Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Memoria e Alzheimer: verso una migliore comprensione dei meccanismi dinamici

Uno studio appena pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature Neuroscience da Sylvain Williams, PhD, e dal suo team del Centro di ricerca del Douglas Mental Health University Institute e della McGill University, apre la porta di una migliore comprensione dei circuiti neurali e dei meccanismi dinamici che controllano la memoria, come pure del ruolo di un elemento essenziale dell'ippocampo,  una sub-area denominata subiculum.


Nel 2009 essi hanno sviluppato un approccio unico: la preparazione in vitro di una formazione ippocampale. Ora il gruppo di ricerca del Dr. Williams è riuscito a dimostrare nei topi che, contrariamente a ciò che si pensa da un centinaio di anni, il flusso di attività legata alla memoria nell'ippocampo non è unidirezionale e che il subiculum non è semplicemente il punto di uscita di questo flusso.

 

Al cuore della memoria

I ricordi costituiscono il nucleo della nostra identità. Nonostante questo, la creazione e il recupero dei ricordi sono fenomeni che non sono ancora ben compresi. La circuiteria neurale che sta sotto l'apprendimento e la memoria è stata studiata principalmente per i l ruolo fondamentale nella memoria e nelle malattie che la colpiscono, come l' Alzheimer.


Il lavoro del dottor Williams e del suo team negli ultimi anni si è concentrato sulla comprensione delle dinamiche di questo circuito. Mentre possiamo dire che i processi di codifica e di recupero della memoria richiedono l'attivazione di centinaia di migliaia di neuroni dell'ippocampo, che lavorano insieme in modo sincrono, sappiamo ancora molto poco sui circuiti - o " percorsi" - alla base di questi processi.


Capire come i neuroni dell' ippocampo si comportano, ci può dare potenti intuizioni sulle anomalie dei circuiti neurali coinvolti nell'Alzheimer e nella schizofrenia, e porterà a interventi più mirati.


"E' solo attraverso l'identificazione di questi circuiti, così come della loro dinamica all'interno dell'ippocampo, che noi potremo capire i meccanismi responsabili della memoria", afferma il dottor Williams. "Inoltre, comprendere meglio le dinamiche intricate di questi circuiti, può servire ad identificare i primissimi cambiamenti che indicano lo sviluppo, o lo sviluppo futuro, dell'Alzheimer. Infatti recenti scoperte ci mostrano che in modelli di topo di Alzheimer queste piccole alterazioni possono comparire molto prima della perdita di memoria".


Questa recente ricerca è riuscita grazie all'optogenetica una tecnica rivoluzionaria che offre la capacità unica di manipolare gruppi specifici di neuroni con la luce, per capire meglio il loro ruolo nei circuiti neurali e nei ritmi cerebrali.

 

 

 

 

 

 


FonteDouglas Mental Health University Institute  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:  Jesse Jackson, Bénédicte Amilhon, Romain Goutagny, Jean-Bastien Bott, Frédéric Manseau, Christian Kortleven, Steven L Bressler, Sylvain Williams. Reversal of theta rhythm flow through intact hippocampal circuits. Nature Neuroscience, 2014; DOI: 10.1038/nn.3803

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.