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La dieta 'occidentale' aumenta la patologia di Alzheimer (nei topi)

I topi obesi con una particolare versione del gene fortemente associato all'Alzheimer (AD) negli esseri umani, mostrano di avere più patologia di Alzheimer, secondo una nuova ricerca pubblicata su eNeuro.


Lo studio suggerisce che i cambiamenti nello stile di vita potrebbero ridurre la probabilità di sviluppare AD negli individui con questa predisposizione genetica.


Gli individui che ereditano il gene APOE4 - circa il 12 per cento della popolazione Usa - hanno un rischio più alto di AD a tarda insorgenza, ma non tutti i portatori sviluppano la malattia. Anche se il ruolo dell'APOE4 nell'AD non è certo, i fattori ambientali che aumentano anche il rischio di demenza, come l'obesità, possono contribuire allo sviluppo dell'AD.


Christian Pike e Alexandra Moser hanno esaminato l'interazione tra APOE4 e obesità in topi modello di AD, in cui alcuni maschi erano portatori della versione umana dell'APOE4 e altri portatori della più comune versione umana APOE3.


Gli autori hanno scoperto che i topi portatori di APOE4 alimentati con una dieta di tipo occidentale (ad alto contenuto di grassi saturi e zuccheri) per 12 settimane, avevano più depositi di proteina amiloide-β e un numero maggiore di cellule gliali, entrambe caratteristiche di AD.


Questi cambiamenti non sono stati osservati nei topi portatori di APOE3, il che potrebbe significare che i portatori di APOE4 sono più suscettibili agli effetti dell'obesità sull'AD.

 

 

 


Fonte: Society for Neuroscience via EurekAlert! (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: V. Alexandra Moser and Christian J. Pike. Obesity accelerates Alzheimer-related pathology in APOE4 but not APOE3 mice. eNeuro, June 2017 DOI: 10.1523/ENEURO.0077-17.2017

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Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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