Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Come funziona la 'bussola interna' del cervello?

Un nuovo studio rivela come il cervello dà un senso agli spunti ambientali in cambiamento

Gli scienziati hanno acquisito nuove informazioni sulla parte del cervello che ci dà un senso della direzione, monitorando l'attività neurale con gli ultimi progressi nelle tecniche di scansione cerebrale. I risultati fanno luce sul modo in cui il cervello si orienta negli ambienti in cambiamento, e persino sui processi che vanno male nelle malattie degenerative come la demenza, che lasciano le persone perse e confuse.


Mark Brandon, professore associato di psichiatria alla McGill University e ricercatore del Douglas Research Center, che ha guidato la ricerca con Zaki Ajabi, ex studente della McGill University e ora ricercatore post-dottorato alla Harvard University, afferma:

"Nell'ultimo decennio la ricerca sulle neuroscienze ha assistito a una rivoluzione tecnologica, che ci permette di porre e rispondere a domande che avremmo sognato solo alcuni anni fa".

 

Leggere la bussola interna del cervello

Per capire come le informazioni visive influiscono sulla bussola interna del cervello, i ricercatori hanno esposto dei topi a un mondo virtuale disorientante mentre registravano l'attività neurale del cervello. Il team ha registrato la bussola interna del cervello con precisione senza precedenti con gli ultimi progressi nella tecnologia di registrazione neuronale.


Questa capacità di decodificare accuratamente la direzione interna nella testa dell'animale ha permesso ai ricercatori di esplorare come le cellule di direzione della testa, che costituiscono la bussola interna del cervello, supportano la capacità del cervello di ri-orientarsi nel cambiamento dell'ambiente circostante.


In particolare, il team di ricerca ha identificato un fenomeno che definiscono 'guadagno di rete' che permette alla bussola interna del cervello di ri-orientarsi dopo che i topi erano disorientati. Ajabi afferma:

"È come se il cervello avesse un meccanismo per implementare un «pulsante di ripristino» che consente un rapido riorientamento della sua bussola interna in situazioni confuse".


Sebbene gli animali in questo studio siano stati esposti a esperienze visive innaturali, gli autori sostengono che tali scenari sono già rilevanti nella esperienza umana moderna, in particolare con la rapida diffusione della tecnologia di realtà virtuale. Queste scoperte "possono alla fine spiegare come i sistemi di realtà virtuale possano facilmente assumere il controllo del nostro senso di orientamento", aggiunge Ajabi.


I risultati hanno ispirato il team di ricerca a sviluppare nuovi modelli per comprendere meglio i meccanismi sottostanti, come afferma il coautore Xue-Xin Wei, neuroscienziato computazionale e assistente professore dell'Università del Texas di Austin: "Questo lavoro è un bellissimo esempio di come gli approcci sperimentali e computazionali possono far avanzare la nostra comprensione dell'attività cerebrale che guida il comportamento".


Secondo Brandon, i risultati hanno anche implicazioni significative per il morbo di Alzheimer, poiché "uno dei primi sintomi cognitivi auto-segnalati del MA è che le persone diventano disorientate e si perdono, anche in contesti familiari". I ricercatori si aspettano che una migliore comprensione di come funziona il sistema di bussola e di navigazione interni del cervello porterà a una rilevazione precedente e una migliore valutazione dei trattamenti per il MA.

 

 

 


Fonte: McGill University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Z Ajabi, ...[+2], MP Brandon. Population dynamics of head-direction neurons during drift and reorientation. Nature, 2023, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

 

Notizie da non perdere

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.