Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Dormire nel weekend non recupera tutti i deficit di sonno degli altri giorni

In molte società moderne, gli adulti spesso sacrificano il sonno durante la settimana lavorativa per lasciare più tempo ad altre esigenze, e quindi poltriscono di più nel fine settimana per recuperare il sonno perduto.


Una ricerca dimostra che anche pochi giorni di sonno perduto possono avere effetti negativi, tra cui una maggiore sonnolenza diurna, peggiori prestazioni diurne, aumento delle molecole che segnalano infiammazione nel corpo, e regolazione alterata della glicemia.


Queste ultime due potrebbero sipegare in parte perché dormire meno influisce negativamente sulla salute in altri modi e accorcia la durata della vita.


Anche se molte persone credono di poter recuperare il sonno perso durante la settimana lavorativa dormendo di più durante il fine settimana, non é chiaro se questo sonno "recuperato" possa invertire adeguatamente questi effetti negativi.


Per rispondere a questa domanda, i ricercatori guidati da Alexandros N. Vgontzas del College of Medicine della Penn State University, hanno organizzato un programma di sonno per 30 volontari, che imitava le tipiche carenze di una settimana lavorativa, seguito da un week-end con un sonno recuperato in più. In vari momenti del programma, i ricercatori hanno valutato la salute e le prestazioni dei volontari utilizzando una serie di test diversi.


I ricercatori hanno scoperto che la sonnolenza dei volontari aumenta notevolmente dopo un periodo di restrizione del sonno, ma ritorna ai valori basali dopo il sonno di recupero. I livelli di una molecola nel sangue, marcatore della quantità di infiammazione presente nel corpo, aumenta molto durante la restrizione del sonno, ma torna normale dopo il recupero.


I livelli di un ormone marcatore di stress non cambia durante la restrizione del sonno, ma sono significativamente più bassi dopo il recupero. Tuttavia le misurazioni sui volontari, in un test che valutava la loro capacità di prestare attenzione, si sono deteriorate in modo significativo dopo la restrizione del sonno e non sono migliorate dopo il recupero.


Quest'ultimo risultato suggerisce che il sonno di recupero solo nel fine settimana non può invertire tutti gli effetti della perdita di sonno durante la settimana lavorativa.


Lo studio è pubblicato su American Journal of Physiology-Endocrinology and Metabolism, rivista della American Physiological Society.

[...]

 

 

 

 

 


Fonte: American Physiological Society (APS).

Riferimenti: S. Pejovic, M. Basta, A. N. Vgontzas, I. Kritikou, M. L. Shaffer, M. Tsaoussoglou, D. Stiffler, Z. Stefanakis, E. O. Bixler, G. P. Chrousos. Effects of recovery sleep after one work week of mild sleep restriction on interleukin-6 and cortisol secretion and daytime sleepiness and performance. AJP: Endocrinology and Metabolism, 2013; 305 (7): E890 DOI: 10.1152/ajpendo.00301.2013

Pubblicato in the-aps.org (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)