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Oltre a ridurre il rischio, l'attività fisica può essere un trattamento efficace per AD e VD

Sono stati segnalati alla International Conference ® 2015 dell'Alzheimer's Association i risultati positivi dimostrati da tre nuovi studi controllati e randomizzati sull'esercizio aerobico applicato a pazienti con Alzheimer, con lieve decadimento cognitivo (MCI) e con deterioramento cognitivo vascolare (VCI).


Essi fanno sperare che ci potrebbe presto essere uno strumento che le persone affette da demenza possono usare per prolungare la loro indipendenza e migliorare la qualità di vita.


C'è un corpo convincente di evidenze che un'attività fisica regolare può ridurre il rischio di declino cognitivo, e probabilmente ridurre il rischio di Alzheimer e altre demenze.


Negli anziani in buona salute, gli studi suggeriscono che l'esercizio fisico può migliorare la cognizione. Tuttavia, fino ad ora, non si sapeva se l'esercizio fisico può migliorare i sintomi delle persone con Alzheimer, o impattare in modo benefico sui cambiamenti fisici nel cervello causati dalla malattia.


"Sulla base dei risultati riferiti oggi alla AAIC 2015, l'esercizio fisico o una regolare attività fisica potrebbero avere un ruolo sia nel proteggere il cervello dall'Alzheimer e da altre forme di demenza, e anche far vivere meglio con la malattia se già presente", ha detto Maria Carrillo PhD, responsabile scientifica dell'Alzheimer's Association.


"Questi risultati evidenziano anche il valore potenziale delle terapie non farmacologiche per l'Alzheimer e le altre forme di demenza, e ci ricordano che la ricerca dovrebbe perseguire categoricamente approcci combinati e multimodali per la terapia e la prevenzione dell'Alzheimer", ha detto la Carrillo.

 

[Leggi dettagli dei tre studi sul documento originale - in inglese]

 

 

 


Fonte: International Conference 2015 Alzheimer's Association (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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