Uno studio ha scoperto che si potrebbe utilizzare i questionari online per diagnosticare l'Alzheimer nelle prime fasi.
Quando si pensa ai quiz on-line, in genere il pensiero va a questionari frivoli che cercano di scoprire "In realtà che casalinga sei?" o "Come si chiama l'ombelico". Tuttavia, uno studio che sarà pubblicato sulla rivista PLoS One scopre che i questionari on-line potrebbero essere utilizzati per questioni più gravi - come la diagnosi di Alzheimer nelle prime fasi.
La coordinatrice dello studio, Lizzie Coulson dell'Università del Queensland [Australia], ha esaminato inizialmente dei topi con un modello di Alzheimer. I ricercatori volevano ispezionare il proencefalo basale colinergico, che è stato collegato alla memoria e all'attenzione, per vedere se la perdita di funzionalità in quella zona particolare del cervello sia responsabile dei disturbi cognitivi caratteristici dell'Alzheimer.
È interessante notare che i topi che soffrivano di deterioramento in questa regione del cervello continuavano a svolgere bene dei compiti cognitivi. Tuttavia, i topi mostravano i maggiori problemi nel richiamare l'orientamento, problema spesso notato dai famigliari di pazienti umani di Alzheimer quando dimenticano la strada di casa. Il motivo per cui è penalizzato il richiamo dell'orientamento, dice la Coulson, è che quella capacità si basa molto sui neuroni colinergici, che sono devastati dall'Alzheimer.
"Chiedendo ai pazienti di eseguire queste attività di orientamento, i medici potrebbero essere in grado di rilevare i sintomi dell'Alzheimer molto prima e più a buon mercato rispetto ai test di risonanza magnetica", ha detto la Coulson in un comunicato dell'Università. "Crediamo che questo test possa anche aiutare ad identificare i pazienti che avrebbero benefici dalla somministrazione precoce di trattamenti attuali di Alzheimer".
I medici considerano ideale diagnosticare l'Alzheimer molto precocemente. Questo perché i metodi attuali di trattamento funzionano meglio nell'alleviare i sintomi della malattia quando le cellule sono relativamente sane. Naturalmente, il problema è che le fasi iniziali dell'Alzheimer possono essere difficili da identificare.
Attualmente, la Coulson e un team di ricercatori dalla Repubblica Ceca sono intenti a replicare i loro risultati negli esseri umani. Lo studio chiede ai volontari, alcuni dei quali collegati a una risonanza magnetica del cervello, di orientarsi semplicemente in un'arena sul "touch screen" del computer. La Coulson dice che lo strumento del computer potrebbe essere rilasciato già nel 2015. Anche se secondo lei lo strumento verrà eseguito in una clinica, in futuro il test potrà anche essere eseguito sul computer a casa del paziente.
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Pubblicato da Makini Brice in Medical Daily il 8 Gennaio 2013 - Traduzione di Franco Pellizzari - Foto: Reuters/Yuri Maltsev
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