Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


La variante E2 del gene APOE offre una certa protezione dal declino cognitivo

Il gene APOE, che codifica una proteina coinvolta nel trasporto dei lipidi ed è legata all'eliminazione dell'amiloide-beta, una proteina che si accumula nel cervello nel morbo di Alzheimer (MA), esiste in tre forme, o alleli: E4, E3 ed E2.


Un nuovo studio eseguito alla Boston University, e pubblicato sul Journal of Alzheimer's Disease, fornisce le prove che la variante E2 del gene è associata a un tasso più lento di declino cognitivo con l'età. Il ricercatore Benjamin Sweigart, dottorando del Dipartimento di Biostatistica e primo autore dello studio, afferma:

"Si dà molta attenzione ai tratti genetici che danno alle persone un rischio più elevato per malattie come il MA, ma anche capire i tratti genetici che sembrano protettivi contro il declino cognitivo è prezioso.

"I nostri risultati suggeriscono che l'allele E2 può avere un ruolo biochimico particolarmente importante nel rallentare il declino cognitivo. Comprendere esattamente ciò che fa potrebbe aiutare a far progredire lo sviluppo di terapie che rallentano il declino cognitivo mentre invecchiamo".


Per delineare meglio il ruolo dell'E2 nel mediare il declino cognitivo, Swigart e colleghi hanno analizzato i dati del genotipo da due grandi studi di coorte longitudinali: il New England Centenarian Study che comprende oltre 4.000 partecipanti composti da centenari e dai loro familiari e il Long Life Family Study con 4.900 iscritti appartenenti a famiglie con lunga vita. Questi due campioni hanno fornito ai ricercatori un gruppo considerevole di individui portatori dell'allele E2.


Per determinare l'effetto dello stato dell'allele E2 sul declino cognitivo, i ricercatori hanno usato uno strumento chiamato Telephone Interview for Cognitive Status (TICS), intervista telefonica per lo stato cognitivo. Ogni tre anni nel Long Life Family Study (o, per i partecipanti oltre i 70 anni, ogni anno) e ogni due anni per i partecipanti al New England Centenarian Study, i ricercatori hanno fatto questa serie di domande, progettate per individuare il deterioramento cognitivo.


Dopo aver analizzato il genotipo dei partecipanti e aver confrontato i loro punteggi sui TICS, i ricercatori hanno scoperto che gli individui omozigoti per il genotipo (individui E2/E2) avevano un tasso significativamente più lento di declino cognitivo mentre invecchiavano.


Nessuno degli altri genotipi, tuttavia, era significativamente diverso quanto il genotipo E3/E3. Gli individui con un solo allele E2 (eterozigoti) non avevano lo stesso effetto protettivo degli individui con due alleli E2 (omozigoti).


"Questi risultati sono coerenti con un effetto protettivo del genotipo E2/E2 sulla memoria episodica, sulla memoria di lavoro e sui domini esecutivi della funzione cognitiva", dice Sweigart.

 

 

 


Fonte: Jillian McKoy in Boston University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Benjamin Sweigart, Stacy Andersen, Anastasia Gurinovich, Stephanie Cosentino, Nicole Schupf, Thomas Perls, Paola Sebastiani. APOE E2/E2 Is Associated with Slower Rate of Cognitive Decline with Age. Journal of Alzheimer's Disease, 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.