Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Accumulo di proteina tossica nel sangue spiega malattia fatale del cervello

E' stata utilizzata una nuova tecnica, basata sulla luce, per misurare i livelli della proteina tossica che causa la malattia di Huntington (HD), per dimostrare che la proteina si accumula progressivamente nelle cellule del sangue.

Pubblicati il 17 settembre sul Journal of Clinical Investigation, i risultati gettano luce su come la proteina provochi danni nel cervello, e potrebbe essere utile per monitorare la progressione dell'HD, o testare nuovi farmaci volti a sopprimere la produzione della proteina nociva.


L'HD è una malattia genetica neurologica mortale e incurabile, che di solito si sviluppa in età adulta e provoca movimenti involontari anomali, sintomi psichiatrici e demenza. È causata da una mutazione genetica che provoca la produzione di una proteina dannosa, chiamata huntingtina mutante.


Sarah TabriziProfessor Sarah Tabrizi PhD FRCPIl team di ricerca, guidato dalla professoressa Sarah Tabrizi (foto) dell'Istituto di Neurologia della UCL, è stata fatta da scienziati dell'UCL, della Novartis Institutes for Biomedical Research e del King College di Londra. Hanno usato un nuovo test ultra-sensibile per misurare quanta proteina nociva e la sua controparte normale si trovano nelle cellule di sangue dei pazienti di HD a diversi stadi della malattia.


Il test, chiamato TR-FRET, utilizza coppie di anticorpi che si attaccano alle molecole di huntingtina assorbendo ed emettendo luce di diversi colori. Questo permette di rilevare con grande precisione quantità minime di huntingtina.


I ricercatori hanno scoperto che i livelli della proteina dannosa mutata si sono accumulati gradualmente nel corso della malattia, fin da prima che i pazienti mostrassero alcuna insorgenza di sintomi. L'HD fa sì che il cervello si riduca più rapidamente del normale, quando viene misurato con la risonanza magnetica. Sorprendentemente, la quantità di proteina mutante nei globuli bianchi corrispondeva al tasso di restringimento del cervello.


Questa è la prima volta che un esame del sangue è in grado di prevedere il restringimento del cervello in una malattia neurodegenerativa. I livelli della proteina huntingtina normale, invece, sono rimasti costanti durante la malattia.

 



Questa immagine mostra la proteina TR-FRET e Huntington. (Credit: UCL Press Office)

Il gruppo ha continuato dimostrando che piccoli frammenti della parte più tossica della proteina si accumulano lentamente nei globuli bianchi; è la prima volta che ciò si dimostra nelle cellule umane di pazienti di HD. Se un tale processo si verificasse nelle cellule cerebrali, come i neuroni, questa scoperta può aiutare a spiegare come il danno cresce a poco a poco, causando alla fine i sintomi di HD.


Questo accumulo della proteina mutante nei globuli bianchi del sistema immunitario può anche spiegare i risultati precedenti dall'equipe del professor Tabrizi, che ha dimostrato che il sistema immunitario è iperattivo nell'HD. "Misurare i livelli della proteina mutante con TR-FRET è un nuovo e utile strumento nella lotta contro l'HD", ha detto la professoressa Tabrizi. "Ora possiamo studiare con precisione la forma più tossica della proteina huntingtina in campioni di sangue facilmente ottenibili da pazienti reali. Il fatto che i livelli di huntingtina mutante si correlano all'atrofia cerebrale ci dice che abbiamo a che fare con qualcosa che è rilevante per il processo di degenerazione del cervello in HD".


La nuova tecnica potrebbe anche essere un bene per le prossime sperimentazioni cliniche di medicinali di 'silenziamento genico' che mirano a sopprimere la produzione della proteina tossica nel cervello. "I farmaci di silenziamento genico sono molto promettenti, ma causano potenzialmente effetti collaterali, quindi abbiamo davvero bisogno di sapere che stanno facendo il loro lavoro di abbassare i livelli di huntingtina", ha continuato la professoressa Tabrizi. "Questo tecnica TR-FRET offre un modo per mostrare ciò nei veri e propri campioni umani, e ci auguriamo che possa contribuire ad accelerare il processo di sviluppo di farmaci che agiscono per rallentare questa terribile malattia".

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Fonte: Materiale della University College London, via EurekAlert!, a service of AAAS.

Riferimento:
Andreas Weiss, Ulrike Träger, Edward J. Wild, Stephan Grueninger, Ruth Farmer, Christian Landles, Rachael I. Scahill, Nayana Lahiri, Salman Haider, Douglas Macdonald, Chris Frost, Gillian P. Bates, Graeme Bilbe, Rainer Kuhn, Ralph Andre and Sarah J. Tabrizi. Mutant huntingtin fragmentation in immune cells tracks Huntington's disease progression. Journal of Clinical Investigation, 2012 DOI: 10.1172/JCI64565.

Pubblicato in ScienceDaily il 17 Settembre 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.