Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Scansioni cerebrali specializzate possono svelare misteri dell'Alzheimer e altri disturbi

Una tecnica innovativa di scansione cerebrale può potenzialmente essere usata per i test su larga scala dell'Alzheimer, fornendo al contempo possibili approfondimenti sulle prime fasi della malattia, molto prima che emergano i sintomi.

Noradrenergic system

Il morbo di Alzheimer (MA) è la forma più comune di demenza, una delle principali cause di dipendenza e disabilità negli anziani. Sebbene siano stati fatti progressi nella comprensione della malattia cerebrale straziante, i test diagnostici sono attualmente limitati e non ci sono trattamenti.


Ora, un assistente professore di medicina dell'Università di Ottawa e il suo team di collaboratori hanno pubblicato nuove ricerche che suggeriscono che si può potenzialmente impiegare una nuova tecnica di scansione per testare su larga scala il MA. Può anche fornire possibili approfondimenti sulle prime fasi della malattia, molto prima che emergano i sintomi.


I risultati potrebbero aiutare a guidare la progettazione di farmaci mirati e forse aprire la strada a un modo pratico e meno invasivo di rilevare il MA, che può portare a un declino cognitivo così grave che i malati perdono la capacità di riconoscere i loro cari o addirittura di comunicare al livello più elementare.


Pubblicato di recente su Neuropsychopharmacology, lo studio degli scienziati suggerisce che l'uso di un metodo di scansione ad alta risoluzione chiamato 'risonanza magnetica sensibile alla neuromelanina' potrebbe essere promettente per prevedere il rischio di sintomi o per guidare il trattamento futuro.


"Ci sono prove che l'area noradrenergica del cervello è la parte dove in realtà parte l'accumulo della tau, anni prima dell'emergere di eventuali sintomi", ha dichiarato il dott. Clifford Cassidy, assistente professore nel dipartimento di medicina cellulare e molecolare, primo autore dello studio.


I risultati della ricerca confermano i dati precedenti che il sistema noradrenergico del cervello degenera progressivamente con il MA. Questo sistema cerebrale è di vitale importanza perché può essere la prima area colpita dal MA e la sua patologia è correlata ai sintomi del disturbo.


“Non capiamo ancora perché alcune persone contraggano il MA e altre no. Non sappiamo perché alcune persone sono protette e altre sono vulnerabili. Quindi la domanda è: cosa ti rende vulnerabile?", dice il dott. Cassidy. "Ciò apre davvero le porte all'esame di questi sistemi cerebrali nell'uomo, in vivo, in qualsiasi disturbo in cui può essere rilevante".

 

 

 


Fonte: David McFadden in University of Ottawa (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti CM Cassidy, ...[+15], Pedro Rosa-Neto. Association of locus coeruleus integrity with Braak stage and neuropsychiatric symptom severity in Alzheimer’s disease. Neuropsychopharmacol., 2022, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.