Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Gli operatori sanitari possono aumentare la salute cognitiva degli anziani

Un gruppo di esperti ha chiarito il processo di invecchiamento cognitivo, facendo una distinzione con l'Alzheimer e le demenze correlate, e ha fornito raccomandazioni per migliorare la salute cognitiva degli anziani.


Ora un nuovo articolo pubblicato su Annals of Internal Medicine mette in evidenza i punti chiave di tale relazione e serve da guida per gli operatori sanitari che cercano di migliorare la qualità della vita degli anziani, mantenendo la salute del cervello.


I professionisti definiscono «cognizione», l'insieme delle funzioni mentali che comprendono l'attenzione, il pensiero, la comprensione, l'apprendimento, il ricordare, la capacità di risolvere i problemi e di prendere decisioni. Con la maturazione della persona, c'è un cambiamento graduale, ma sensibile, in queste funzioni cognitive, chiamato «invecchiamento cognitivo».


"L'invecchiamento cognitivo non è una malattia o un livello di disabilità; è un processo permanente, che riguarda tutti", spiega l'autrice Dott.ssa Sharon K. Inouye, direttrice del Centro Invecchiamento Cerebrale all'Istituto per la Ricerca sull'Invecchiamento della Hebrew SeniorLife di Boston nel Massachusetts, e Professoressa di Medicina alla Harvard Medical School. "Dato il considerevole numero di adulti che si avvicina all'età avanzata, capire l'impatto dell'invecchiamento cognitivo è diventato una importante preoccupazione sanitaria".


Gli anziani sembrano condividere la stessa preoccupazione per la propria salute, visto che un sondaggio del 2014 dell'AARP ha trovato che il 93% degli intervistati considera il mantenimento della salute cerebrale una priorità assoluta.


In risposta, il comitato dell'Istituto di Medicina ha definito delle raccomandazioni incentrate sulle opportunità di prevenzione e intervento, cercando di informare gli operatori sanitari, e di contribuire a sensibilizzare l'opinione pubblica sulla salute cognitiva.


Le aree di azione per i professionisti sono:

  • Condurre una valutazione cognitiva formale per rilevare il deterioramento cognitivo.
  • Individuare i fattori di rischio come il consumo di alcol, la storia di fumo e la dieta.
  • Promuovere i vantaggi dell'esercizio fisico, dell'apprendimento permanente, dell'impegno sociale e di un sonno adeguato.
  • Evidenziare l'importanza di ridurre i rischi cardiovascolari come l'ipertensione e il diabete.
  • Identificare le persone con rischio alto di delirium prima, o al momento, del ricovero in ospedale e avviare le strategie di prevenzione.
  • Ridurre al minimo la prescrizione di farmaci impropri.


L'articolo copre anche la salute cognitiva in termini di sicurezza di guida, di processo decisionale finanziario, di uso di nutraceutici e di efficacia dei giochi cerebrali per gli anziani.


"C'è ancora molto da imparare sul processo biologico coinvolto nell'invecchiamento cognitivo, ma ci sono interventi che possono essere fatti ora", dice la Dott.ssa Inouye. "Gli operatori sanitari hanno un ruolo fondamentale nel lavoro con i pazienti più anziani e con i loro caregiver, per mantenere una salute ottimale del cervello".

 

 

 


Fonte: Hebrew SeniorLife Institute for Aging Research (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Sharon K. Inouye. Enhancing Cognitive Aging: Clinical Highlights of a Report From the Institute of Medicine. Annals of Internal Medicine, 2015; DOI: 10.7326/M15-1228

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.