Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Cibi ultra-elaborati potrebbero essere il nuovo killer 'silenzioso'?

Dalle bevande frizzanti ai cereali, dagli snack confezionati alla carne trasformata, gli alimenti ultra elaborati sono ricchi di additivi. Olio, grasso, zucchero, amido e sodio, nonché emulsionanti come carragenina, mono- e di-gliceridi, carbossimetilcellulosa, polisorbato e lecitina di soia continuano a privare il cibo dei nutrienti sani mentre introducono altri ingredienti che potrebbero anche essere dannosi per la salute umana.


Centinaia di nuovi ingredienti mai incontrati dalla fisiologia umana si trovano ora in quasi il 60% della dieta media degli adulti e quasi il 70% delle diete per bambini negli Stati Uniti.


Mentre obesità e mancanza di attività fisica sono contributi evitabili ben riconosciuti alla morbilità e alla mortalità negli Stati Uniti, un altro pericolo emergente è il consumo senza precedenti di questi alimenti ultra elaborati nella dieta americana standard. Questo potrebbe essere il nuovo killer 'silenzioso', così come l'ipertensione non riconosciuta nei decenni precedenti.


Medici della Florida Atlantic University hanno esplorato questa ipotesi e forniscono importanti approfondimenti ai fornitori di assistenza sanitaria in una battaglia in cui l'industria dell'intrattenimento, quella alimentare e le politiche pubbliche non si allineano alle esigenze dei loro pazienti. Le loro scoperte sono pubblicate sull'American Journal of Medicine.


Dawn H. Sherling MD, prima autrice, direttrice associata del programma residente di medicina interna e prof.ssa associata di medicina della FAU, ha affermato

"Quelli di noi che praticano la medicina negli Stati Uniti oggi si trovano in una posizione ignominiosa e unica; siamo la prima coorte di professionisti sanitari ad aver presieduto a un declino dell'aspettativa di vita in 100 anni. La nostra aspettativa di vita è inferiore rispetto ad altri paesi economicamente comparabili. Quando esaminiamo i tassi crescenti di malattie non trasmissibili nelle nazioni meno sviluppate, possiamo vedere questo aumento insieme a quello del consumo di cibi ultra elaborati nelle loro diete".


Sebbene organizzazioni professionali come l'American College of Cardiology avvertano i pazienti di "scegliere cibi poco trasformati anziché alimenti ultra elaborati" nelle loro linee guida dietetiche del 2021, c'è un avvertimento che "non esiste una definizione comune degli alimenti ultra elaborati e alcuni alimenti sani possono esistere all'interno della categoria alimentare ultra elaborata".


Allison H. Ferris MD, autrice senior, prof.ssa associata, presidente del dipartimento di medicina e direttrice del programma residente di medicina interna dell FAU, ha affermato:

“Quando i componenti di un cibo sono contenuti all'interno di una intera matrice alimentare naturale, vengono digeriti più lentamente e in modo più inefficiente, con conseguente minore estrazione calorica, carichi glicemici bassi in generale e un aumento inferiore delle lipoproteine ricche di trigliceridi dopo aver mangiato, il che potrebbe provocare placca aterosclerotica.

"Pertanto, anche se fossero rimossi gli additivi fastidiosi dal cibo ultra elaborato, ci sarebbe comunque preoccupazione per un consumo eccessivo di questi prodotti che probabilmente portano all'obesità, al diabete e alle malattie cardiache".


Gli autori aggiungono che le organizzazioni di sanità pubblica stanno sempre più utilizzando il sistema di classificazione NOVA, che divide gli alimenti in 4 categorie: cibi integrali, ingredienti culinari (burro, olio, sale, ...), cibi tradizionalmente trasformati (come pane e yogurt preparato con pochi ingredienti) e cibi ultra-elaborati, quelli prodotti industrialmente e con ingredienti non presenti di norma nella cucina domestica.


Secondo gli autori, un meccanismo plausibile per spiegare i pericoli è che gli alimenti ultra elaborati contengono emulsionanti e altri additivi che il tratto gastrointestinale dei mammiferi in gran parte non digerisce. Possono fungere da fonte di cibo per il nostro microbiota e come tale potrebbero creare un microbioma disbiotico che può, nell'ospite giusto, promuovere una malattia.

"Gli additivi, come la maltodestrina, possono favorire uno strato mucoso amichevole per alcune specie di batteri che si trovano in maggiore abbondanza nei pazienti con malattia infiammatoria intestinale", ha detto la Sherling. “Quando lo strato mucoso non è adeguatamente mantenuto, lo strato cellulare epiteliale può diventare vulnerabile alle lesioni, come dimostrato dagli studi di alimentazione che usavano la carragenina nell'uomo e altri studi su topi modello, che usavano polisorbato-80 e gomma cellulosa, innescando risposte immunologiche nel padrone di casa".


Gli autori aggiungono che ci sono stati marcati aumenti del cancro del colon-retto negli Stati Uniti, in particolare tra gli adulti più giovani. Ritengono che un aumento del consumo di cibo ultra elaborato può contribuire a molte altre malattie gastrointestinali.

"Per capire se gli alimenti ultra elaborati contribuiscono ai nostri tassi attualmente in aumento di malattie non trasmissibili, sono richiesti test diretti in studi analitici progettati a priori per farlo", ha affermato Charles H. Hennekens MD/FACPM, primo coautore, professore di medicina e consulente accademico senior della FAU. "Nel frattempo, riteniamo che spetti a tutti i professionisti sanitari discutere con i loro pazienti i benefici dell'aumento del consumo di cibi interi e della riduzione dei cibi ultra elaborati".


Gli autori affermano anche che, dopo che sono iniziati a emergere i pericoli del tabacco durante la metà del secolo precedente, sono passati decenni prima che la preponderanza delle prove e gli sforzi di funzionari sanitari lungimiranti abbiano spinto il cambiamento politico per scoraggiare l'uso delle sigarette. Dicono che è probabile che ci sia un percorso simile per gli alimenti ultra elaborati.

“Le società multinazionali che producono alimenti ultra elaborati sono altrettanto, se non più, potenti delle compagnie di tabacco nel secolo scorso, ed è improbabile che i governi saranno in grado di muoversi rapidamente sulle politiche che promuovono gli alimenti interi e scoraggiano quelli ultra elaborati", ha affermato la Sherling. "È importante sottolineare che i professionisti sanitari dovrebbero anche rimanere consapevoli delle difficoltà che molti dei nostri pazienti hanno nel poter permettersi e trovare opzioni più sane, il che richiede una risposta di sanità pubblica più ampia".

 

 

 


Fonte: Gisele Galoustian in Florida Atlantic University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: DH Sherling, CH Hennekens, AH Ferris. Newest updates to health providers on the hazards of ultra-processed foods and proposed solutions. Am J Medic, 2024, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)