Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Test EEG innovativo può aumentare decisamente le diagnosi precoci di Alzheimer

Fast EEG testIl Fastball EEG è un test passivo che misura le onde cerebrali del soggetto mentre guarda una serie di immagini sullo schermo di un computer per due minuti. (Foto: NIC Delves-Broughton)

Un approccio semplice ma rivoluzionario alla diagnosi precoce del morbo di Alzheimer (MA) è stato sperimentato da ricercatori attraverso un'iniziativa che potrebbe aprire la strada a migliorare gli esiti per le persone che in futuro svilupperanno la malattia.


La ricerca innovativa, guidata da psicologi dell'Università di Bath e finanziata dalla no-profit per la demenza BRACE Dementia Research, usa un nuovo metodo per misurare passivamente l'attività cerebrale. I partecipanti devono osservare una serie di immagini lampeggianti su un computer per due minuti, mentre le loro onde cerebrali vengono misurate con un cappuccio EEG (elettroencefalografia).


La ricerca, pubblicata il 21 settembre 2021 su Brain, mostra che la tecnica è molto efficace nel cogliere piccoli e sottili cambiamenti nelle onde cerebrali che sono presenti quando una persona ricorda un'immagine. È cruciale che la tecnica è completamente passiva, il che significa che la persona che fa il test non ha bisogno di capire il compito o rispondere, e potrebbe non essere nemmeno consapevole della risposta della memoria.


La squadra che sta dietro la tecnologia 'Fastball EEG' afferma che l'approccio è economico, portatile e si basa su tecnologia preesistente già disponibile negli ospedali, rendendola facilmente scalabile. Ora sta cominciando a usare la Fastball EEG in uno studio sulle prime fasi del MA in collaborazione con il Research Institute for the Care of Older People (RICE) e il Bristol Brain Centre at Southmead Hospital.


Il MA è la causa sottostante di circa il 60% dei casi di demenza, con un tasso di prevalenza stimato in Europa e in Nord America del 5-7% della popolazione. Le stime suggeriscono che la malattia costa all'economia del Regno Unito circa 26 miliardi di sterline all'anno, con previsioni di un aumento visto che sta crescendo l'invecchiamento della popolazione.


Il MA è attualmente diagnosticato con una combinazione di rapporti soggettivi e oggettivi sul declino cognitivo, spesso coinvolgendo test di memoria somministrati in una clinica. Questi test sono inclini a varie distorsioni, compresa l'ansia della valutazione, ma richiedono anche abilità comunicative verbali e scritte che li rendono inefficaci per certe persone.


Sapendo di più sulla malattia delle persone in una fase precoce si possono prescrivere prima dei farmaci, quando possono essere più efficaci, come l'aducanumab recentemente approvato, il primo [supposto] trattamento che modifica la malattia per il MA. Si possono implementare anche interventi dello stile di vita per aiutare a rallentare la progressione della malattia. La diagnosi attuale per il MA arriva in genere in ritardo nel decorso della malattia.


Nel prossimo futuro, i ricercatori sperano che il Fastball EEG  possa contribuire ad anticipare la diagnosi fino a 5 anni. Nel lungo termine, dicono che può offrire opportunità per espandere ulteriormente le diagnosi, e paragonano le loro aspirazioni future agli attuali strumenti di individuazione usati per testare la pressione alta in mezza età.


Il dott. George Stothart, primo autore e neuroscienziato cognitivo del Dipartimento di Psicologia dell'Università di Bath, spiega:

"Il Fastball offre un modo genuinamente innovativo di misurare come funziona il nostro cervello. La persona che viene valutata non ha bisogno di capire il test, o addirittura di rispondere, osserva semplicemente uno schermo di immagini lampeggianti e dal modo in cui noi manipoliamo le immagini che appaiono possiamo capire molto di ciò che il suo cervello è, o non è, in grado di fare.

"I test che attualmente usiamo per diagnosticare il MA perdono i primi 20 anni della malattia, il che significa che perdiamo enormi opportunità per aiutare le persone. Da decenni abbiamo strumenti nella ricerca scientifica che riescono a sondare come funziona il cervello, ma non abbiamo mai fatto il salto verso uno strumento clinico valido per la valutazione oggettiva della cognizione. Speriamo che il Fastball possa essere quel salto.

"Siamo in una fase davvero entusiasmante nel suo sviluppo. Stiamo testando lo strumento in fasi sempre più precoci del MA ed espandendo il tipo di funzione cerebrale che può misurare, per includere il linguaggio e l'elaborazione visiva. Questo ci aiuterà non solo a capire il MA, ma anche le molte altre forme meno comuni di demenza.

"L'obiettivo finale è avere uno strumento di rilevazione della demenza da usare in mezza età per tutti, indipendentemente dai sintomi, proprio come testiamo la pressione. Siamo molto lontani da questo, ma abbiamo fatto un passo verso quell'obiettivo".


[...] Il dott. Stothart e i colleghi inizieranno presto a lavorare su un significativo studio longitudinale sulla demenza precoce, che comporterà di testare pazienti con lieve deterioramento cognitivo (MCI) usando il nuovo strumento Fastball.
L'MCI (mild cognitive impairment) è per alcuni pazienti il precursore del MA, ma è importante che per molti altri non lo è, e determinare chi sta per progredire verso il MA potrebbe anticipare la diagnosi fino a cinque anni.

 

 

 


Fonte: University of Bath (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: George Stothart, Laura Smith, Alexander Milton, Elizabeth Coulthard. A passive and objective measure of recognition memory in Alzheimer’s disease using Fastball memory assessment. Brain, 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)