Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Anemia nei pazienti con demenza può predire un deterioramento

Una nuova ricerca, presentata all'Annual Meeting 2012 dell'American Association for Geriatric Psychiatry (AAGP), suggerisce che i pazienti di demenza con azotemia o anemia possono avere un maggiore rischio di deterioramento medico.

I risultati dello uno studio di coorte su pazienti anziani ricoverati in un ospedale psichiatrico, mostrano che, tra coloro che all'ingresso avavano avuto diagnosi di demenza e disturbi del comportamento, una percentuale significativamente maggiore aveva azotemia (26,5% vs 3,9%, rispettivamente), e alti tassi di anemia (40% vs 16,3%).


Inoltre, più del 61% dei pazienti con sia demenza che azotemia e oltre il 61% di quelli con demenza e anemia hanno avuto un grave deterioramento che ha richiesto il trasferimento d'urgenza in un ospedale generale. "Anche se i pazienti con demenza spesso hanno più condizioni in comorbilità, i fattori di rischio di deterioramento medico durante i ricoveri non sono stati effettvamente guardati prima", ha detto a Medscape Medical News l'autore Eugene Grudnikoff (foto), MD, medico tirocinante di psichiatrica al North Shore-Long Island Jewish Health System di New York. "Questo è un problema particolare nei centri indipendenti dove non si può semplicemente inviare il paziente al piano di sotto a fare i raggi-x, ecc. E la nostra scoperta più interessante è che al momento del ricovero, alcuni valori di base di laboratorio, come l'anemia (bassi livelli di emoglobina nel sangue), ha previsto futuri deterioramenti - anche se i pazienti erano autorizzati ad essere in un ospedale psichiatrico", ha detto il Dott. Grudnikoff.

Ha aggiunto che i risultati illustrano la necessità di aumentare il livello di base del monitoraggio per questi pazienti. "Questi sono deterioramenti che possono essere prevenuti. Cose come prevenzione delle cadute, monitoraggio più frequente della pressione sanguigna e dei segni vitali, e semplicemente controlli complessivi più frequenti sono misure preventive molto economiche ed efficaci".

 

Assistenza psichiatrica interrotta

Il Dr. Grudnikoff ha detto che i pazienti affetti da demenza sono più vulnerabili, più fragili, e in genere più anziani. "Per questo studio, abbiamo voluto studiare il modo per prevedere chi, in sostanza, ha una emergenza medica che richiede di chiamare un'ambulanza, il trasferimento in una stanza d'ospedale, e la conseguente interruzione della loro assistenza psichiatrica", ha spiegato.

I ricercatori hanno valutato i dati di 1000 pazienti anziani ricoverati in un ospedale psichiatrico a New York City nel 2010. Tutti i partecipanti, per politica dell'ospedale, hanno ricevuto una valutazione medica completa il giorno del ricovero. La valutazione comprende l'anamnesi e l'esame fisico, nonché prove di laboratorio, come ad esempio un esame emocromocitometrico completo, un gruppo completo di esami medici, e la valutazione del livello ormonale che stimola la tiroide. "I pazienti sono autorizzato all'ammissione se sono clinicamente stabili e non necessitano di farmaci o fluidi per via endovenosa", riportano i ricercatori.

Per questo studio, l'azotemia è stata definita come livello di azoto ureico nel sangue > 24 mg/dl; l'anemia è stata definita come una concentrazione di emoglobina <12g/dl, e l'ipoalbuminemia è stata definita come un livello di albumina <3,7 g / dL. Il "deterioramento medico significativo" è stato determinato dal trasferimento dall'unità ospedaliera psichiatrica a un centro di medicina generale.

