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Sviluppato in Australia strumento statistico per prevedere l'insorgenza della demenza

Free dementia and MCI survival curve with FDICurve di sopravvivenza: a sinistra senza lieve deterioramento cognitivo (MCI) e a destra senza demenza. I numeri sotto ciascun grafico sono gli eventi (insorgenza di MCI e Alzheimer) rimanenti al corrispondente Florey Dementia Index (FDI). Fonte: Chenyin Chu et al / JAMA Network Open

I ricercatori del Florey Institute of Neuroscience and Mental Health all'Università di Melboune (Australia) hanno sviluppato e validato un nuovo strumento statistico - il Florey Dementia Index (FDI) - per prevedere meglio l'età di insorgenza dei sintomi del lieve deterioramento cognitivo e della demenza rispetto ad altri strumenti simili.


Si ritiene che il modello FDI sia il primo a prevedere accuratamente l'insorgenza del lieve decadimento cognitivo e della demenza usando solo l'età del paziente e il suo punteggio nel Clinical Dementia Rating (CDR), una misura globale della cognizione e della funzione ottenuta intervistando sia il paziente che il suo caregiver.


Come indicato dallo studio pubblicato su Jama Network Open, l'FDI è stato sviluppato usando i dati di 3.783 partecipanti in 3 studi: Australian Imaging Biomarkers and Lifestyle, Alzheimer’s Disease Neuroimaging Initiative e Anti-Amyloid Treatment in Asymptomatic Alzheimer’s. L'autore senior dello studio, dott. Nicholas (Yijun) Pan, ha dichiarato:

"Al momento non ci sono strumenti disponibili in clinica per prevedere l'età in cui un paziente avrà i sintomi di lieve declino cognitivo o di morbo di Alzheimer. Abbiamo bisogno di modi non invasivi a costi accessibili per prevedere accuratamente l'età dell'insorgenza della malattia, per aiutare a migliorare la cura e il trattamento dei pazienti e per consentire ai pazienti di fare piani mentre sono in grado di farlo".


Il dott. Pan ha affermato che i dati utilizzati per sviluppare l'FDI includevano quelli di individui sani:

“Abbiamo usato dati neuropsicologici di questi partecipanti sani asintomatici per prevedere l'età in cui potrebbero sviluppare i sintomi. Abbiamo quindi verificato la nostra previsione rispetto all'età effettiva della loro diagnosi clinica.

"Il nostro test ora deve essere validato prospetticamente, ma potrebbe essere potenzialmente usato come strumento di rilevamento/vaglio per gli over-60 che non hanno sintomi di lieve compromissione cognitiva o di Alzheimer, specialmente per coloro che sono a rischio"
.


Il primo autore, Chenyin Chu, ha creato l'FDI nell'ambito della tesi di dottorato e ha affermato che il modello ha previsto il lieve deterioramento cognitivo con un errore di previsione di circa 18 mesi e la demenza con un errore di circa 8 mesi.


"Per quanto ne sappiamo, il modello FDI è il primo a prevedere accuratamente l'insorgenza di lieve compromissione cognitiva usando solo un singolo test neuropsicologico e l'età", ha affermato Chenyin Chu.

 

 

 


Fonte: Kathryn Powley in The Florey (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: C Chu, [+8], Y Pan. Development and Validation of a Tool to Predict Onset of Mild Cognitive Impairment and Alzheimer Dementia. JAMA Netw Open, 2025, DOI

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Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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