Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Recettori nicotinici e memoria a lungo termine: terapia per la demenza?

Recettori nicotinici e memoria a lungo termine: terapia per la demenza?Un nuovo studio dell'Università di Bristol, che chiarisce come l'acetilcolina influenza l'apprendimento e la memoria, agendo su diversi recettori, potrebbe rivelarsi significativo nel tentativo di sviluppare terapie più mirate ed efficaci per la demenza.


Attualmente, i trattamenti principali per il morbo di Alzheimer sono farmaci che aumentano i livelli di acetilcolina nel cervello. Il documento dell'Università di Bristol, pubblicato ieri su Cell Reports, descrive il ruolo che due tipi principali di recettori nicotinici (recettori α7 e α4β2) svolgono nel recupero e nella codifica della memoria a lungo termine e l'impatto dell'acetilcolina su questi recettori.


I recettori nicotinici, che prendono il nome dalla loro sensibilità alla nicotina, sono espressi nel cervello umano e nel cervello dei roditori, dove sono attivati naturalmente ​​dal neurotrasmettitore acetilcolina. L'attivazione dei recettori nicotinici da parte dell'acetilcolina nella corteccia frontale del cervello ha dimostrato di essere essenziale per funzioni come l'attenzione e la memoria di lavoro.


Zafar Bashir, professore di Neuroscienze cellulari, e Marie Sabec, studentessa PHD, della Facoltà di Fisiologia, Farmacologia e Neuroscienze, hanno dimostrato per la prima volta che entrambi i tipi di recettori nicotinici sono essenziali per il riconoscimento associativo a lungo termine nei ratti.


Inoltre, lo studio ha anche scoperto che ogni sottotipo di recettore nicotinico è responsabile di aspetti distinti della memoria. La codifica iniziale delle informazioni ("apprendimento") dipende dal recettore nicotinico α7 e il successivo recupero della memoria ("ricordare") si basa sul recettore α4β2.


Il prof. Bashir commenta così i risultati:

"Si ritiene che l'apprendimento si basi sui cambiamenti nella forza della comunicazione tra i neuroni. In questo studio abbiamo dimostrato che i recettori nicotinici α7 migliorano la comunicazione tra l'ippocampo e la corteccia frontale, ma i recettori nicotinici α4β2 diminuiscono la comunicazione tra queste regioni.

"Pertanto, l'acetilcolina che agisce su diversi sottotipi di recettori nicotinici nel cervello frontale può aumentare o diminuire la comunicazione neurale per l'apprendimento e il ricordo della memoria a lungo termine, rispettivamente.

"Questi risultati potrebbero avere implicazioni significative per il modo in cui viene usata la stimolazione dell'acetilcolina per trattare l'Alzheimer. Se riuscissimo a sviluppare farmaci per puntare i singoli recettori nicotinici, responsabili di diversi aspetti della memoria a lungo termine, potremmo avere terapie molto più mirate ed efficaci per la demenza".

 

 

 


Fonte: University of Bristol (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Marie H. Sabec, Susan Wonnacott, E. Clea Warburton, Zafar I. Bashir. Nicotinic Acetylcholine Receptors Control Encoding and Retrieval of Associative Recognition Memory through Plasticity in the Medial Prefrontal Cortex. Cell Reports, Volume 22, Issue 13, p3409–3415, 27 Mar 2018, DOI: 10.1016/j.celrep.2018.03.016

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)