Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Attività fisica in gioventù mantiene le capacità mentali in mezza età

I giovani adulti che corrono o partecipano ad altre attività di «cardio fitness» possono conservare la memoria e la capacità di pensiero in mezza età, secondo un nuovo studio pubblicato nell'edizione online del 2 Aprile 2014 di Neurology®. La mezza età è stata considerata dai 43 ai 55 anni.


"Molti studi hanno dimostrato i benefici per il cervello della buona salute del cuore", ha detto l'autore dello studio David R. Jacobs, Jr., PhD, dell'Università del Minnesota di Minneapolis. "Questo è un altro studio importante che dovrebbe ricordare ai giovani adulti i benefici per la salute del cervello derivanti delle attività di cardio fitness come la corsa, il nuoto, la bicicletta o i corsi di fitness cardio".


La forma cardiorespiratoria misura come il corpo trasporta l'ossigeno ai muscoli, e quanto i muscoli sono in grado di assorbire l'ossigeno durante l'esercizio.


Per lo studio, 2.747 persone sane con un'età media di 25 anni si sono sottoposte a test sul tapis roulant il primo anno di studio e poi di nuovo 20 anni dopo. I test cognitivi eseguiti 25 anni dopo l'inizio dello studio hanno misurato la memoria verbale, la velocità psicomotoria (il rapporto tra capacità di pensiero e movimento fisico) e la funzione esecutiva.


Per la prova sul tapis roulant, simile ad un test di stress cardiovascolare, i partecipanti camminavano o correvano ad velocità e inclinazione crescente fino a che non potevano continuare o avevano dei sintomi tipo la mancanza di respiro. Al primo test, i partecipanti hanno resistito in media 10 minuti sul tapis roulant. Vent'anni dopo, quel numero è diminuito di una media di 2,9 minuti. Per ogni ulteriore minuto completato sul tapis roulant alla prima prova, le persone hanno ricordato correttamente 0,12 parole in più nel test di memoria di 15 parole e hanno sostituito correttamente 0,92 numeri in più con simboli privi di significato nella prova di velocità psicomotoria 25 anni dopo, anche dopo l'aggiustamento fatto per altri fattori come fumo, diabete e colesterolo alto.


Le persone che hanno diminuito meno il tempo completato sul tapis roulant, 20 anni dopo avevano una maggiore probabilità di ottenere punteggi migliori sul test della funzione esecutiva, rispetto a quelli che erano calati di più. In particolare, sono riusciti ad indicare più correttamente il colore nel test Stroop (per esempio, se la parola "giallo" è scritta in verde, la risposta corretta era "verde").


"Questi cambiamenti sono significativi, e anche se possono apparire modesti, sono maggiori dell'effetto di un anno di invecchiamento", ha detto Jacobs. "Altri studi su individui più anziani hanno mostrato che questi test sono tra i più forti predittori dello sviluppo di demenza in futuro. Uno studio ha mostrato che ogni parola aggiuntiva ricordata nel test di memoria è associata con una riduzione del 18 per cento del rischio di sviluppare demenza dopo 10 anni".


"Questi risultati possono aiutarci ad identificare prima, e di conseguenza prevenire o trattare, quelli con un rischio alto di sviluppare demenza", ha detto Jacobs. Lo studio è stato finanziato dal National Heart, Lung, and Blood Institute e dal National Institute on Aging.

 

 

 

 

 


FonteAmerican Academy of Neurology (AAN)(> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:  N. Zhu, D. R. Jacobs, P. J. Schreiner, K. Yaffe, N. Bryan, L. J. Launer, R. A. Whitmer, S. Sidney, E. Demerath, W. Thomas, C. Bouchard, K. He, J. Reis, B. Sternfeld. Cardiorespiratory fitness and cognitive function in middle age: The CARDIA Study. Neurology, 2014; DOI: 10.1212/WNL.0000000000000310

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)