 

Necessità di miglioramento del controllo

Dei 1000 pazienti inclusi in questo studio, 71 hanno avuto diagnosi di demenza con disturbi comportamentali. Di questi, il 42,3% (n = 30) ha avuto notevole deterioramento medico vs 12,3% (n = 114) dei pazienti senza demenza (P <.0001). Le ragioni più comuni per questi trasferimenti dei pazienti affetti da demenza sono state: febbre e cadute (27% ciascuno), ipossia, ipotensione, dolore toracico, e trombosi venosa profonda. Inoltre, i pazienti con demenza hanno mostrato tassi significativamente più elevati di anemia, azotemia e ipoalbuminemia al momento del ricovero rispetto a quelli senza demenza (p <0,0001 per tutte le 3 misurazioni). I "valori predittivi positivi" del deterioramento sono state del 61,1% e 61,5% per i pazienti con demenza che avevano anche azotemia o anemia, rispettivamente. Tuttavia, il valore predittivo per quelli con demenza e ipoalbuminemia era solo del 30%.

I ricercatori scrivono che questi risultati mostrano che i pazienti con demenza che hanno anche azotemia o anemia al momento del ricovero "devono ricevere una migliore valutazione medica, monitoraggio e gestione, per diminuire le interruzioni evitabili nella cura e le transizioni onerose". Il Dr. Grudnikoff riferisce che i partecipanti con anemia, ma senza demenza non hanno avuto un deterioramento significativo. "Sembra che ci sia qualcosa di specifico nei pazienti con demenza con queste anomalie di base che ne aumenta il rischio. Non dipende per tutti necessariamente tutto e solo dall'anemia".

Egli ha osservato che i ricercatori non hanno valutato se l'utilizzo di interventi dopo l'ammissione faccia diminuire il rischio per i trasferimenti di emergenza. "Non è in genere pratica standard fare qualche intervento proprio nel momento in cui questi valori sono scoperti in laboratorio durante il processo di valutazione. Ma forse c'è qualcosa che potrebbe essere fatto nel corso della loro permanenza per prevenire il deterioramento medico. Sarebbe interessante guardarci", ha detto il Dott. Grudnikoff.

 

Vale la pena proseguire lo studio

"L'anemia è un segno che qualcosa sta andando storto, ma è un segno aspecifico", ha detto a Medscape Medical News George Alexpoulos, MD, professore di psichiatria e direttore del Weill-Cornell Institute of Geriatric Psychiatry a White Plains, New York. "Eppure, anche se questo studio è piccolo, penso che vale la pena proseguire per vedere se davvero questo può essere utilizzato come un fattore di rischio e capire la dimensione dell'effetto. Se si scopre che è un predittore significativo di questi effetti, queste sono misure molto convenienti. I valori nel sangue sono già misurati in ogni paziente al momento del ricovero, perciò non si aggiungono alri test. Devi solo esaminare ciò che c'è già", ha aggiunto.

Il Dr. Alexpoulos, che è coinvolto in questo studio, è stato solo incaricato di gestire la discussione nel corso della presentazione del manifesto dello studio stesso. Egli ha osservato che "la bellezza dello studio" è che sono stati utilizzati pazienti psichiatrici. "Questi sono i pazienti più gravi e con più probabilità di avere un interesse nei risultati, al contrario dei pazienti ambulatoriali che sono generalmente più sani. Tuttavia, purtroppo, i pazienti ricoverati sono spesso esclusi dalle ricerche", ha detto il Dott. Alexpoulos.

 

 

Il Dr. Grudnikoff e 3 degli altri 5 autori dello studio e il Dr. Alexpoulos non hanno rivelato alcuna relazione finanziaria rilevante. Gli autori restanti riferiscono di essere stati consulenti e/o consiglieri o di aver ricevuto onorari da Actelion, Astra-Zeneca, Bristol-Myers Squibb, Cephalon, Eli Lily, GSK, Janssen Pharmaceuticals, Johnson e Johnson, Lundbeck, Merck, Novartis, Ortho -McNeill, Otsuka, Pfizer, PgXHealth, Proteus, Sepracor / Sunovion, Vanda, e Wyeth; portavoce di Astra-Zeneca, Bristol-Myers Squibb / Otsuka, ed Eli Lily; e azionista attuale di MedAvante.

 

 

 

 

*************************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

************************
Fonte: American Association for Geriatric Psychiatry (AAGP) 2012 Annual Meeting. Abstract EI-28. Presentato il 17 marzo 2012.

Pubblicato
da Deborah Brauser in Medscape News Today il 19 marzo 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

Notizie da non perdere

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)