Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Marijuana: solo i benefici senza le controindicazini

Oltre ad essere usata come droga, la marijuana è stata usata per secoli per trattare una serie di condizioni, dal dolore cronico all'epilessia. Tuttavia, la sua utilità medica è fortemente limitata dagli effetti collaterali debilitanti.


Uno studio, pubblicato il 21 novembre sulla rivista Cell, rivela i meccanismi molecolari responsabili dei problemi di apprendimento e memoria indotti dalla marijuana. I risultati suggeriscono che la prevenzione di questi effetti collaterali potrebbe essere facile come prendere un antidolorifico da banco.


"I nostri studi hanno risolto il mistero che persiste da lungo tempo del modo in cui la marijuana provoca i danni neuronali e alla memoria", dice l'autore senior dello studio Chu Chen dell'Health Sciences Center della Louisiana State University. "I risultati suggeriscono che l'uso della marijuana medica potrebbe essere ampliato se i pazienti assumono contemporaneamente un farmaco anti-infiammatorio non steroideo come l'ibuprofene".


Il principale ingrediente attivo della marijuana è il Δ 9-tetraidrocannabinolo (Δ9-THC), e i farmaci a base di questo composto sono stati approvati dalla Food and Drug Administration (FDA) per il trattamento di nausea e vomito nei pazienti sottoposti a chemioterapia.


Ma questi farmaci non sono stati approvati per una gamma più ampia di condizioni, in parte a causa degli effetti collaterali indotti dall'Δ9-THC. Inoltre, non ci sono trattamenti efficaci approvati dalla FDA per questi effetti collaterali, perché, fino ad ora, poco si sapeva dei meccanismi molecolari alla base di questi disturbi.


Nel nuovo studio, Chen e il suo team hanno scoperto che il trattamento con Δ9-THC causa un aumento del livello di un enzima chiamato cicloossigenasi-2 (COX-2) nell'ippocampo del topo, una regione del cervello coinvolta nell'apprendimento e nella memoria.


I farmaci o le tecniche genetiche che riducono il livello di COX-2 nei topi, impediscono i problemi di memoria e le anomalie neuronali causati da un'esposizione ripetuta all'Δ9-THC. Poiché il COX-2 è inibito da degli antidolorifici da banco come l'ibuprofene, i risultati implicano una strategia semplice per evitare gli effetti collaterali della marijuana.


I ricercatori hanno anche scoperto che la terapia con Δ9-THC riduce il danno neuronale in un modello di topo di Alzheimer, e questo effetto benefico persiste quando gli animali sono trattati simultaneamente con un inibitore del COX-2. "Non ci sono farmaci efficaci attualmente disponibili per la prevenzione e il trattamento dell'Alzheimer o per arrestare la progressione della malattia", dice Chen.


"Questi risultati suggeriscono che gli effetti collaterali indesiderati della cannabis potrebbero essere eliminati o ridotti, pur mantenendo i suoi effetti benefici, somministrando un inibitore del COX-2 assieme al Δ9-THC per il trattamento di condizioni mediche intrattabili come l'Alzheimer"
.

 

 

 

 

 


Fonte: Cell Press, via EurekAlert!.

Riferimenti: Cell, Chen et al. Δ9-THC-caused synaptic and memory impairments are mediated through COX-2 signaling. Cell, Volume 155, Issue 5, 1154-1165, 21 November 2013, DOI: 10.1016/j.cell.2013.10.042

Pubblicato in eurekalert.org (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)