La Reminiscence Therapy [Terapia dei ricordi] utilizza gli aspetti positivi della memoria per aiutare le persone a stare meglio. Uno studio recente ha esaminato se questa terapia riesce ad aiutare i pazienti affetti da demenza e i loro caregiver.
Hanno scoperto che le persone con demenza non hanno avuto un miglioramento della qualità di vita, dopo essersi sottoposti a questa terapia. E i caregiver in realtà hanno riferito più stress e ansia di prima, dopo aver fatto la terapia. Questo tipo di terapia può non essere adatto a tutti.
Lo studio è stato condotto da Robert T. Woods, MA, MSc, del Centro Sviluppo Servizi Demenza del Galles nel Regno Unito. Un totale di 350 anziani con demenze lievi e moderate e i relativi caregiver, sono stati arruolati e divisi in due gruppi. Nel primo, paziente e caregiver hanno trascorso 12 settimane in gruppi di reminiscenza. L'altro gruppo non ha partecipato ai gruppi, ma sono stati intervistati per confronto.
E' stata usata la terapia dei ricordi con la speranza di migliorare le relazioni tra i malati di demenza e dei loro caregiver. Si è concentrata sugli aspetti positivi della memoria. In questo studio, le persone hanno trascrso due ore alla settimana nella terapia di reminiscenza. Ogni settimana si focalizzava su un argomento diverso, come l'infanzia, il lavoro, il matrimonio o le vacanze. I gruppi utilizzavano opere d'arte, artigianato, cucina, ricostruzione fisica e parlare dei ricordi.
Nella demenza, i ricordi più vecchi sono spesso intatti anche quando i ricordi più recenti stanno svanendo. I gruppi di reminiscenza sono stati progettati per concentrarsi sui ricordi più antichi e per spostare l'attenzione lontano dalle attuali carenze della memoria. All'inizio dello studio, dopo tre mesi, e di nuovo dopo 10 mesi, tutte le persone nello studio sono state intervistate sulla qualità della vita della persona con demenza e sul disagio psicologico del caregiver.
I ricercatori hanno scoperto che i gruppi di reminiscenza non hanno migliorato la qualità della vita delle persone, rispetto alle persone che non hanno fatto le sessioni di gruppo. I caregiver che erano nei gruppi di reminiscenza hanno mostrato un aumento dei sintomi d'ansia dopo 10 mesi. Molte delle persone nello studio che hanno accettato di partecipare ai gruppi di reminiscenza non sono andate a più di una sessione. Ma più erano le sedute di gruppo alle quali avevano partecipato i caregiver, maggiore era lo stress segnalato.
Gli autori hanno concluso che i gruppi di reminiscenza non danno benefici al malato di demenza, ma aumentano lo stress del caregiver. Hanno detto che questo studio non supporta l'uso della terapia della reminiscenza per i pazienti affetti da demenza e per i loro caregiver. Nel Regno Unito, la terapia della reminiscenza è ampiamente usata nelle case di cura ed è una forma di terapia accettata dall'American Psychological Association.
Alcune ricerche hanno detto che la terapia della reminiscenza migliora il benessere del paziente. Un articolo del 2011 ha analizzato sette esperimenti che hanno usato la terapia della reminiscenza per la depressione degli anziani. La revisione di questi studi nel complesso non ha mostrato alcuna utilità della terapia della reminiscenza.
Lo studio di Woods è stato pubblicato nel mese di Dicembre sulla rivista Health Technology Assessment. Lo studio è stato finanziato dal programma Research Health Technology Assessment del National Institute of Health. Gli autori riferiscono di non avere conflitti di interesse.
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Riferimenti:
- RT Woods, E Bruce, RT Edwards, R Elvish, Z Hoare, B Hounsome, J Keady, ED Moniz-Cook, V Orgeta, M Orrell, J Rees, IT Russell. REMCARE: reminiscence groups for people with dementia and their family caregivers – effectiveness and cost-effectiveness pragmatic multicentre randomised trial. Health Technology Assessment Program
- Anna K. Forsman, Johanna Nordmyr, Kristian Wahlbeck. Psychosocial interventions for the promotion of mental health and the prevention of depression among older adults. Health Promotion International.
Scritto da Kristi Davis - Verificato da Robert Carlson, M.D
Pubblicato in DailyRx il 22 Dicembre 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.
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