Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Sarà un nutriente incredibilmente economico la cura dell'Alzheimer?

Se hai una persona cara con la malattia di Alzheimer, quello che stai per leggere potrebbe cambiarti la vita. I ricercatori della University of California, Irvine, potrebbero aver trovato una cura.

Proprio così, una cura! E, ancora meglio, questa cura è molto poco costosa. Lo studio di cui sto per parlare è uno studio preliminare, quindi non posso promettere che questo trattamento funzionerà per tutti. Ma gli scienziati coinvolti nello studio ritengono di aver trovato la cura per il morbo di Alzheimer.

La cura è un nutriente che è in circolazione da decenni. Infatti, anni fa, il psichiatra Abe Hoffer, di orientamento nutrizionale, ha insegnato che questa sostanza potrebbe curare una malattia mentale. Ora lo studio della California mostra alcuni risultati sorprendenti nei topi con Alzheimer. Questo nutriente di fatto ha ripristinato la loro memoria!

Ecco la storia: gli scienziati hanno modificato geneticamente dei topi per ottenere l'equivalente del morbo di Alzheimer. Sì, gli animali possono contrarre la demenza proprio come gli umani, con la placca amiloide beta (caratteristica di Alzheimer) nei loro cervelli. Gli scienziati hanno aggiunto una vitamina nell'acqua potabile a partire da quattro mesi di età. I ricercatori hanno poi testato la memoria a breve termine e a lungo termine degli animali durante i successivi quattro mesi.

Hanno testato i modelli di memoria notoriamente dipendenti da specifiche strutture cerebrali danneggiate dal morbo di Alzheimer. I nutrienti? E' la niacinamide (ndr: anche chiamata nicotinammide, l'ammide dell'acido nicotinico), un semplice nutriente che vale $2 (ndr: 1,5 Euro). Niacinamide è solo una forma di vitamina B3, facile da tollerare. E la sua capacità di trattare il morbo di Alzheimer è davvero sorprendente.

I risultati di questo studio hanno mostrato che il trattamento orale con niacinamide impedisce il deficit cognitivo nei topi con l'Alzheimer, mentre migliora la memoria spaziale a breve termine negli animali di controllo non dementi. Alla fine dello studio i topi col morbo di Alzheimer hanno ottenuto gli stessi risultati dei topi sani, anche nei test di memoria.

Ciò suggerisce che la vitamina ha protetto i loro cervelli dalla perdita di memoria e ha restaurato la memoria già persa. Non ho bisogno di convincervi di questo, basta ascoltare le parole del Dott. Kim Green.

"Cognitivamente, sono guariti", ha detto il dottor Green. "Si sono comportati come se non avessero mai sviluppato la malattia. La vitamina ha completamente impedito il declino cognitivo associato alla malattia, riportandoli al livello dove sarebbero stati senza la patologia".

Inoltre, i topi sani alimentati con la B3 hanno avuto risultati migliori rispetto ai topi con una dieta normale. "Ha anche migliorato effettivamente il comportamento degli animali non-dementi," ha detto il dottor Green.

Il Dr. Frank LaFerla, autore principale dello studio, ha dichiarato: "Questo ci fa credere che, non solo è un bene per la malattia di Alzheimer, ma se la gente normale la assume, potrebbero migliorare alcuni aspetti della loro memoria."

Come funziona la niacinamide? I neuroni sono costruiti con microtubuli. Queste sono le impalcature all'interno delle cellule che portano le informazioni. Quando i microtubuli si rompono, le cellule possono morire. I tubuli sono come autostrade all'interno delle cellule che vengono rotti dal morbo di Alzheimer. Secondo il Dr. Green, la niacinamide "produce un'autostrada molto più stabile", evitando la rottura dei microtubuli.

Ho già raccontato come anche il mercurio, metallo tossico, distrugge questi microtubuli, ed è causa potenziale di Alzheimer. Quindi tutto ciò che può impedire il danno o invertirlo è una scoperta enorme.

Dr. Green dice che la niacinamide ha un effetto molto forte sui neuroni. Previene l'accumulo di "tau", che sono proteine all'interno dei neuroni. Nelle fasi iniziali della malattia, questi ciuffi di proteina compromettono le funzioni della cellula nervosa. Ma, in seguito, le proteine tau possono bloccare il funzionamento dei nervi e li uccidono.

Il Dr. Green ha dichiarato all'Alzheimer Research Forum: "E' stupefacente. Questo biomarcatore dell'Alzheimer, la proteina tau, è semplicemente espulsa dal cervello con precisione."

La dose data ai topi è stata di 200 mg per kg al giorno. Questa è una buona dose. I ricercatori UCI stanno reclutando pazienti per uno studio su esseri umani. I partecipanti a questo studio avranno 1.500 mg di niacinamide due volte al giorno. E' mia opinione che è una dose molto abbordabile di una vitamina molto poco costosa.

Ho aspettato pazientemente per una svolta nella malattia di Alzheimer come questo. Come ho già detto in precedenza, Abe Hoffer ha dimostrato anni fa che la vitamina B3 e altri nutrienti possono curare o controllare la schizofrenia. Con la nuova scoperta della capacità di proteggere i microtubuli, le osservazioni e il lavoro di Hoffer sono diventati ancora più importanti.

Niacinamide è un nutriente assolutamente meraviglioso che ha benefici molto di più che curare il morbo di Alzheimer. Vi dirò di più su queste meraviglie in un prossimo numero. Ma questa informazione era semplicemente troppo incredibile per ritardarla.Se hai una demenza di qualsiasi tipo, tieni in considerazione il niacinamide, 1.500 mg due volte al giorno.

Ho sempre sostenuto che i neuroni malati (o qualsiasi cella di questo tipo) possono essere salvati se il rimedio è fornito prima che muoiano. Questi incredibili ricercatori ci hanno mostrato, almeno in un modello di roditore, che è possibile salvare e normalizzare i neuroni malati di Alzheimer con la vitamina B3.

Considerando che la patologia negli esseri umani è praticamente identica alla malattia nei topi sperimentali, se e quando questi risultati sono duplicati negli esseri umani, niacinamide potrebbe essere la svolta per l'Alzheimer di sempre.

Una nota finale: assicurarsi di utilizzare niacinamide, non la sorella niacina. Quest'ultima è un'altra forma di B3 che causerà una fastidiosa vampata di calore, ed è spesso usato per problemi di colesterolo. A volte irrita il fegato. Fortunatamente, la niacinamide non produce questo problema. E non ha effetti significativamente irritante sul fegato, anche a dosi elevate. Potete trovare niacinamide nei negozi di alimenti naturali e su Internet.

 

TrainHouseInn.com, 29 ottobre 2010

Nota: questo articolo non si propone di fornire alcuna cura o trattamento medico, nutrizionale o dietologico. Vale solo come fonte informativa, vedi Liberatoria.

Notizie da non perdere

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)