Per aiutare ad adattare le città della Gran Bretagna a un numero crescente di persone con demenza, una rapporto suggerisce "percorsi lenti" per gli escursionisti anziani, una serie chiara di segnali stradali e formazione specifica per tassisti e personale dei negozi.
Nel frattempo i centri per il tempo libero dovrebbero introdurre nuove sessioni di sport più facili perché le persone con demenza possano aderire e gli orari degli autobus potrebbero essere semplificati, secondo la Joseph Rowntree Foundation.
Le proposte sono alcune della serie di raccomandazioni che emergono da un progetto punto di riferimento per trasformare York, dove ha sede la Fondazione, nella prima città della Gran Bretagna "amichevole con la demenza". Sono stati chiamati degli esperti ad esaminare praticamente ogni aspetto della vita quotidiana della città, dalle abitazioni, ai trasporti, ai negozi, alle strade e al turismo.
Hanno anche consultato abitanti con condizioni come l'Alzheimer per valutare come rendere più facili le attività quotidiane come lo shopping. Si spera che le raccomandazioni possano fornire un modello perché altre città possano adattarsi a una popolazione che invecchia.
Gli studi suggeriscono che fino a 800.000 persone nel Regno Unito vivono con demenza - una cifra che dovrebbe raddoppiare nei prossimi 30 anni. Lo studio conclude che cambiamenti relativamente semplici possono fare una grande differenza per le persone anziane che soffrono di confusione. Ad esempio, semplificare e ridurre il numero di segnali stradali renderebbe le viuzze medievali della città più facili da percorrere, hanno suggerito.
Sulla base di uno schema simile implementato a Bruges nel Belgio, negozi, banche e ristoranti potrebbero essere contrassegnati come "zone franche" [o zone protette per minoranze] per chi soffre di demenza, provvedendo a una formazione speciale per il personale interno che può aiutarli. Nel frattempo si potrebbe tracciare attraverso il centro della città un "percorso lento", prendendo i parchi e la riva del fiume, per chi cerca un rifugio dal trambusto. E le case potrebbero essere dotate di mobili da cucina con porte a vetro per aiutare gli occupanti ad arrangiarsi più facilmente.
"La maggior parte delle persone vuole cercare di andare avanti il più normalmente possibile, il più a lungo possibile, e potranno perseverare fintanto ché non ci sono ostacoli o oneri da superare", ha detto Philly Hare, della Fondazione.
L'arcivescovo di York, il dottor John Sentamu, ha dichiarato che la relazione è un "faro di speranza" per tutte le città. "Dobbiamo festeggiare che le persone vivono più a lungo, una vita più sana, ma, naturalmente, ciò significa che ci saranno alcune sfide per noi come società", ha detto. "Abbiamo bisogno di adattarci e ri-focalizzarci per garantire che ci prendiamo cura dei più vulnerabili attorno a noi. Si può capire quanto é sana una società da come tratta i più vulnerabili. Sono orgoglioso che York continui ad essere davanti nel riconoscere che abbiamo la responsabilità di occuparci di chi è nel bisogno".
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Pubblicato da John Bingham in The Telegraph il 4 Ottobre 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.
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