Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Superare lo shock: il tuo genitore anziano ha la demenza

Superare lo shock: il tuo genitore anziano ha la demenzaAlice a 95 anni di età.E' da un po' che probabilmente noti segnali di pericolo.


Potresti non aver capito che il fatto che la persona cara dimentica la storia che ti ha appena raccontato e la racconta di nuovo, e poi di nuovo, è una infausta luce rossa.


Il tuo genitore anziano potrebbe aver dimenticato di pagare un conto o di fare le solite faccende domestiche. Quando alla fine sei riuscita a portare da un dottore la mamma un po' confusa, ad esempio, e lei ha subito un esame completo, sono state raggiunte alcune conclusioni obiettive.


Il dottore le ha gentilmente detto la cattiva notizia: è demenza. La sua memoria a breve termine è scarsa e non è andata bene sui test delle funzioni cognitive. Cosa fare ora?


Quando vediamo queste cose nel nostro lavoro, non è difficile dare consigli obiettivi alle famiglie che li cercano. Conosciamo le luci rosse e possiamo offrire un piano per la strada da seguire.


E poi è successo a me e mio marito.


Con la nostra esperienza sui problemi dell'invecchiamento ci siamo fatti l'idea che quello che stavamo vedendo in sua madre, Alice, indicava una direzione in cui non volevamo andare: era il sentiero della demenza.


Ma la sua salute, fino a quel momento esemplare, stava declinando in modo rapido e innegabile. Nel giro di tre mesi, passò dallo stare abbastanza bene a 95 anni, a una perdita quasi totale di indipendenza.


La velocità del declino sembrò essere innescata inizialmente dalla diminuzione della vista. Ha una condizione comune, la degenerazione maculare senile, che diminuisce costantemente la vista in molti anziani.


Quando ha perso la vista quasi completamente da un occhio e l'altro non stava andando bene, nonostante il trattamento, Alice era comprensibilmente depressa. Forse l'aspetto emotivo di sentirsi indifesa era un fattore. Forse lo era anche il fatto che il suo udito fosse peggiorato, anche con gli apparecchi acustici e il telefono potenziato.


Quando ha chiesto aiuto nel suo appartamento, sapevamo che c'era stato un cambiamento radicale: era una persona che si liberava di qualsiasi aiuto temporaneo il più velocemente possibile. Non in quel momento. Ha dichiarato con enfasi che aveva bisogno di aiuto. Era una giravolta totale per lei. Tutto ciò è stato uno shock, anche se l'invecchiamento è il nostro campo.


È stato organizzato l'aiuto con una brava caregiver a tempo parziale. Ora siamo in un punto di transizione verso il tempo pieno e nelle ore serali. Alice ha bisogno di aiuto per vestirsi al mattino. Può girare con il suo deambulatore e arrivare alla sala da pranzo nel suo complesso per anziani, ma ha bisogno di aiuto per fare il bagno e prendere i farmaci. Qualcuno deve essere lì mattina, mezzogiorno e sera per assicurarsi che lei prenda le medicine come ordinato.


Questo richiede tre caregiver, ognuno con un diverso insieme di compiti. Dopo che si è coricata alla sera va bene ... per adesso. Il coordinamento di tutte le operatrici richiede il coinvolgimento della famiglia.


Ci sono lezioni importanti da apprendere da questa esperienza, che vale la pena di trasmettere a chiunque si trova in questa situazione. Ecco alcuni insegnamenti che spero tutti prederanno in considerazione.

  1. Osserva le luci rosse che si accendono quando vedi cose come il tuo vecchio genitore che si ripete continuamente, dimentica le basi, mescola i farmaci e ha bisogno di aiuto in bagno, a vestirsi e problemi simili. Il tuo genitore anziano sta perdendo l'indipendenza. Fai in modo di integrare l'aiuto nella vita della persona cara. Parlane. Intervista gli operatori sanitari. Prepara un budget pianificato. Accetta che questi segni ti dicono che la persona cara sta cambiando.
  2. Assicurati che qualcun altro gestisca i soldi della persona amata. Se non riesce a ricordare la storia che ti ha appena detto, non può nemmeno gestire le finanze. Prendi il controllo dalle mani di una persona che non è più in grado di essere al sicuro con i soldi e assicurati che in quel ruolo entri una persona competente e onesta.
  3. Esamina una Disposizione Anticipata di Trattamento e rivedi ciò che il genitore anziano vuole alla fine della vita. Le cose possono cambiare. Fallo mentre può ancora prendere decisioni e capire cosa significa il documento. Se è necessario rivedere la direttiva, fallo subito. Potrebbe perdere la capacità di cambiarla più tardi se è chiaro sulla revisione ora. Non aspettare.
  4. Preparati all'aumento dei costi dei caregiver. Per Alice, il costo dell'appartamento di un anziano, con servizi, è di circa $ 6.000 (€ 4.870) al mese. Il caregiver primario, 5 giorni alla settimana, aggiunge altri $ 2.000 (€1.623) alla spesa mensile. Gli altri caregiver, solo per compiti specifici, aggiungeranno altri $ 1.000 (€811) al mese, portando la spesa totale mensile per mantenere Alice nel suo appartamento a $ 9.000 (€7.300) al mese. Ciò non include alcuna assistenza semplice o qualificata da parte di chiunque abbia una licenza professionale. E non è un'assistenza 24/7.


Oltre 5,5 milioni di persone negli Stati Uniti hanno avuto la diagnosi di Alzheimer o di una demenza correlata. Per gli over 85, le probabilità di sviluppare la malattia sono circa una su tre. Alice è arrivata piuttosto lontano, raggiungendo i 95 prima di vedere i segni inconfondibili. Ora che sappiamo che lei è in questo percorso, ci siamo presi a cuore la sua sicurezza e il suo comfort.


Se nella tua famiglia nasce o esiste una questione di demenza, cerca informazioni e risorse in rete e presso le associazioni e gli enti della tua zona.

 

 

 


Fonte: Carolyn Rosenblatt, procuratore legale per l'anzianità e l'invecchiamento in buona salute.

Pubblicato in Forbes.com (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.