Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Altre prove che assumere Omega 3 ed evitare carne e latticini favorisce la memoria

 

Uno studio dell'Università dell'Alabama di Birmingham (UAB) suggerisce che la dieta mediterranea, che enfatizza il consumo di alimenti che contengono acidi grassi omega-3 presenti nel pesce, pollo e nel condimento dell'insalata, ed evitare i grassi saturi (carne e latticini), si può collegare alla conservazione della memoria e delle capacità di ragionamento.

Tuttavia non si è trovata la stessa associazione nelle persone con diabete. La ricerca è pubblicata nell'edizione di stampa del 30 Aprile 2013 di Neurology®, la rivista medica dell'American Academy of Neurology.


"Dal momento che non ci sono cure definitive per la maggior parte delle malattie che provocano demenza, sono molto importanti le attività modificabili (come la dieta) che possono ritardare l'insorgenza dei sintomi di demenza", ha dichiarato Georgios Tsivgoulis, MD, neurologo dell'UAB e dell'Università di Atene in Grecia. I dati provengono dallo studio Reasons for Geographic and Racial Differences in Stroke (REGARDS), basato alla UAB. IlREGARDS ha arruolato 30.239 persone di 45 anni e oltre, tra Gennaio 2003 e Ottobre 2007, e continua a seguirli nei cambiamenti di salute.


In questo studio, il più grande fatto finora sulla dieta mediterranea, sono controllate le informazioni dietetiche di 17.478 afro-americani e caucasici con età media di 64 anni, per vedere quanto strettamente aderiscono ad una dieta mediterranea. I soggetti dello studio sono sottoposti a test che misurano la memoria e le abilità di ragionamento per una media di quattro anni. In totale, il 17 per cento dei partecipanti ha il diabete.


Lo studio ha scoperto che tra le persone sane, quelle che seguono più da vicino la dieta mediterranea hanno il 19 per cento in meno di probabilità di sviluppare problemi con il pensiero e la capacità di memoria. Non c'è una differenza significativa nel declino tra gli afro-americani e i caucasici. Tuttavia, la dieta mediterranea non è stata associata ad un minor rischio di problemi di pensiero e di memoria nelle persone con diabete.


"La dieta è una importante attività modificabile per aiutare a preservare le funzioni cognitive in età avanzata", scrive Tsivgoulis. "Tuttavia, è solo una dei diversi aspetti importanti dello stile di vita che potrebbero avere un ruolo nel funzionamento mentale in vecchiaia. Sono importanti anche l'esercizio fisico, evitare l'obesità, non fumare sigarette e assumere farmaci per patologie come il diabete e l'ipertensione".


Lo studio è stato finanziato dal National Institute of Neurological Disorder and Stroke, uno dei National Institutes of Health, e dal Dipartimento di Salute e Servizi Umani.

 

 

 

 

 


Fonte: University of Alabama di Birmingham.

Riferimento: G. Tsivgoulis, S. Judd, AJ Letter, AV Alexandrov, G. Howard, F. Nahab, FW Unverzagt, C. Moy, VJ Howard, B. Kissela, VG Wadley. Adherence to a Mediterranean diet and risk of incident cognitive impairment. Neurology, 2013; 80 (18): 1684 DOI: 10.1212/WNL.0b013e3182904f69.

Pubblicato in Science Daily il 29 Aprile 2013 (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari - Foto: © Florian Villesèche / Fotolia

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

 

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

Notizie da non perdere

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)