Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Credi che i giochi mentali ti rendano più intelligente? Anche no, dice la ricerca

E' opportuno dubitare degli annunci che dichiarano di potenziare le prestazioni del cervello usando i prodotti del settore in crescita dell'allenamento cerebrale, perché la scienza non supporta molte delle loro affermazioni.


Un nuovo studio eseguito alla Florida State University e pubblicato sulla rivista scientifica Frontiers in Aging Neuroscience, ha visto Neil Charness, professore di psicologia e una autorità in materia di invecchiamento e cognizione, collaborare con Wally Boot, professore associato di psicologia, e con lo studente laureato Dustin Souders per verificare la teoria che i giochi del cervello aiutano a preservare la funzione cognitiva.


"I nostri risultati e gli studi precedenti confermano che ci sono ben poche prove che questo tipo di giochi sia in grado di migliorare la vita in modo significativo", ha detto Boot, esperto di declino cognitivo legato all'età. E Charness, che è anche direttore dell'Institute for Successful Longevity della FSU, ha detto che un numero crescente di persone crede che l'allenamento del cervello aiuti a proteggere dalla perdita di memoria o dai disturbi cognitivi.


"Le sfide al cervello come le parole crociate sono un approccio popolare, soprattutto tra i baby boomer, come modo per cercare di proteggere la cognizione", ha detto Charness. Quella polarità ha trasformato l'industria dell'allenamento del cervello in un business da miliardi di dollari. I giochi per la mente sono disponibili online e attraverso applicazioni mobili che in genere costano circa $ 15 al mese o $ 300 a vita.


Ma la pubblicità per questo settore di attività in rapida crescita ha talvolta usato proclami gonfiati. La Federal Trade Commission ha multato una società di brain-training con 50 milioni di $ per pubblicità ingannevole, poi ridotti a $ 2 milioni. "Sempre più aziende sono multate per questo tipo di proclami gonfiati e questo va bene" ha detto Boot. "Queste affermazioni esagerate non sono coerenti con le conclusioni del nostro ultimo studio".


Lo studio del team della FSU si è focalizzato sulla possibilità che i giochi per il cervello aumentino la "memoria di lavoro" necessaria per vari compiti. Nel loro studio, hanno creato un gruppo di persone che eseguiva un video gioco di allenamento del cervello progettato appositamente, chiamato "Mind Frontiers" (frontiere della mente), mentre un altro gruppo di giocatori faceva cruciverba o altri esercizi enigmistici.


Tutti i giocatori hanno avuto informazioni complete per destreggiarsi nella soluzione dei problemi. I ricercatori hanno verificato se i giochi migliorano la memoria di lavoro dei giocatori e di conseguenza migliorano le altre abilità mentali, come il ragionamento, la memoria e la velocità di elaborazione.


La teoria che sta dietro molti giochi del cervello è: se si migliora la memoria complessiva di lavoro, che è fondamentale per tante cose che facciamo ogni giorno, allora è possibile migliorare le prestazioni in molti altri settori della vita. Il team ha cercato di chiarire se il miglioramento della memoria di lavoro si può tradurre in una migliore prestazione su altri compiti, che i ricercatori definiscono "trasferimento lontano".


E la risposta in breve è no, non c'è trasferimento.


"E' possibile allenare le persone a diventare molto brave nei compiti che normalmente si possono considerare attività generiche della memoria di lavoro: memorizzare 70, 80, anche 100 numeri", ha detto Charness. "Ma queste competenze tendono ad essere molto specifiche e non mostrano molto trasferimento. Gli anziani, in particolare, dovrebbero chiedersi: diventare molto bravo con le parole crociate mi aiuterà a ricordare dove sono le chiavi? E la risposta è probabilmente no".


Charness ha trascorso gran parte dei 45 anni di carriera cercando di capire come funziona la mente e come invecchia. Con la popolazione anziana che continua a crescere - 45 milioni di americani sono over 65 - Charness capisce le loro preoccupazioni di preservare la funzione cerebrale e di rimanere indipendenti.


"Le persone hanno preoccupazioni reali per la perdita di cognizione e di memoria quando invecchiano, e quindi fanno ogni genere di cose per cercare di scongiurare il declino cognitivo", ha detto Charness, il quale nota che altre ricerche hanno concluso che è l'esercizio aerobico, piuttosto che l'esercizio mentale, a fare molto bene al nostro cervello.


L'esercizio fisico può effettivamente indurre cambiamenti strutturali positivi nel cervello e aumentare la sua funzionalità. Egli prevede che l'«exer-gaming», combinazione di esercizio e giochi del cervello, aumenterà di popolarità nel 21° secolo.


"Non vorrei lasciarti totalmente scoraggiato dopo aver letto la nostra ricerca"
, ha detto Charness. "E' un altro pezzo del puzzle che tutti noi stiamo cercando di formare. E' scoraggiante, nel senso che non riusciamo a trovare il trasferimento lontano e che sembra essere un risultato abbastanza consistente nella ricerca. Ma se il vero obiettivo è migliorare la funzione cognitiva e i giochi per la mente non aiutano, allora forse è meglio fare esercizio aerobico, piuttosto che stare seduti davanti al computer con questi giochi".

 

 

 


Fonte: Dave Heller in Florida State University (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Dustin J. Souders, Walter R. Boot, Kenneth Blocker, Thomas Vitale, Nelson A. Roque and Neil Charness. Evidence for Narrow Transfer after Short-Term Cognitive Training in Older Adults. Front. Aging Neurosci., 28 February 2017, doi: 10.3389/fnagi.2017.00041


Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)