Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Estrogeni e memoria: i meccanismi al lavoro nell'Alzheimer

La perdita di estrogeni in menopausa aumenta il rischio di demenza e di Alzheimer delle donne, ma la terapia ormonale sostitutiva può causare effetti collaterali dannosi.


Conoscere il meccanismo esatto di attivazione degli estrogeni nel cervello potrebbe portare a nuovi obiettivi per lo sviluppo di farmaci e dare i benefici cognitivi della terapia ormonale sostitutiva alle donne di mezza età, senza aumentare il rischio di malattie cardiovascolari o di cancro al seno.


In un nuovo studio, Karyn Frick, professoressa di psicologia alla University of Wisconsin di Milwaukee (UWM), scopre i dettagli sul ruolo degli estrogeni nel complesso sistema di comunicazione cellulare sottostante alla formazione della memoria. "I meccanismi recettoriali che regolano la capacità degli estrogeni di migliorare la memoria erano ancora poco chiari", spiega la Frick. "Con questo studio, abbiamo cominciato a individuare alcuni dei giocatori chiave necessari agli estrogeni per mediare la formazione della memoria".


La ricerca, pubblicata ieri nel Journal of Neuroscience, é incentrata sugli effetti degli estrogeni in una area del cervello chiamata ippocampo, che si deteriora con l'età o con l'Alzheimer. I ricercatori hanno trovato che ciascuno dei due recettori noti degli estrogeni attiva rapidamente un percorso cellulare specifico, necessario per la formazione della memoria nell'ippocampo dei topi femmina, ma solo se interagisce con un certo recettore del glutammato, chiamato mGluR1.


Lo studio ha rivelato che, quando è bloccato questo recettore del glutammato, la proteina ERK di segalazione cellulare non può essere attivata dall'estrogeno potente 17β-estradiolo. Poiché l'attivazione dell'ERK è necessaria per la formazione della memoria, l'estradiolo non riesce a migliorare la memoria nei topi con mGluR1 bloccato.


Il gruppo della Frick ha anche trovato le prove che i recettori degli estrogeni e il mGluR1 interagiscono fisicamente a livello della membrana cellulare, permettendo all'estradiolo di influenzare la formazione della memoria in un tempo che va da pochi secondi a minuti. Nell'insieme, i dati forniscono la prima evidenza che la rapida segnalazione iniziata da tali interazioni è essenziale perché l'estradiolo possa migliorare la memoria regolata dall'ippocampo.


"I nostri dati, che suggeriscono che le interazioni tra i recettori degli estrogeni e il mGluR1 a livello della membrana cellulare sono fondamentali perché l'estradiolo migliori la memoria, forniscono nuove importanti informazioni su come gli estrogeni regolano la formazione della memoria", spiega la Frick. "Poiché le proteine della membrana costituiscono obiettivi migliori per lo sviluppo di farmaci rispetto alle proteine all'interno della cellula, questi dati potrebbero portare a una nuova generazione di terapie che forniscono i benefici cognitivi degli estrogeni senza effetti collaterali nocivi".

 

 

 

 

 


Fonte: University of Wisconsin - Milwaukee.

Riferimenti: M. I. Boulware, J. D. Heisler, K. M. Frick. The Memory-Enhancing Effects of Hippocampal Estrogen Receptor Activation Involve Metabotropic Glutamate Receptor Signaling. Journal of Neuroscience, 2013; 33 (38): 15184 DOI: 10.1523/JNEUROSCI.1716-13.2013

Pubblicato in Science Daily (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)