Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Obesità sarcopenica legata alla demenza nei pazienti anziani

La demenza è una condizione primaria di salute che colpisce oltre il 15% dei giapponesi over-65. Ci sono molte ragioni per l'insorgenza della demenza, e tra queste l'obesità sarcopenica è considerata un fattore di rischio più elevato per varie alterazioni cognitive. Questa associazione esiste anche con la demenza? In questo nuovo studio, un gruppo di ricercatori del Giappone affronta questa domanda. Stabilendo l'associazione tra obesità sarcopenica e demenza, aprono nuove possibilità nel trattamento della demenza.

Sarcopenic obesity link to dementia

L'obesità, una malattia dello stile di vita sempre più diffusa, è spesso presente insieme alla scarsa massa muscolare. Questa condizione, chiamata 'obesità sarcopenica', viene valutata in base all'indice di massa corporea (IMC) dei pazienti e alla forza di presa della mano.


Sappiamo che l'obesità sarcopenica aumenta il rischio di compromissione cognitiva e che la demenza, una condizione cognitiva in cui la memoria, il pensiero e le capacità sociali declinano progressivamente, influisce significativamente sulla qualità della vita degli anziani.


Ma la demenza è associata all'obesità sarcopenica? In un nuovo studio pubblicato su Clinical Nutrition, un gruppo di ricercatori guidato dal dott. Yoshifumi Tamura dell'Università di Juntendo, in Giappone, ha esplorato proprio questa domanda.


"Se si stabilisce l'associazione tra obesità sarcopenica e demenza, è possibile adottare misure preventive adeguate per ridurre il verificarsi di questa condizione e il rischio di demenza nei pazienti anziani"
, afferma il dott. Tamura, sottolineando l'importanza della ricerca.


Nello studio, i ricercatori hanno reclutato 1.615 anziani giapponesi da 65 a 84 anni di età, dividendoli in quattro gruppi in base alla loro sarcopenia e allo stato di obesità: 1-con obesità, 2-con sarcopenia, 3-con obesità sarcopenica e 4-senza obesità o sarcopenia (di controllo). Hanno studiato il legame tra vari processi mentali, sarcopenia e stato di obesità.


La sarcopenia o la scarsa forza muscolare sono state determinate in base a una forza di impugnatura inferiore a 28 kg negli uomini e 18 kg nelle donne, mentre lo stato di obesità è stato assegnato a pazienti con un IMC superiore a 25 kg/m2. Sono stati eseguiti due metodi di valutazione per stabilire la presenza di lieve deterioramento cognitivo (MCI) e demenza. Un punteggio inferiore a 22 punti sul MoCA (Montreal Cognitive Assessment) e minore di 23 punti sul Mini-Mental State Examination sono stati usati per confermare rispettivamente MCI e demenza.


Hanno scoperto che il 59,4% della popolazione non aveva né obesità né sarcopenia, il 21,2% aveva obesità, il 14,6% aveva sarcopenia e il 4,7% della popolazione aveva obesità sarcopenica. I partecipanti con obesità sarcopenica avevano il tasso massimo di MCI e demenza, seguiti da quelli con sarcopenia, obesità e infine dal gruppo di controllo.


Quando il team ha eseguito analisi multivariate per verificare le associazioni statisticamente rilevanti, hanno scoperto che l'obesità sarcopenica era associata indipendentemente a una maggiore prevalenza di MCI e demenza rispetto all'assenza di sarcopenia e obesità. Lo studio ha anche dimostrato che la sarcopenia è associata alla demenza con più significatività nelle donne, ma non negli uomini.


"Questo studio dimostra chiaramente che l'obesità sarcopenica, definita dalla combinazione tra IMC e forza di presa della mano è associata a MCI e demenza tra gli anziani del Giappone"
, afferma il dott. Tamura.


Ma quali sono le implicazioni a lungo termine di questo studio? La risposta del dott. Tamura a questa domanda è incoraggiante:

"Dato che ora sappiamo che esiste una forte correlazione tra obesità sarcopenica e demenza, possiamo sviluppare nuovi metodi di trattamento per gestire la condizione, riducendo così anche la prevalenza della demenza".

 

 

 


Fonte: Juntendo University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Yuki Someya, ...[+14], Hirotaka Watada. Sarcopenic obesity is associated with cognitive impairment in community-dwelling older adults: The Bunkyo Health Study. Clinical Nutrition, 1 May 2022, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.