Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Monitorare le proteine che si comportano male è utile per curare le malattie cerebrali

Un gruppo di ricerca guidato dall'Università di Melbourne ha sviluppato una nuova tecnica che traccia le proteine malate che si comportano male, formando grappoli nelle malattie cerebrali come la corea di Huntington e l'Alzheimer.

La tecnica, recentemente pubblicata su Nature Methods è la prima del suo genere per identificare rapidamente e tenere traccia della posizione delle proteine all'interno delle cellule malate e potrebbe fornire intuizioni migliori per trattamenti delle malattie del cervello e di altre come il cancro.


Sviluppata dal Dr Hatters Danny e dal suo team del Dipartimento di Biochimica e Biologia Molecolare all'Istituto Bio21 dell'Università di Melbourne, la tecnica utilizza un citofluorimetro per monitorare i gruppi di proteine nelle cellule ad un ritmo di 1000 al minuto. Inoltre, cellule con proteine raggruppate possono essere recuperate per ulteriori studi - niente del genere era stato possibile finora. "Essere in grado di identificare le posizioni di proteine nelle cellule malate consente di sviluppare farmaci per diversi stadi di sviluppo della malattia", ha detto.

Ha detto che la tecnica si può applicare a molte malattie neurologiche, caratterizzate da formazione di grumi di proteine, come nell'Alzheimer, nel Parkinson e nell'Huntington. "La sfida per i ricercatori è stata cercare di capire come le proteine si raggruppano e causano danni, in malattie come la corea di Huntington e l'Alzheimer. Questo è il primo approccio che potrebbe permetterci di rispondere a queste domande. Ora possiamo vedere come le proteine formano i gruppi all'interno di una cella e si può esaminare quali funzioni cellulari sono danneggiate nelle diverse fasi del processo di raggruppamento". "Nessun farmaco in questa fase può arrestare il processo di raggruppamento nell'Huntington, per esempio. Questa scoperta stabilisce le piattaforme per sviluppare farmaci che bloccano la formazione dei cluster", ha dichiarato il Dr Hatters.


La tecnica può anche essere usata per esaminare come avvengono i processi di segnalazione, ad esempio quando i geni vengono accesi e spenti. "Si può applicare al tracciamento degli eventi di segnalazione del gene anomalo, come nel cancro", ha dichiarato Dr Hatters. "Questa tecnica offre la speranza di migliorare i trattamenti per una serie di condizioni neurologiche e di altro tipo", ha detto.


Questo lavoro si basa su ricerche precedenti del Dr Hatters, in cui lui e il suo team hanno identificato il comportamento delle proteine malate di Huntington, che si raggruppano. Il lavoro è stato svolto in collaborazione con la Monash University.

 

 

 

 

*************************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

************************
Fonte: Materiale della University of Melbourne.

Riferimento: Yasmin M Ramdzan, Saskia Polling, Cheryl PZ Chia, Ivan HW Ng, Angelique R Ormsby, Nathan P Croft, Anthony W Purcell, Marie A Bogoyevitch, Dominic CH Ng, Paul A Gleeson, Danny M Hatters. Tracking protein aggregation and mislocalization in cells with flow cytometry . Nature Methods , 2012; DOI: 10.1038/nmeth.1930.

Pubblicato
in ScienceDaily il 19 Marzo 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

Notizie da non perdere

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)