Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Nuova tecnica vede parlare le cellule cerebrali, può chiarire le malattie neurologiche

Nuova tecnica vede parlare le cellule cerebrali, può chiarire le malattie neurologicheJ. Julius Zhu PhD e i colleghi hanno sviluppato un modo per creare farmaci più sicuri che sono privi di effetti collaterali.

Degli scienziati hanno sviluppato un modo per vedere le cellule cerebrali parlare, osservare realmente i neuroni comunicare con colori brillanti e vivaci.


La nuova tecnica di laboratorio è destinata a fornire risposte a lungo termine sul cervello e sulle malattie neurologiche, come l'Alzheimer, la schizofrenia e la depressione. Queste risposte faciliteranno trattamenti nuovi e notevolmente migliorati per condizioni che hanno ampiamente resistito agli sforzi di comprenderle da parte degli scienziati.


"Finora non avevamo modo di capire come funzionano tali neurotrasmissioni", ha detto il ricercatore J. Julius Zhu PhD, della Università della Virginia. "Nel caso dell'Alzheimer, in particolare, abbiamo speso miliardi di dollari e ancora non abbiamo quasi alcun trattamento efficace. ... Ora, per la prima volta, possiamo vedere cosa sta succedendo".

 

Capire le malattie neurologiche

Per dimostrare l'efficacia della tecnica, il team di Zhu a Charlottesville e i colleghi in Cina l'hanno usata per visualizzare un neurotrasmettitore poco conosciuto chiamato acetilcolina.


"L'acetilcolina ha un ruolo importante nel modo in cui ci comportiamo perché influenza la memoria e l'umore", ha spiegato Zhu. "È coinvolta nell'Alzheimer, nella schizofrenia, nelle emozioni, nella depressione, in tutti i tipi di malattie legate alle emozioni e nei problemi mentali". (L'acetilcolina ha anche ruoli fondamentali in altre parti del corpo, come regolare la secrezione di insulina nel pancreas e controllare lo stress e la pressione del sangue).


I farmaci progettati per combattere il morbo di Alzheimer in effetti inibiscono l'acetilcolinesterasi, un enzima che degrada l'acetilcolina, per aumentare l'effetto del calo di acetilcolina rilasciata nel cervello, ha detto Zhu. Ma i medici non hanno ancora capito appieno come funzionano i farmaci, e non c'è stato alcun modo per determinare quanta inibizione è necessaria.


"Questi farmaci non sono molto efficaci", ha detto. "Offrono solo un piccolo miglioramento, e una volta che interrompi la somministrazione del farmaco, i sintomi sembrano molto peggiorati. Quindi probabilmente nel tentativo di trattare questi pazienti, li migliori temporaneamente ma in realtà li peggiori ancora di più".


Essere in grado di vedere l'acetilcolina e altri neurotrasmettitori in azione con un colore fluorescente, i medici saranno in grado di stabilire una linea di base per una buona salute e quindi lavorare per ripristinarla nei pazienti con malattie neurologiche.


"Vogliamo innanzitutto misurare come i neurotrasmettitori fanno il loro lavoro normalmente. Abbiamo già scoperto che ci sono trasmissioni di acetilcolina molto diverse da quelle che ci aspettavamo", ha detto Zhu, del Dipartimento di Farmacologia dell'UVA. "Quindi vogliamo anche scoprire come differisce il paziente. Quel paragone ci fornirà risposte importanti".

 

 

 


Fonte: University of Virginia (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Miao Jing, Peng Zhang, Guangfu Wang, Jiesi Feng, Lukas Mesik, Jianzhi Zeng, Huoqing Jiang, Shaohua Wang, Jess C Looby, Nick A Guagliardo, Linda W Langma, Ju Lu, Yi Zuo, David A Talmage, Lorna W Role, Paula Q Barrett, Li I Zhang, Minmin Luo, Yan Song, J Julius Zhu, Yulong Li. A genetically encoded fluorescent acetylcholine indicator for in vitro and in vivo studies. Nature Biotechnology, 2018; DOI: 10.1038/nbt.4184

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)