Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Anomalie cerebrovascolari nell'Alzheimer: approccio adrenergico

BrainVascularNetwork

Sempre più evidenze provenienti da studi sia clinici che preclinici indicano che disfunzioni cerebrovascolari collegate all'età, compresi i cambiamenti della microstruttura cerebrovascolare, dell'integrità della barriera emato-encefalica, della reattività cerebrale e del flusso cerebrale di sangue, accompagnano o addirittura precedono lo sviluppo delle patologie assimilabili al morbo di Alzheimer (MA).


In una revisione pubblicata su Aging, dei ricercatori cinesi forniscono una valutazione delle alterazioni cerebrovascolari nel MA e il rapporto con la disabilità cognitiva e le patologie del MA. Inoltre, sono stati ulteriormente esaminati i meccanismi adrenergici che portano alle patologie cerebrovascolari e al MA.


Si stima che, entro il 2060, il numero di pazienti di MA in USA over-65 aumentino fino a 13,8 milioni dai 6,2 milioni di oggi. Il MA è caratterizzato clinicamente dal declino cognitivo e da manifestazioni psichiatriche. Il MA è un disturbo neurodegenerativo progressivo che può iniziare decenni prima dell'apparizione dei sintomi clinici.


Sebbene siano stati identificati diversi meccanismi patologici della malattia, gli autori ritengono che non sia stata sviluppata alcuna terapia efficace in modo soddisfacente. Di recente, hanno ottenuto crescente attenzione le disfunzioni cerebrovascolari, come possibili cause dello sviluppo e della progressione del MA sporadico.


Recenti scoperte hanno ulteriormente evidenziato la prevalenza dei disturbi cerebrovascolari nei pazienti con sindrome di Down e sono aumentate le evidenze che implicano le anomalie cerebrovascolari come caratteristica fondamentale del MA anziché una semplice comorbilità.


In più, il sistema adrenergico, che comprende i recettori β  adrenergici e il loro processo di segnalazione molecolare a valle, potrebbe servire come approccio chiave per modulare queste anomalie cerebrovascolari e la neurodegenerazione progressiva.


Il team di ricerca, guidato dal primo autore dott. Song Li e dall'autore senior dott. Jun Tan, ha concluso che un numero crescente di prove da studi preclinici o clinici hanno rivelato che le alterazioni vascolari cerebrali durante le prime fasi del MA possono contribuire alla patogenesi e alla progressione della malattia.


Quindi la valutazione vascolare cerebrale può fornire strumenti promettenti per la diagnosi precoce del MA e il rimodellamento vascolare cerebrale può essere utile a una terapia del MA.

 

 

 


Fonte: Aging (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Song Li, Che Wang, Zhen Wang, Jun Tan. Involvement of cerebrovascular abnormalities in the pathogenesis and progression of Alzheimer’s disease: an adrenergic approach. Aging. 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)