Le statistiche ci hanno dimostrato che le donne, quando invecchiano, sono più inclini degli uomini a sviluppare demenza, e in particolare l’Alzheimer.
Ora c’è la prova che quelle che soffrono di questa malattia vanno di gran lunga peggio degli uomini, a parità di fase della malattia, di età, di istruzione e di altre abilità.
L’Alzheimer è il tipo più comune di demenza subito da persone in età avanzata. Secondo il National Institute of Neurological Disorders, "demenza, è una parola che raggruppa un’insieme di sintomi causati da malattie che colpiscono il cervello. Non è una malattia specifica. Le persone con demenza potrebbero non essere in grado di pensare abbastanza bene da svolgere le normali attività, come vestirsi o mangiare. Potrebbero perdere la capacità di risolvere i problemi o controllare le proprie emozioni. La loro personalità può cambiare. Possono diventare agitate o vedere cose che non ci sono".
In questo studio recente, condotto dall'Università di Hertfordshire, i ricercatori hanno scoperto che gli uomini che sono stati afflitti dalla condizione avevano risultati migliori delle controparti femminili. La differenza in termini di prestazioni era non solo significativa, ma anche coerente su prove ripetute. I test sia sugli uomini che sulle donne sono stati eseguiti su cinque aree cognitive: orientamento, richiamo immediato del ricordo, attenzione e calcolo, richiamo ritardato e linguaggio.
Ciò che ha scioccato gli scienziati è che, mentre le donne sane hanno un vantaggio chiaro nella competenza verbale (dimensione linguistica) sugli uomini, la situazione sembra invertita nelle donne che soffrono di Alzheimer. Le donne si sono trovate molto svantaggiate rispetto agli uomini nelle abilità verbali in quest'ultimo gruppo.
Sono stati utilizzati dati secondari per lo studio. I dati neurocognitivi sono stati presi da 15 articoli e di analisi pubblicati che avevano trovato un vantaggio maschile nel linguaggio e nelle abilità visuo-spaziali.
Ci sono state anche notevoli differenze nel richiamo di ricordi e nella memoria episodica (ricordi associati al passato, eventi personali) e semantica (memoria associata a fatti impersonali e appresi), dove i risultati migliori erano nella parte maschile.
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Pubblicato da Mamta Singh in EmpowerHer il 17 Ottobre 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari. - Foto: Hemera / Thinkstock
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