bassi e la Scozia sono i 3 paesi in cui sono riconosciuti tutti i diritti di assistenza e occupazione, mentre Armenia, Cipro e Ucraina sono ultime in questa categoria senza nessuno di questi diritti riconosciuti nella legislazione.

[...] In base ai risultati nelle 10 categorie identificate, Alzheimer Europe ha stabilito una classifica dei paesi (ogni categoria contribuisce al 10% al punteggio complessivo), con i Paesi Bassi al 77,6%, seguiti da Scozia (74,5%), Repubblica Ceca (74,2%), Germania (72,7%) e Svezia (70,7%). Rispetto all'edizione 2020, Paesi Bassi e Repubblica Ceca hanno migliorato il punteggio, passando dal 7° al 1° posto e dal 19° al 3° rispettivamente.

Anche Scozia e Germania hanno migliorato leggermente i loro punteggi. La Svezia è passata dal 1° al 5° posto nella classifica di quest'anno, mentre Inghilterra e Belgio sono usciti dai primi 5, passando rispettivamente all'8° e 9° posto.

[...] Jean Georges, direttore esecutivo di Alzheimer Europe, ha concluso:

“È stato bello vedere che un certo numero di paesi hanno migliorato la situazione delle persone con demenza e dei loro caregiver. Tuttavia, come nelle nostre precedenti edizioni, possiamo vedere che il progresso non è lo stesso in tutte le regioni europee. Il nostro monitor mostra che esiste ancora una chiara divisione est/ovest in Europa con la maggior parte dei paesi occidentali e settentrionali che fanno significativamente meglio dei paesi dell'Europa orientale. Di norma, i paesi con strategie di demenza nazionali vanno meglio. È quindi tempo che tutti i paesi europei e in particolare quelli nell'Europa orientale riconoscano la demenza come una priorità nazionale e sviluppino strategie nazionali di demenza".

 

 

 


Fonte: Alzheimer Europe (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Rapporto completo qui

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.