Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Identificata nuova causa di malattie mortali

Ricercatori danesi hanno appena pubblicato scoperte che spiegano un meccanismo finora sconosciuto usato dalle cellule per comunicare tra loro. La ricerca contribuisce in modo significativo a capire perché alcuni bambini nascono con malformazioni e perché bambini e adulti possono sviluppare malattie mortali, compreso l'Alzheimer.


Il Dr. Søren Tvorup Christensen (Dipartimento di Biologia) e il professor Lars Allan Larsen (Dipartimento di Medicina Cellulare e Molecolare) dell'Università di Copenaghen, in collaborazione con i colleghi di Danimarca e Francia, hanno guidato [lo studio che ha portato al] la recente scoperta che getta nuova luce sulle cause di una serie di malattie debilitanti e difetti di nascita.

 

Strutture come antenne sulla superficie delle cellule

Nel corso degli anni, il gruppo di ricerca si è posto come leader nella ricerca sulle ciglia (cilium in latino e inglese) primarie. Le ciglia primarie sono strutture come antenne presenti sulla superficie di quasi tutte le cellule nel corpo umano. Queste antenne sono progettate per ricevere segnali, come il fattore di crescita e gli ormoni, dalle altre cellule del corpo e poi convertire questi segnali in una risposta dentro le singole celle. La formazione o la funzionalità difettose di queste antenne possono dare origine ad una serie di malattie gravi tra cui difetti del cuore, malattie del rene policistico, cecità, cancro, obesità e diabete.


Tuttavia, rimane un grande mistero il modo in cui queste antenne catturano e convertono i segnali all'interno delle cellule. "Abbiamo identificato un nuovo modo con cui queste antenne sono in grado di registrare segnali in mezzo a loro, segnali che servono per determinare come le cellule si dividono e si spostano tra loro. Questo serve anche a spiegare come una cellula staminale può svilupparsi in muscolo cardiaco", spiega Søren Tvorup Christensen.


"Abbiamo scoperto che le antenne non si limitano a catturare i segnali attraverso i recettori nelle antenne, ma sono anche in grado di trasportare tipi specifici di recettori fino alla base delle antenne - dove sono poi attivati e potrebbero eventualmente interagire con una serie di altri sistemi di segnalazione. I recettori includono i cosiddetti recettori fattore di crescita beta trasformante (TGFβ) che sono stati precedentemente associati a difetti di nascita e cancro. Pertanto, la base delle antenne può essere una specie di centro di controllo che coordina la capacità della cellula di gestire lo sviluppo fetale e il mantenimento della funzione dell'organo negli adulti"
.

 

Segnalazione TGFβ e sviluppo del cuore

Lars Allan Larsen ha numerosi anni di esperienza nella ricerca nello sviluppo del cuore. Egli aggiunge: "Sappiamo che la segnalazione TGFβ è molto importante durante lo sviluppo del cuore e che un fallimento in questo sistema può portare a difetti cardiaci congeniti che colpiscono circa l'1% di tutti i neonati. Pertanto, la nostra scoperta rappresenta un passo significativo verso la demistificazione delle cause di difetti cardiaci congeniti".


I due ricercatori sottolineano inoltre che la segnalazione TGFβ difettosa è stata associata a malattie neurodegenerative come l'Alzheimer, il Parkinson e il ritardo mentale. Di conseguenza il gruppo di ricerca ha iniziato gli studi su come queste antenne - le ciglia primarie - regolano la segnalazione TGFβ durante la trasformazione delle cellule staminali in cellule nervose, tra gli altri processi. "E' sicuramente un settore che attirerà molta attenzione negli anni a venire. A livello globale c'è un grande interesse a capire perché le antenne sono così importanti per la nostra salute", conclude la coppia di ricercatori.


I risultati innovativi sono stati pubblicati in Cells Reports. La ricerca è sostenuta dalla Fondazione Lundbeck, dalla Novo Nordisk Foundation e dalla Danish Heart Association, tra gli altri.

 

 

 

 

 


Fonte:  University of Copenhagen.

Riferimento: Christian Alexandro Clement, Katrine Dalsgaard Ajbro, Karen Koefoed, Maj Linea Vestergaard, Iben Rønn Veland, Maria Perestrello Ramos Henriques de Jesus, Lotte Bang Pedersen, Alexandre Benmerah, Claus Yding Andersen, Lars Allan Larsen, Søren Tvorup Christensen. TGF-β Signaling Is Associated with Endocytosis at the Pocket Region of the Primary Cilium. Cell Reports, 2013; DOI: 10.1016/j.celrep.2013.05.020

Pubblicato in Science Daily (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)