Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Ripristino di proteine 'chaperoni' può prevenire l'accumulo di placca nell'Alzheimer

DAXX red top prevents aggregation of mutant p53 proteinDAXX (rosso in alto) impedisce l'aggregazione della proteina p53 mutante, associata ai tumori (colore verde scuro in basso) nelle cellule.

Per la prima volta, ricercatori della University of Pennsylvania hanno dimostrato che ripristinare i livelli della proteina DAXX, e di un grande gruppo di proteine ​​simili, impedisce l'errato ripiegamento delle proteine malate note per guidare il morbo di Alzheimer (MA) e altre malattie neurodegenerative, nonché alcune mutazioni che contribuiscono ai tumori.


I risultati potrebbero portare a nuovi approcci mirati che ripristinano un sistema biologico progettato per mantenere sotto controllo le proteine ​​chiave e prevenire le malattie. I risultati sono pubblicati online su Nature.


Lo studio si è concentrato sulla DAXX (death domain-associated protein), che fa parte di una grande famiglia di proteine ​​umane, ciascuna con un contenuto insolitamente alto di due specifici residui di amminoacidi (aspartato e glutammato) denominati proteine ​​polyD/E.


I vari ruoli della DAXX e di circa 50 altre proteine ​​polyD/E nei processi cellulari sono emersi da tempo, ma non era ancora conosciuto il loro ruolo come sistema di controllo della qualità delle proteine: un 'chaperone' (=cicerone, guida) che dirige la piegatura delle proteine, per così dire.


"Risolviamo un puzzle decennale mostrando che questo gruppo di proteine ​​costituisce effettivamente un importante sistema di controllo qualità delle proteine ​​nelle cellule e un facilitatore mai visto prima della corretta piegatura di varie proteine, comprese quelle inclini alla errata piegatura associate a varie malattie", ha detto l'autore senior Xiaolu Yang PhD, professore di biologia del cancro all'Università della Pennsylvania. "Mantieni un funzionamento corretto di quella famiglia di proteine e l'aggrovigliamento delle proteine ​malate diminuirà o si fermerà del tutto".


Le proteine ​​sono i cavalli da tiro della cellula. Per garantire una normale funzione cellulare e proteggere dall'errato ripiegamento delle proteine associato alle malattie, gli organismi hanno sviluppato un elaborato sistemi di controllo della qualità per consentire una piegatura ​​efficiente delle proteine. Tuttavia, questi sistemi, specialmente quelli degli umani, non sono ancora ben chiari, limitando così la nostra capacità di sviluppare terapie efficaci.


I ricercatori hanno dimostrato che la DAXX e altre proteine ​​polyD/E facilitano la piegatura delle proteine, invertono gli aggregati proteici e riaprono le proteine con piegatura ​​sbagliata. I ricercatori hanno scoperto che impediscono alle proteine ​​associate alla neurodegenerazione, come l'amiloide-beta e l'alfa-sinucleina, di piegarsi male, di aggrovigliarsi e di formare placche extracellulari e inclusioni intracellulari.


L'aggregazione dell'amiloide-beta tra le cellule nervose è presente nel cervello dei pazienti con MA, ed è l'obiettivo di molti approcci di trattamento, mentre le inclusioni intracellulari di alfa-sinucleina sono osservate nel cervello con Parkinson.


Il team ha anche mostrato il ruolo potenziale della DAXX nel trattamento del cancro. La DAXX ripristina la funzione nativa delle proteine ​​P53 associate al tumore e inclini ad aggregarsi, riducendo le loro proprietà cancerogene. Questo è importante perché la P53 è il soppressore preminente del tumore e le mutazioni in P53 sono associate a uno stuolo di tumori, che includono quello al polmone, al colon, al pancreas, alle ovaie e al seno.


Rafforzare la funzione della DAXX, hanno detto gli autori, potrebbe rappresentare un approccio alternativo per ristabilire terapeuticamente la funzione soppressiva del tumore della P53 mutante e così trattare i pazienti.


"I risultati ci fanno capire meglio una nuova attività biochimica che combatte efficacemente l'errato piegamento proteico ​​visto nel MA e in altre malattie neurodegenerative, nonché nel cancro, e rappresentano un'opportunità per sviluppare nuovi approcci per trattare queste malattie", ha detto Yang.

 

 

 


Fonte: University of Pennsylvania (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Liangqian Huang, Trisha Agrawal, Guixin Zhu, Sixiang Yu, Liming Tao, JiaBei Lin, Ronen Marmorstein, James Shorter, Xiaolu Yang. DAXX represents a new type of protein-folding enabler. Nature, 18 Aug 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

I tuoi ricordi sono governati da timer nascosti nel tuo cervello

10.12.2025 | Ricerche

Uno dei compiti più essenziali del cervello è decidere quali esperienze immagazzinare co...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.