Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Perché nascono le forme tossiche dell'amiloide-beta

Perché nascono le forme tossiche dell'amiloide-betaIl Prof. Bart De StrooperDa decenni i ricercatori stanno indagando sulle basi sottostanti l'Alzheimer per trovare indizi che permettano di progettare una terapia di successo.


Questa settimana, scienziati della VIB / KU Leuven hanno pubblicato informazioni approfondite su Cell a proposito di una collaborazione tra la Prof.ssa Lucía Chávez-Gutiérrez e il Prof. Bart De Strooper (entrambi della VIB-KU Leuven) che ha svelato la base molecolare della forma ereditaria dell'Alzheimer, una forma della malattia che colpisce presto nella vita. 


La forma ereditaria dell'Alzheimer è causata da mutazioni nell'enzima Gamma Secretasi e nella 'proteina precursore dell'amiloide' (APP). Il Gamma Secretasi taglia l'APP diverse volte, in maniera progressiva, e ogni scissione genera un frammento più breve, chiamato amiloide-beta, che viene rilasciato nel cervello.


Il team della VIB-KU Leuven ha scoperto che le mutazioni di Gamma Secretasi e APP che causano la malattia disturbano il processo di scissione e generano i frammenti di amiloide-beta più lunghi che sono digeriti solo parzialmente. Si ritiene che questi frammenti amiloidi più lunghi causino una morte neuronale diffusa, i conseguenti problemi di memoria e gli altri sintomi dell'Alzheimer, prima di aggregarsi in placche amiloidi (segno distintivo della malattia).


I ricercatori hanno scoperto che le mutazioni causa di malattie distruggono il processo, indebolendo le interazioni di Gamma Secretasi e APP durante i tagli progressivi. In questo modo promuovono il rilascio prematuro di frammenti di amiloide-beta più lunghi. Più viene minata l'interazione Gamma Secretasi-APP, prima insorge l'Alzheimer.


Il rapporto suggerisce inoltre che i cambiamenti nell'ambiente cellulare potrebbero modulare l'interazione tra Gamma Secretasi e APP e potrebbero anche influenzare il rischio di una persona di sviluppare la forma non ereditaria dell'Alzheimer.


Questi risultati hanno importanti implicazioni per la prevenzione o il trattamento della malattia. I tentativi precedenti di affrontare gli effetti tossici dell'amiloide-beta si sono in gran parte focalizzati sul blocco della sua produzione o sulla rimozione delle placche amiloidi dal cervello. Tuttavia, le nuove informazioni suggeriscono che stabilizzare l'interazione tra Gamma Secretasi e APP potrebbe essere sufficiente per evitare il rilascio di frammenti di amiloide-beta più lunghi e tossici e in tal modo impedire o ritardare la malattia.


La Prof.ssa Lucía Chávez-Gutiérrez (VIB-KU Leuven) dice: "Le mutazioni causa di Alzheimer familiare mostrano la rilevanza clinica dei farmaci che rafforzano l'interazione tra Gamma Secretasi e APP. Più stabili sono i complessi, meglio può essere elaborata l'APP, con il risultato di avere forme più brevi e non tossiche di amiloide-beta".

 

 

 


Fonte: VIB-KU Leuven (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Maria Szaruga, Bogdan Munteanu, Sam Lismont, Sarah Veugelen, Katrien Horré, Marc Mercken, Takaomi C. Saido, Natalie S. Ryan, Tatjana De Vos, Savvas N. Savvides, Rodrigo Gallardo, Joost Schymkowitz, Frederic Rousseau, Nick C. Fox, Carsten Hopf, Bart De Strooper, Lucía Chávez-Gutiérrez. Alzheimer’s-Causing Mutations Shift Aβ Length by Destabilizing γ-Secretase-Aβn Interactions. Cell, Volume 170, Issue 3, p443–456.e14, 27 July 2017. DOI: http://dx.doi.org/10.1016/j.cell.2017.07.004

Copyright:
Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Nuova 'teoria unificata della mente': implicazioni per la prevenzion…

17.07.2025 | Ricerche

In un nuovo studio con implicazioni sulla prevenzione del morbo di Alzheimer (MA) e altr...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)