Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Farmaco che rallenta la SLA può dare lo stesso vantaggio per l'Alzheimer

RiluzoloIl meccanismo di azione del riluzolo.

Il riluzolo, un farmaco usato da più di 20 anni per rallentare la progressione della SLA (sclerosi laterale amiotrofica), ha dimostrato in uno studio pilota di fase 2 di rallentare il declino metabolico del cervello e di avere un effetto positivo sulla prestazione cognitiva rispetto al placebo, in persone con morbo di Alzheimer (MA) lieve.


Lo studio, pubblicato da poco sulla rivista Brain, ha usato finanziamenti e conoscenze dell'Alzheimer’s Drug Discovery Foundation (ADDF) per portare questa ricerca ai test clinici di Fase 2. Il coautore senior dello studio Howard Fillit MD, direttore esecutivo, fondatore e responsabile scientifico dell'ADDF, ha detto:

"Usando due tipi di scansioni cerebrali come biomarcatori, questo studio è riuscito a misurare i miglioramenti del metabolismo cerebrale nei pazienti trattati e a correlare tali miglioramenti con i cambiamenti cognitivi e la progressione della malattia.

"Il riluzolo rappresenta molte delle priorità di ricerca dell'ADDF. È un farmaco riproposto, che aiuta a velocizzare il processo di ricerca. Punta un meccanismo biologico importante e sotto-studiato che si deteriora con l'invecchiamento e il progetto rigoroso di questo studio ha misurato sia i biomarcatori che gli esiti clinici".


L'esperimento ha assegnato a caso 50 pazienti da 50 a 90 anni di età a ricevere il farmaco attivo (n = 26) o un placebo (n = 24) due volte al giorno per sei mesi. Il riluzolo funziona modulando un neurotrasmettitore nel cervello chiamato glutammato, che ha un ruolo essenziale nella capacità delle cellule nervose di inviare segnali da una all'altra. Si ritiene che la disregolazione del glutammato inizi un ciclo di tossicità che sta alla base dello sviluppo del MA.


Lo studio ha raggiunto il suo esito principale primario, confermando una differenza nei cambiamenti metabolici del cervello tra i pazienti con trattamento attivo e quelli con placebo. Le modifiche sono state misurate e analizzate con scansioni PET specializzate chiamate FDG PET, che valutano il metabolismo del glucosio.


I cambiamenti nelle scansioni FDG PET sono correlate al declino cognitivo e hanno previsto la progressione del MA. In questo esperimento, i punteggi di progressione PET FDG si sono correlati anche con i cambiamenti nelle funzioni cognitive dei pazienti, che comprendono la memoria, l'attenzione, il linguaggio e le abilità spaziali.


Sono stati anche raggiunti gli esiti secondari, che includono  cambiamenti significativi nei livelli di glutammato misurati con la spettroscopia a risonanza magnetica, e nelle correlazioni tra misure cognitive valutate da test neuropsicologici e neuroscansioni dei biomarcatori.


Non è stato raggiunto un altro obiettivo primario: il cambiamento nel N-acetilaspartato, un marcatore di salute dei neuroni. Infine, diverse regioni del cervello hanno mostrato la conservazione del metabolismo del glucosio, compresa la più importante di tutte, il cingolato posteriore, che è una rete snodo del MA.


Lo studio non ha trovato alcuna differenza negli eventi avversi tra i gruppi trattamento e placebo. L'uso di farmaci riproposti come il riluzolo ha il vantaggio di avere decenni di esperienza, due in questo caso, che mostrano la sicurezza del farmaco. Ciò aiuta a velocizzare e semplificare i costi del processo di test del farmaco.


L'autrice senior dott.ssa Ana Pereira, assistente prof.ssa di neurologia e neuroscienze al Mount Sinai di New York, ha detto che i risultati promettenti favoriscono l'avanzamento del farmaco verso un esperimento di fase 3 con un numero maggiore di pazienti seguiti per più tempo, per ulteriori test di sicurezza ed efficacia.


"Siamo profondamente riconoscenti all'ADDF non solo per l'investimento nel nostro lavoro, ma per l'impegno nei nuovi approcci scientifici alla ricerca sul MA", ha detto la dott.ssa Pereira.


Grazie ai suoi profondi collegamenti in tutta la comunità di ricerca del MA, l'ADDF è riuscita a collegare la dott.ssa Pereira con Dawn Matthews, amministratore delegato della ADM Diagnostics, una società finanziata dall'ADDF. I due hanno lavorato insieme per progettare lo studio e sfruttare una nuova tecnologia dell'ADM che permette un'analisi più robusta dei dati di scansione PET.

 

 

Nota: la dott.ssa Ana Pereira e il Mount Sinai hanno presentato domande di brevetti relative al riluzolo e hanno accordi di licenza con la Neuro Biofarma LLC.

 

 

 


Fonte: Alzheimer's Drug Discovery Foundation (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Dawn Matthews, Xiangling Mao, Kathleen Dowd, Diamanto Tsakanikas, Caroline Jiang, Caroline Meuser, Randolph Andrews, Ana Lukic, Jihyun Lee, Nicholas Hampilos, Neeva Shafiian, Mary Sano, David Mozley, Howard Fillit, Bruce McEwen, Dikoma Shungu, Ana Pereira. Riluzole, a glutamate modulator, slows cerebral glucose metabolism decline in patients with Alzheimer’s disease. Brain, 18 June 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.