Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


DNA maschile presente nel cervello della donna, forse da gravidanza precedente con feto maschio

Nel cervello delle donne si trova comunemente DNA maschile, probabilmente derivato da una gravidanza precedente con un feto di sesso maschile, secondo una ricerca, prima nel suo genere, condotta al Fred Hutchinson Cancer Research Center.

Anche se sono sconosciute le implicazioni mediche del DNA e delle cellule maschili nel cervello [delle donne], studi di altri tipi di microchimerismo (= ospitare materiale genetico e cellule scambiate tra il feto e la madre durante la gravidanza) hanno messo in relazione questo fenomeno alle malattie autoimmuni e al cancro, a volte nel bene e altre volte nel male.


J. Lee NelsonI risultati dello studio sono stati pubblicati il 26 settembre su PLoS ONE. L'autore William FN Chan, Ph.D., del Dipartimento di Biochimica dell'Università di Alberta, ha condotto la ricerca mentre lavorava nel laboratorio del Centro Hutchinson di J. Lee Nelson, MD (foto a sinistra), membro della Divisione Ricerca Clinica del Centro e una delle principali autorità internazionali sul microchimerismo. Nelson è l'autrice responsabile dello studio.


Chan ha detto che lo studio è la prima descrizione del microchimerismo maschile nel cervello femminile umano. I risultati confermano la probabilità che le cellule fetali attraversino spesso la barriera emato-encefalica umana e che il microchimerismo nel cervello sia relativamente comune. Prima di questo studio, non era noto se queste cellule potessero attraversare la barriera negli esseri umani. Per questa ricerca, gli scienziati hanno esaminato i campioni autoptici del cervello di 59 donne morte in età compresa tra 32 e 101 anni. Il microchimerismo maschile è stato rilevato nel 63 per cento dei soggetti, é distribuito in varie regioni del cervello e persiste potenzialmente da tutta la vita; la donna più anziana in cui è stato rilevato DNA fetale maschile nel cervello aveva 94 anni.


Ventisei donne non avevano malattie neurologiche e 33 avevano l'Alzheimer. Il cervello delle donne con Alzheimer aveva una minore prevalenza di microchimerismo maschile, presente in concentrazioni più basse nelle regioni del cervello più colpite dalla malattia. Tuttavia, gli autori hanno notato che il piccolo numero di soggetti e la loro storia di gravidanze del tutto sconosciuta, significa che non può essere stabilito un legame tra l'Alzheimer e il livello di cellule maschili di origine fetale.


Lo studio inoltre non fornisce un'associazione tra il microchimerismo maschio nel cervello femminile e la salute relativa nei confronti della malattia. "Attualmente, il significato biologico dell'ospitare DNA maschile e cellule maschili nel cervello [femminile] umano richiede ulteriori indagini", ha detto Chan. Tuttavia, altri studi dell'Hutchinson Centro sul microchimerismo maschile nelle donne hanno trovato che influenza il rischio della donna di sviluppare alcuni tipi di cancro e malattie autoimmuni. In alcune condizioni, come il cancro al seno, cellule di origine fetale sono ritenute protettive, in altre, come il cancro del colon, sono state associate a maggiore rischio.

Studi dell'Hutchinson Center hanno anche collegato alle donne che in precedenza avevano partorito almeno una volta un rischio minore di artrite reumatoide, rispetto alle donne nullipare.


Hanno sovvenzionato lo studio il National Institutes of Health e il Canadian Institutes of Health Research, nel quale sono coinvolti anche ricercatori del Dipartimento di Patologia e Divisione di Reumatologia della School of Medicine dell'Università di Washington.

 

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Fonte: Materiale del Fred Hutchinson Cancer Research Center.

Riferimento:
William FN Chan, Cécile Gurnot, Thomas J. Montine, Joshua A. Sonnen, Katherine A. Guthrie, J. Lee Nelson. Male Microchimerism in the Human Female Brain. PLOS ONE, 2012; 7 (9): e45592 DOI: 10.1371/journal.pone.0045592.

Pubblicato in ScienceDaily il 26 Settembre 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)